Pugnalata in extremis per l’Empoli. Quanto tutto lasciava presagire ad uno scialbo pareggio (ma sempre un punto era…) il Chievo a sferrato il fendente all’ultimo minuto.

Uno a zero. Bye bye, tre punti. Niente da fare per le furie empolesi superate di misura dai veneti in quello che sarà ricordato come uno dei match più avari della storia. Partita che ha riscontrato anche l’interesse dei giornali stranieri tanto che il Times ha intitolato: “It can’t be seen!!!”. Traduzione: nun se po’ vedè!!!.

Primo tempo all’insegna dell’equilibrio con il portiere Costantini poco impegnato ma sicuramente in maniera maggiore rispetto al collega veronese che si è intrattenuto col sudoku…

Ripresa marcata Chievo con i gialloblu in possesso del pallino del gioco e vicini al gol in più occasioni. Una clamorosa, con un tiro dalla distanza battezzato fuori da costantini, che si stampa sul palo interno percorrendo tutto lo specchio della porta per spegnersi in fallo laterale. Nella parte finale potrebbe esserci l’arrembaggio empolese ma gli uomini di Spataro latitano al momento del tiro e non approfittano della stanchezza del Chievo (in cinque e senza portiere).

Al 49’ il fattaccio. Da un calcio d’angolo a favore le furie blu subiscono un contropiede del Chievo che va a segno e si aggiudica la vittoria.

Al gol veneto il tecnico Spataro ha reagito uscendo dal campo elargendo commenti del tipo: “Maremma inghirlandata di fave!!!!!”

LE PAGELLE

COSTANTINI 6,5: prova ordinata con qualche sbavatura. Battezza fuori un tiro che colpisce in pieno il palo. Preciso sui rilanci lunghi di mano, sempre controllati agevolmente dagli attaccanti. Scoiattolo .

SERANGELI 7: pilastro della difesa. ci mette qualche minuto a prendere le misure a gli avversari, e dopo si dimostra sicuro e puntuale. gioca tutta la partita a ottimi livelli. qualche imprecisione in fase di impostazione, ma perchè si assume molti rischi giocando di prima. Puledro.

DI SABATINO 7: partita decisa e ordinata. mantiene benissimo la posizione e non disdegna qualche entrata dura. non perde mai palloni e cerca di ripartire subito quando ha la palla tra i piedi. latita in avanti, ma non è una novità tra gli elektroboys. ottima prestazione. Roncola.

CARDACCIO 6,5: partita generosa e piena di spunti. molti lodevoli, altri troppo arzigogolati per essere utili alla squadra. rispetto a Di Sabatino è un laterale più offensivo e cerca con insistenza di creare problemi alla retroguardia clivense. diligente anche in difesa. migliora di partita in partita. Ghirigoro.

TOMASSINI 6,5: fa la boa centrale tenendo molto bene la posizione e sfruttando la sua stazza. non in perfetta forma fisica, riesce ad allungare la squadra con buona continuità. sui rilanci di Costantini ha un paio di occasioni per sbloccare il risultato. poco cadiuvato dai laterali una volta conquistata la palla. Calcaterra.

ASTOLFI (kempes) 6,5: chiamato in causa all'ultimo istante arriva al campo con delle patate al forno ancora da masticare in bocca. è un giocatore molto tecnico e in un paio di occasioni dà prova della sua classe con passaggi precisi e veloci. Potrebbe essere davvero un buon acquisto per i bianco blu. per troppa generosità manca la conclusione due volte, preferendo un passaggio. ha l' attenuante di essere stato lontano dai campi per mesi, ma si vede che ha capito come funziona nella società empolese: nunze tira mai!. Kome sta!!!

SPATARO sv: gioca 5 minuti e poi lascia spazio ad Astolfi e Tomassini. Aggancia un pallone lanciato da Costantini e impensierisce da posizione defilata il portiere di turno. C'è da prendere atto che tra tutti è quello che ha la media "tiro nello specchio" più alta. gioca troppo poco per esprimere un giudizio. Contagocce.

Amichevole in famiglia lunedì sera al “Castellani Chiesetta” per l’Empoli. Il match contro l’Inter è stato infatti rinviato causa ritiro della formazione nerazzurra. Saputa la notizia mister Spataro, che nei giorni scorsi aveva avuto uno screzio con Mancini, ha commentato con stile inglese: “se so cacàti in mano sti bbeduini!”.

Dunque, quale migliore occasione per attrezzare un test in vista delle prime partite? In campo due formazioni decisamente equilibrate e divise solo dal colore: Empoli contro Empoli. In campo anche due elementi “in prestito”: Palomba e bum bum Vallerga.

E, alla faccia dell’amichevole, ne è nato uno scontro fratricida con i toscani decisi a darsele di santa ragione senza esclusione di colpi. La vittoria finale è andata all’Empoli per 7-6 con rete decisiva del rugbysta Vallerga nel finale.

