E nel tg non se ne può parlare perché è gossip e "non interessa agli italiani", da Santoro figuriamoci perché è "un uso crimonoso del servizio pubblico". Certo che se uno non può nemmeno prenderlo un po' per il culo siamo davvero alla frutta eh...


Intro telegrafica: Non ve lo chiedo nemmeno più se si tratti di uno scherzo perché so che non è così... . Stop. Lo guardo attonito. Stop. Nutro sentimenti contrastanti. Stop. Stop. Stop. STOP!!!!!!!





Anche questo merita. Stop.

Su Repubblica.it si parla di messaggi subliminali nell'arte, musica, film, pubblicità ecc...

Cinema, musica e opere d'arte ne sono pieni e secondo una ricerca dell'University College di Londra in collaborazione con il Wellcome Trust, questi messaggi non solo vengono assorbiti a livello inconscio, ma la loro efficacia è doppia se sono di contenuto negativo.

Si parla anche dei messaggi subliminali della Walt Disney fatto di cui ero fino a poco tempo fa completamente all'oscuro... Qui sotto una piccola sintesi di alcuni messaggi, a quanto pare, inseriti nei film per bambini.



Ah, dimenticavo. Questo post nasconde un messaggio subliminale dal significato violento e angoscioso. "VOTATE PD.... VOTATE PD...."
Sul sito di Prospettiva editrice c'è un'intervista mia sul libro. Se v'interessa...
Non ho mai nascosto la mia opinione su Filippo Facci su questo blog. E la ribadisco. Ma dai pareri in merito alla libertà di stampa in questo paese emersi nella puntata di ieri ad Annozero, probabilmente il suo è ancor più indicativo di quello di Giorgio Bocca.
Non solo, voglio prendere al balzo la proposta fatta ieri da Enrico Mentana. "Un'iniziativa interessante, oltre alla manifestazione - ha detto - sarebbe che ogni giornalista dicesse esplicitamente in quale occasione è stato censurato. Perché così si toccherebbe con mano il problema che altrimenti rimane sempre una sorta di fantasma".
Bene, allora metto a disposizione questo post e questo blog. Forza, sparate e se volete raccontate episodi di censura oppure date la vostra testimonianza se non ne avete mai avuti.






Caro Roberto,
chi ti scrive è un orfano in crisi d'astinenza delle tue giocate, dei tuoi gol che da quando hai smesso percepisce il calcio in modo diverso. E' meno bello, meno “baggesco”.
Il problema è che tu ci hai abituato troppo bene durante la tua carriera. Noi che stavamo tutta la partita con gli occhi fissi solo su di te aspettando il tocco geniale.


Noi, che non sapevamo più cosa rompere dentro casa quando segnavi e cercavamo sempre aggettivi nuovi sul vocabolario per descriverti.

Noi, che ci siamo fatti crescere il codino e