EMPOLI

Vallerga 7: pendolino sulle fasce a mo’ di ala della palla ovale cerca costantemente il tiro in porta nel tentativo di realizzare un gol che lo catapulti nel cuore dei tifosi. E ci riesce, nel finale, con gol della vittoria. Corpulento.
Celestini 6,5: partita un po’ sottotono rispetto alle ultime uscite stagionali ma per il miglior realizzatore stagionale dell’Empoli (pensa come stamo messi…) tanta corsa e anche un gol che non guasta mai. Lambretta.
Serangeli 6,5: sarà per il soprannome Franz, fatto sta che si piazza dietro alla difesa come Beckenbauer concedendosi anche il lusso del gioco di fioretto in fase di rifinitura dimostrando di essersi impratichito con la play station 2 e con i passaggi smarcanti. L1 Δ.
Petrarolo 7: al grido di “uèuè acchà nun passa nusciuno” il folletto del Vesuvio macina chilometri recuperando palloni in maniera impeccabile. E’ già il Gattuso dei Rangers Empolesi. Pacchero.
Di Sabatino 6,5: Spina nel fianco della difesa avversari corre, si impegna e segna anche se commette alcuni clamorosi errori sotto porta. Ma d’altronde non è l’unico, quindi, la prestazione è decisamente nella media. Ispido.

EMPOLI

Palomba 6,5: si piazza tra i pali stoicamente nonostante un fastidioso problema alla spalla e si esibisce anche in pregevoli parate evitando alla sua formazione un passivo più pesante. Number One.
Spataro 6,5: Si destreggia sulle punte come Carla Fracci ai tempi della Scala. Agile come una gazzella, pungente come uno scorpione il mister – attaccante – presidente dell’Empoli dimostra carattere minacciando gli avversari. Johnny Stecchino.
Cardaccio 6,5: pimpante ed estroso ma in alcuni casi poco concreto. Nonostante tutto il centrocampista empolese si distingue per alcuni tocchi interessanti e va pure a segno. Folletto.
Bianco 6,5: “un capitano! C’è solo un capitano!” cantavano sulla tribuna i supporters dell’Empoli nemmeno si trattasse di una partita ufficiale. Sicurezza nella retroguardia ma anche valido aiuto in attacco. Onnipresente.
Salvati 7: che giocatore. Non importa che sia un’amichevole o la finale di un Mondiale, il difensore toscano picchia che è una meraviglia e il pallone è sempre suo. Irruento.

Quando si dice la magia. Dopo elaborati ed inenarrabili calcoli numerici (abaco, ceci e fagioli) il comitato organizzatore del Csi alla San Pio X ha diramato i risultati e le classifiche dei due gironi. Con grande sorpresa la Elettroimpianti Traini si ritrova a -3 punti dalla zona play off. Come ci siamo finiti non importa basta che ci arriviamo. Di seguito i risultati della scorsa settimana (quelli di questa ci saranno nei prossimi giorni), il prospetto della prossima giornata e anche la classifica della Serie A.


6^ Giornata Ritorno


Lunedì
Civitarestauri – 2000 Dinamo 7-5
Sensei – 4 Sys 7-1
Cosepo – Tana Del Bozzo 0-8

Martedì
Casa Del Gelato – Sole Luna Tende n.d.
Autostrade del Mare – Termoclaudia 9-3
Pacos – Tecnofusioni 1-4

Mercoledì
Ingroservice – Incredibili 2-3
Elettroimpianti Traini – Francia 2-9
Civitacarta riposa

GIRONE A

S o c i e t à

Punti

V.

P.

G.F.

G.S.

Autostrade del mare

39

13

1

72

33

Casa Del Gelato

36

12

2

59

18

Civitacarta

25

8

5

41

42

Termoidraulica

18*

6

7

45

45

Incredibili

15*

6

7

47

35

El.Traini

15*

5

9

29

58

Ingroservice

13**

5

7

33

36

Francia

12*

4

9

43

42

C c.m.s.ritirata

0

0

8

6

48



8^ Giornata Ritorno

Lunedì 28
Tana der Bozzo - Tecnofusioni
Aut. Mare - Incredibili
Incredibili - Civitarestauri

Martedì 29
Sole Tende - Sensei
Pacos - 2000 Dinamoù
Cosepo - 4 Sys

Mercoledì 30
Casa Gelato - Elettroimpianti Traini (ore 20)
Civitacarta - Aut. Mare
Riposa: Ingroservice

SERIE A

S o c i e t à

Punti

V.

P.

G.F.

G.S.

Juventus

0

0

1

7

11

Napoli

3

1

0

7

1

Empoli

0

0

1

1

7

Roma

0

0

1

3

6

Inter






Sampdoria

3

1


6

3

Chievo

3

1


11

7

Torino







Risultati 1^ giornata

Chievo - Juventus 11 - 7
Empoli - Napoli 1 - 7
Sampdoria - Roma 6 - 3
Torino - Inter n.d.

Più tardi seguirà un resoconto sul match amichevole di ieri sera...

In questi giorni vi ho abituato a rubriche intellettualmente stimolanti, a discussioni e a pezzi deliranti sul calcetto. Oggi voglio presentarvi due membri della mia famiglia. Probabilmente a nessuno di voi interesserà granché, però il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare… ;-).

Lei è LOLA è nata l’8 aprile del 2007 (il giorno di Pasqua) ed è con me da fine maggio. Nata da
genitori felici tenuti in appartamento Lola ha preso subito confidenza con il mio divano per il quale nutre un affetto particolare tanto da allontanarsene solo per mangiare. Le foto rappresentano la differenza da piccola cucciola a mucca dal peso di 4,3 kg… Insomma magna come un puledro. Del gatto ha poco o nulla. Basti pensare che è l’unico felino che riporta la palla quando la tiri e che si mette a pancia all’aria per farsi fare le coccole. Si proprio come i cani. Credo che si possa unanimemente definire la gatta più comica che esiste. Quando l’ho presa ho penato un po’ in quanto aveva sia i vermi che la bronchite cavalcante ma ora sta bene…

Lei, invece, è NAOMI. E’ nata all’incirca alla fine di luglio ma è con me dai primi di agosto. Cioè da quando qualche bastardo (ovunque tu sia, che possa essere colpito da sanguinolente ragadi) ha abbandonato lei e altri 6 fratelli in una scatola delle scarpa al parco della resistenza senza cibo e sotto lo scoppio del sole (a mezzogiorno di 5 agosto fatevi due conti). Il bello è che tutti i cuccioli non erano nemmeno stati svezzati, ergo, non erano autosufficienti. Andavano imboccati con il biberon. Fatto sta che per fortuna li abbiamo piazzati tutti. Naomi era l’ultima rimasta senza casa. Ho detto: “vabbè la tengo io finché non le trovo una casa…” Ed è rimasta con me… A differenza di Lola, che qualche parvenza felina ce l’ha, lei sembra un umano a quattro zampe. Vi dico solo che quando fa i bisognini non sale sul mio letto se prima non la lavo e prende da sola le salviette… Ci manca che una mattina mi sveglio e mi fa pure il caffè…



E infine c’è lei: ISIDE. Non è proprio mia, è della mia ragazza Alice, dunque è come se lo fosse.
L’abbiamo presa nel 2007 da una ragazza che aveva trovato lei e i fratelli chiusi in un sacco dell’immondizia vicino a un cassonetto (ma dico, la gente è scema?). E’ molto dolce anche se ha un caratterino…



Ho molte altre foto... dunque ve le propinerò nei prossimi giorni...


Non bisogna aver mai paura, nemmeno dei giganti. Dopo l’esordio decisamente amaro per l’Empoli domani sera è già tempo di serrare le fila e di tornare in campo. Alle 21 sul manto erboso del San Siro Chiesetta, i blue di mister Spataro affronteranno niente popò di meno che l’Inter nella seconda giornata della serie A.

Tra i giocatori empolesi non si nasconde una certa emozione nel mettere piede nella “Scala del Calcio” e nell'affrontare giocatori del calibro di Ibrahimovic. E proprio il fuoriclasse svedese in sala stampa ieri non ha nascosto un certo disappunto quando gli è stato fatto cenno al duello di domani con il bomber del "Castellani" Celestini. “Celestini? – ha detto Ibra – l’ho visto giocare alla San Pio X e mi ha impressionato ma a me non importa. A lui ci pensa Materazzi...”.

Intanto sulle panchine è veleno e pretattica con Spataro che ai microfoni di Sky ha detto apertamente. “Ma quale squadrone?! L’Inter è una formazione come le altre e noi puntiamo a vincere con 6 gol di scarto. No! Non sono impazzito! Però adesso scusate perché c’è la navicella dei Minipony che mi aspetta...”.

Piccata la replica di Mancini. “Spataro chi?”

Obiettivo tre punti anche per riprendersi dopo la scoppola col Napoli.

ECCO LE CONVOCAZIONI: Costantini, Salvati, Serangeli, Celestini, Petrarolo, Bianco, Di Sabatino, Cardaccio, Tomassini.


Esordio peggiore per l’Empoli non poteva proprio esserci. Ieri sera al Castellani i blue di mister Spataro hanno iniziato la serie A sotto l’auspicio della mediocrità.

Contro il Napoli per i toscani elettrici non c’è stato niente da fare: 7-1 il risultato finale. Un ko frutto di un’imbarazzante sterilità offensiva dell’Empoli riuscito ad andare a segno con il solo Cardaccio.

Tante, troppe, le occasioni sprecate dagli elektroboys per poter minimamente sperare di agguantare il pareggio. Poca incisività e freddezza in avanti rappresentate splendidamente dalle due occasioni fotocopia fallite da Celestini prima e da Bianco poi, che A tu per tu col portiere hanno tentato il tiro a giro. Sconsolato il vice tecnico Costantini che ha esclamato: “A regà, da lì ce vò la sargamella!!!!!”.

Sulla cronaca dell’incontro ben poco da dire a parte la presenza tra i partenopei dell’ex Bandinu salutato calorosamente dal pubblico di casa con una sequela di “BUUUUUUUUUUUU” (in foto lo striscione dei Rangers Empolesi).

Al fischio finale tanta amarezza. Talmente tanta che la pagella sarà unica: 5 per tutti. Anzi si salva solo Salvati (ah ah che giochino di parole spiritoso!!) che al centro della difesa è sempre una sicurezza, come avere i soldi in banca. BNL.

Così non si va avanti. Riflettiamoci.


Archiviata la serata nera in quel della San Pio X per la Elettroimpianti Traini è il momento di rimettersi in gioco. Domani alle 21, infatti, i blue saranno in campo al “Castellani” per la prima giornata della serie A con un nuovo nome: Empoli.

Avversari gli azzurri del Napoli in cui, salvo influenza, debutterà l’ex Bandinu. In casa toscana, però, a tener banco è sempre l’emergenza portiere. Con Sciannella out e Costantini desaparecido, il presidente – allenatore – attaccante Spataro ha ingaggiato per l’occasione Francesco Trinetti, ventunenne in forza al Santa Marinella che potrà scendere in campo perché in questo torneo il portiere può essere tesserato. Poco si sa sull’aspetto economico dell’operazione ma si vocifera di un pasto completo, birra inclusa, allo Spataro Day…

Un tentativo del numero uno-e-trino empolese per ricucire lo strappo con la tifoseria (in foto il logo dei supporters empolesi) dopo la disfatta con la Francia. “Trinetti – spiega Spataro – giocherà nonostante non stia molto bene. E’ un ragazzo sul quale puntiamo per il futuro. Spero che la sua salute regga almeno fino a domani…”. Il tutto contornato da un incitamento in pieno stile Empoli. “Forza ragazzi! Maremma Buhaiola!!!!!!!!”.

Per l’occasione previsto il tutto esaurito.

Questi, infine, i convocati: Trinetti, Salvati, Celestini, Petrarolo, Bianco, Di Sabatino, Spataro e Cardaccio.

In un periodo in cui la moralità e l’etica sono più rare di un deputato senza denuncia per spaccio e sfruttamento della prostituzione, solo una cosa può salvarci: l’apparenza.

Lo sanno bene i personaggi che rientrano nella categoria che analizzeremo in questa puntata di Antropologando: i Sigggnori (imbuffatus causae machinonem).

Evoluzione (solo anagrafica) dei Baby Coatti, i Sigggnori trascorrono la loro esistenza nel tentativo ricorrente di dimostrare al mondo di potersi permettere un alto tenore di vita pur non avendo disponibilità economiche adeguate.

La fascia d’età da di 19 ai 35 anni (in qualche caso anche di più). Questi individui trascorrono la loro vita, fuori dal lavoro (ammesso che ne abbiano uno…), in luogo ameni come Wine&Coffee, Pachamama, Gigi Bar e, d’estate, Gavino.

Si muovono attraverso mezzi lussuosi (Golf super accessoriate, Bmw, Mercedez ecc...), che utilizzano prevalentemente per ripetere quotidianamente il giro del viale dalle 18 alle 20,30. La comunicazione avviene attraverso l’utilizzo di abbaglianti, clacson. Tutto, però, senza scendere dalla macchina. Insomma le loro sono relazioni a mezzo busto. Indossano abiti di Alessandrini, D&G, Armani, Paciotti e frequentano locali alla moda nei quali si presentano con un colorito della pelle tendente all’egiziano spinto. Merito delle lampade alle quali si sottopongono.

La loro alimentazione è fortemente legata proprio al tenore di vita. Principalmente i Sigggnori si cibano di pane e cipolla, minestrine, bacche, muschi e licheni.

Poco importa, l’importante è apparire…


Quella che segue è la storia di una disfatta. Quella che segue è la storia di sei uomini mandati allo sbando. Senza punti di riferimento. Senza qualcuno che gli coprisse le spalle. Questa, signori, è la storia di Francia – Elettroimpianti Traini.

Cinquanta minuti di agonia hanno caratterizzato il match di ieri sera alla San Pio X terminato 8-2 in favore dei transalpini con le uniche due marcature elettriche realizzate da Celestini.

Poco da dire sull’incontro, giocato in un campo al limite dalla praticabilità con una fitta pioggia battente che non ha certo aiutato i giocatori in campo e in particolar modo gli Elektroboys privi del portiere Costantini, e dunque del portiere, rimasto in quel di Cerveteri a lavorare.

Ma l’assenza principale è stata quella in panchina. Quella di Mister Spataro. In tribuna si mormorava ad un suo forfait dovuto ad impegni inderogabili ma quando i tifosi hanno appreso il vero motivo è scoppiato il putiferio.

Gli ultrà sono venuti a conoscenza del fatto che Spataro in quel momento era di fronte alla tv per la Coppa Italia del Milan. “Ha mandato una squadra allo sbaraglio! Sembrava de vede’ i tedeschi e l’italiani nella campagna de Russia!”

C’è stato anche il tentativo di interrompere la partita. Opzione accolta da Serangeli che al grido di “me se pia un corpo!” ha guadagnato anzitempo gli spogliatoi. Al fischio finale cori festanti per la squadra: “Secondi a nessuno!!!!”. Un po’ meno per la dirigenza: “Vergogna! Vergogna!”.

LE PAGELLE

Considerata la situazione il voto non è sulla prestazione ma sull’onestà sportiva dimostrata scendendo in campo. Voto per tutti 6. Encomiabili.
Oggi sono stato impegnato, dunque ANTROPOLOGANDO, uscirà domani insieme al resoconto del match degli Elektroboys.

Però, se volete, potete andare a leggervi la nuova puntata di Dopotutto... la mia rubrica (e di Alessio Vallerga) su www.trcgiornale.it (di cui trovate i link nella sezione Link).

Oggi ho preso per il culo il sindaco...



E’ il momento della verità per la Elettroimpianti Traini. Domani alle 21 al San Pio Bernabeu il team di mister Spataro tornerà in campo con la voglia di stupire e vincere ancora. Avversario il quintetto della Francia, che gli Elektroboys hanno già incontrato due volte grazie all’arzigogolato metodo di calendarizzazione Grieco che si basa sulle stagioni degli antichi Sumeri.

Fatto sta che per la formazione dei blue si tratta di un match dal sapore agrodolce visto che nei due precedenti incontri si ricorda un ko per 7-1 e la prima importante vittoria in campionato per 4-3. Dunque per gli addetti ai lavori si tratta di una “bella” in piena regola: chi vince avrà onore eterno e una bottiglietta di chinotto. Ma soprattutto eviterà l’ultimo posto in classifica che, al momento, si contendono proprio le due formazioni.

Intanto in settimana è stata presentata alla stampa la “Seria A” che si svolgerà presso la Chiesetta Colisseum e che vedrà la Elettroimpianti Traini vestire i panni dell’Empoli. E proprio qualche ora fa si è registrato il passaggio di Antonio Bandinu con il Napoli con la formula del prestito. Una notizia che ha lasciato un po’ tutti perplessi, tifosi e giocatori compresi, soprattutto per le motivazioni addotte dall’esterno: “Cioè… regà… nun lo sapevo… m’hanno chiamato…”.

Comunque il presidente Spataro non ha creato problemi e sembra che anche la squadra abbia appreso la notizia con positiva visto che proprio venerdì la prima giornata vedrà Empoli – Napoli. “Per noi va bene – hanno detto i giocatori mentre montavano sugli scarpini i tacchetti da neve – lo aspettiamo a braccia aperte…”. Sul sito è aperto un sondaggio per esprimere la vostra opinione.
Questo infine i convocati di domani: Costantini, Serangeli, Petrarolo, Celestini, Bianco, Tomassini, Bandinu (buuuuuu), Cardaccio.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.

PABLO NERUDA

Ecco qui una nuova rubrica de "Il Rompi Blog". Considerato il lavoro che faccio e il paese in cui vivo mi sono ritrovato a pensare che praticamente 5 volte al giorno mi trovo di fronte una situazione paradossale ed esclamo: "Solo in Italia succedono 'ste cose...".

Considerato che questo intercalare è mediamente pronunciato da tutte le persone che conosco con estrema frequenza ho pensato: perché non creare uno spazio sul blog dove affrontare la follia italiana?

Bene, allora eccoci qui. Oggi parliamo dell'Università.

Sinceramente è difficile cominciarne a parlare perché, veramente, non so da dove iniziare! Allora comincio dalla mia facoltà.

Succede solo in Italia che la facoltà di Scienze della Comunicazione de "La Sapienza" lasci il numero aperto per i corsi di laurea triennale per poi mettere il numero chiuso a quella specialistica. Cioè io, che mi sono laureato presso quella stessa facoltà, ho dovuto fare il test per proseguire nel mio stesso ateneo!

Non solo. Oltretutto per colpa di vari ritardi il test è stato fatto a dicembre e io (che per fortuna sono passato) inizierò le lezioni A MARZO!!!!!

Questo è niente se si considera che un'università del genere è anche quella che per anni mi ha fatto fare lezione dentro ai cinema...

ALLORA SE VOLETE RACCONTARE QUALCOSA SULL'UNIVERSITA' LASCIATE UN COMMENTO E IO LI AGGIUNGERò A QUESTO POST. OGNI SETTIMANA, UN ARGOMENTO DIVERSO. SI ACCETTANO SUGGERIMENTI!!!!!!!!!!!!!

Quello che segue è accaduto davvero. Non è uno scherzo, non è una candid ma è realtà allo stato puro. Un piccolo, paradossale, esempio delle condizioni lavorative di questo paese. Qualcosa da prendere con ironia, per carità, ma che dovrebbe far riflettere…

Ieri sera sono stato contattato dalla segretaria di redazione della più importante testata giornalistica radiofonica d’Italia. Il nome non lo faccio perché col culo che mi ritrovo succede che dei 5 lettori del blog c’e n’è uno che conosce la radio in questione e mi querelano…

Comunque questa segretaria mi spiega sputando 157 parole al secondo che questa mattina alle 11 mi sarei dovuto presentare a Roma al cospetto del supermegadirettore che per comodità chiamerò “Mazzanti Vien Dal Mare”…

Tutto contento (ma senza grandi illusioni) questa mattina mi sveglio e parto alla volta della Capitale. Arrivo con un po’ di anticipo e aspetto. Dopodiché entro nel maxi ufficio (e noto che la poltrona non è di pelle umana). Ecco il resoconto dettagliato del colloquio. Premetto è precisamente quanto accaduto. Non c’è stato bisogno di rendere più ironica la situazione. L’unica cosa è che tra parentesi nella parte che mi riguarda c’è quello che pensavo.

Lui: ciao
Io: salve
Lui: leggevo il tuo curriculum e vedo che durante il giorno sei molto impegnato.
Io: bhè si… lavoro con tre redazioni…
Lui: no perché volevo farti questa proposta.
Io: dica.
Lui: si tratta di uno stage...
Io: … (non è proprio quello che mi aspettavo però sentiamo)
Lui: sono tre mesi… senza retribuzione…
Io: … (EH!?!?)
Lui: senza rimborsi…
Io: … (No, dai, scherza…)
Lui: senza possibilità di assunzione…
Io: … (vabbè c’ho speso pure 9 euro di Birg!?!)
Lui: senza possibilità di pubblicare i tuoi pezzi…
Io: … (cioè vediamo se ho capito: non prendo una lira e le cose me le pago da solo, non mi tengono, e dovrei per tre mesi girare per tutta Roma raccogliendo materiale che poi altri usano per i servizi?! Ma è scemo?!)
Lui: mi rendo conto che con la tua esperienza forse ti aspettavi qualcosa in più…
Io: Bhè… (quando mi ha chiamato la segretaria ha parlato di “colloquio di lavoro” non di “colloquio per volontari”. Se lo devo fare vado ad Amnesty International a Civitavecchia!!!!!).
Lui: però se vuoi pensarci magari… considera che potresti fare pratica nei nostri studi…
Io: mmm (Che culo! Parlo al microfono, che bello!!!! Aspetta che ci penso. Faccio il giornalista a Civitavecchia con uno stipendio, o vado a Roma ad essere sfruttato e poi licenziato? Mmm decisione difficile….)
Lui: facciamo così, prenditi un paio di giorni di tempo per pensarci e poi ti chiamiamo ok?
Io: Se… ok… arrivederci eh? Tante care cose… (VIA!!!! PRIMA CHE MI RUBANO IL PORTAFOGLI!!!!!!!!!!!!)


Meglio di così il 2008 della Elettroimpianti Traini non poteva proprio cominciare. Ieri sera, sul manto sintetico (?!) della San Pio X si è consumata quella che è stata definita da un pool di esperti (Prezzemolo, Vladimir Luxuria e Gné Gné) la più grande vendetta sportiva (nella foto un'immagine della festa nel dopo partita...) di tutti i tempi. Con una prova d’orgoglio, infatti, i “blue” di mister Spataro hanno superato per 7-6 i Pacos cancellando, dunque, l’onta dell’11-1 in quel della Chiesetta.

Partita senza storia con gli Electroboys pronti a far capire subito agli avversari quale sarebbe dovuto essere il loro comportamento in campo: ZITTI E MUTI. Ad aprire le danze Celestini che con un inserimento dalle retrovie riesce in velocità ad anticipare il portiere in uscita per l’1-0. Raddoppio a cura di Di Sabatino che con un pallonetto beffa l’estremo difensore biancoverde. Petrarolo cerca di rubargli il gol tra i fischi del pubblico ma non ci riesce. Lo scugnizzo trova comunque la via del gol subito dopo la rete dei Pacos. Splendida azione tutta di prima. La E. Traini è un fiume in piena e con Cardaccio (smarcato da Celestini) sigla il 4-1. Nel finale di tempo rete dei Pacos.

In vantaggio per 4-2 il secondo tempo si apre con una valanga elettrica. Di Sabatino, Cardaccio (due volte) portano lo score sul 7-3. Nel mezzo c’è tempo anche per un “simpatico scambio di vedute” tra il mister, un difensore e il portiere dei Pacos e Costantini che mette pace con un “ahò cazzo voi!!!!???”. Tutto lascia presagire ad un finale tranquillo ma il team di Spataro vuole la vendetta più terribile e così lascia segnare tre gol ai Pacos portandoli sul 7-6 e facendoli credere al pareggio fino all’ultimo minuto con una punizione frutto di un’uscita (poco poco piano piano) del portiere Costantini su tale Potenza. Espulsione, a porta va Cardaccio e la muraglia blue regge l’urto. Tre punti insaporiti dal gusto della rivalsa.

A fine partita commenti soddisfatti dei protagonisti. Mister Spataro: “Abbiamo vinto contro quelle merdacce – ha detto con il suo solito aplomb - con tanto di brivido finale. Stavamo a buttà tre punti nel cesso ma è andato tutto bene”. Felice anche il portiere Costantini che nell’occasione ha raccontato l’episodio dell’uscita. “Avevo visto che la partita si era innervosita – ha spiegato – e volevo mettere un po’ di tranquillità. Infatti sull’ultima azione non sono entrato forbice, ma a tenaglia… poco poco, piano piano come piace a noi…”.

LE PAGELLE

Costantini 6,5: Tornato in porta dopo mesi e mesi lontano dai pali fa quel che può, sulle spalle ha un paio di parate “ballerine” ma con la sbroccata e la falce nel finale solleva il giudizio. Pikaciu.
Celestini (a cura di mister Spataro) 7,5: Schierato per necessità al centro della difesa, diventa la virtù della squadra. Anticipa, lotta e si rende spesso pericoloso in zona offensiva. Il carico di biscottini di Natale non sembra appesantirlo troppo. Migliore in campo.
Bianco 6,5: Capitano vero, mette in piedi una prestazione di contenimento togliendosi in alcune occasioni lo sfizio di presentarsi di fronte al portiere. Sempre pronto a mettersi al servizio della squadra. Libro Cuore.
Di Sabatino 7: Tanto cuore per l’attaccante della Elettroimpianti Traini che con la sua velocità e la caparbietà mette in difficoltà la retroguardia dei Pacos. Due gol, tutti di pregevole fattura. Roccioso.
Cardaccio 7,5: Scende in campo deciso come un hooligan in finale di Champions e dedica tutto l’incontro alla costante umiliazione dell’avversario su cui infierisce nel momento topico chiudendo una tripletta. Folletto.
Petrarolo 6,5: Un gol e uno quasi rubato. Il pendolino di Torre del Greco sforna un match onesto e soprattutto si dimostra divertito nell’assaggiare il gusto della marcatura. Piezz’ e core.
Spataro 6,5: Uno e trino (presidente, allenatore e giocatore) come religione insegna si rivela determinante in panchina. In campo latita un pochino ma la frase “ahò se voi la maglietta te la regalo dopo” detta al difensore scatenando il parapiglia vale da sola l’intero voto. Colibrì.

Sono giovani, sono rampanti e, soprattutto, non hanno un cazzo da fare. Eccola la new generation di Civitavecchia (anche se a dirla tutta pure nelle altre città l’andazzo è quello): i baby coatti (coactus vialis).

Fino a metà degli anni ’90 il processo di incoattamento contagiava i giovani (prettamente maschi) dai 14 anni in su. Momento cruciale: l’arrivo del motorino, rigorosamente da truccare ma non per renderlo più veloce, bensì più rumoroso possibile. Una volta si volava su Aprilia SR, Booster (modello vecchio e nuovo) e Scarabeo. Oggi lo Scarabeo resta (prevalentemente per le ragazze) mentre tra i maschi spopola lo “scooterone” 125 o 150 cc.

Ma con l’avvento delle tecnologie (internet e soprattutto i cellulari), delle carriere da veline, dei tronisti e via dicendo, i primi segni di coattagine si possono rintracciare già in età puberale e in egual misura tra maschi e femmine.

La vita, per questi figli del 2000, trascorre tra i banchi di scuola ed il Viale, dove le opzioni sono due: girare dalle 16 fino alle 20,30 con il motorino, oppure stazionare comodi comodi presso i punti di ritrovo più gettonati: attualmente il Memo (per i “forestieri” ridente salagiochi all’aperto dove regnano l’eleganza e la raffinatezza). L’obiettivo, comunque, è sempre lo stesso ovvero farsi notare. Più giri, più ti fai notare. Più stai fermo ma in vista, più quelli/e che girano, ti notano. Ebbene si, cari lettori, la Civitavecchia giovane ruota tutta attorno ad un segmento di strada ed i meccanismi sociali sono gli stessi di un megaliceo.

La comunicazione si articola su due fronti:
1) quello meccanico: fatto di sms (tvukdb, a+ruxs ecc…) e di strombazzamenti ripetuti del clacson, a mo’ di vittoria dell’Italia ai Mondiali, ai quali seguono una serie urla di risposta;
2) quello vocale: fatto di richiami del tipo eeehhhaaaaa, aahhhhhoooooo, regaaaaa. Le relazioni affettuose vengono affrontate attraverso tipiche denominazioni come “ciò”, “amò”, mentre i discorsi vengono infarciti da un caratteristico suono: popo. Es. “Mo te do popo che ‘na bomata ‘n faccia” (cfr. CIVITAVECCHIA IS BURNING, Kamikazesurtirreno), “Mo m’hae popo ke rotto li cojoni”. E via dicendo.

Ma per farsi vedere, e per farsi riconoscere dai “simili”, occorre avere una divisa. E veniamo al capitolo abbigliamento. Il baby coatto, maschio o femmina che sia, ha uno stile new hardcore. Capelli rasati, piercing ovunque, tatuaggi, berretti e giubbotti possibilmente con impresso lo stemma dei Rotterdam Terror Corps (foto) di cui la maggior parte non sa nemmeno di cosa si tratti.

Certo, l’evoluzione nella moda c’è stata e dunque già dalla tenera età qualcuno cerca di assomigliare già ai Sigggnori (evoluzione del ceto baby coatto di cui ci occuperemo nella prossima puntata) ma, cosa volete farci, il berretto gnorante ha sempre il fascino…

Dopo un’abbondante pausa natalizia gli Electroboys tornano in campo per il campionato Csi. Questa sera alle 22, infatti, “blue” di mister Marco Spataro affronteranno sul “manto” (?) sintetico (!?!?) della San Pio X i Pacos in un match che si preannuncia decisamente incandescente. Le due formazioni, infatti, hanno dei trascorsi, come dire, “accesi”.

Galeotta fu la partita del Torneo dei Rioni alla Chiesetta con i Pacos (in maglia biancoverde, vi ricordate?) vittoriosi per 11-1. Più del risultato, però, ad avvelenare il dente della Elettroimpianti Traini furono i seguenti atteggiamenti:


1) I Pacos si presentarono con 45’ di ritardo. Nessuno degli avversari richiese la vittoria a tavolino ma tale Potenza appena riconobbe il Costantini (che gioca con 148 squadre diverse…) disse di voler presentare ricorso;

2) Il Potenza in questione, oltretutto, si mise a simulare manco fosse Pippo Inzaghi in finale di Champions.
3) Sul 9-1 ancora protestavano con l’arbitro.

Facile, dunque, comprendere come il match di stasera possa preoccupare non poco le forze dell’ordine che hanno già predisposto un piano d’azione volto ad evitare scontri tra le tifoserie visto che si prevede il tutto esaurito.


Tornando al calcio a 5 giocato in casa Elettroimpianti Traini si fanno i conti con le defezioni. Bandinu e Salvati sono out, mentre Serangeli e Tomassini sono stati bloccati da impegni lavorativo – studenteschi. Problemi anche per il portiere il baby Alessio dato ormai per disperso. Tra i pali, dunque, Spataro presenta Costantini. Ecco, invece, gli altri convocati: Celestini, Petrarolo, Bianco, Di Sabatino, Spataro e Cardaccio.

Il ct “blue” nonostante gli animi accesi, prodiga parole di serenità:

"In campo – ha detto poco poco, piano piano – voglio MORTE E DISTRUZIONE. Voglio cinque Hooligans!!!!!!!".

Sopra una diapositiva di Hooligans…

Il Rompi Blog è una sorta di piazza virtuale dove incontrarsi e discutere di vari argomenti. I protagonisti sarete voi, (nel 99% dei casi persone che mi conoscono) con sondaggi, opinioni e altro. Qui troverete rubriche, foto, recensioni, interviste, cronache di partite di calcetto (dei mitici Electroboys!!!!!) con tanto di pagelle. E poi sarà anche la possibilità per parlare di Civitavecchia, dei suoi pro (pochi) e dei suoi contro (molti).

Dunque: buona navigazione!!!!!!!!!

Alessio Oriolesi 7,5: Zitto zitto ingurgita una pietanza dopo l’altra aiutandosi con il tracannamento di vino su vino. Nel finale je dà pure de limoncello. Elisir di Limoni.

Daniele Oriolesi 8: Come ogni festeggiato che si rispetti onora il banchetto fino all’ultimo riservando ai commensali il colpo di scena pagando lui il conto. Ce n’hae poche.

David Peris 7,5: Fabbrica di battute e di massime filosofiche, dialoga politicamente col Negrone Lisandrelli sulla condizione cittadina addolcendo la pillola col vinello. Dr. Jekyll.

Damiano Celestini 7: Anche questa volta si dimostra più tipo da pub con una condotta a base di acqua anche se ha onorato tutte le portate. Decisiva l’accelerazione sull’ammazza-caffè. Diesel.

Vincenzo Lisandrelli 7,5: Una cozza, un bicchiere di vino. Da buon disoccupato non si risparmia sul mangiare finché può prima che le risorse economiche lo abbandonino e si beve anche il vino da lui raccolto. Cassaintegrato.

Stefano Lisandrelli 7,5: Acciuffa cibo a mani larghe manco fosse er papa all’angelus domenicale. Come con le donne, anche con le cozze e le mazzancolle so’ tutte le sue. All In.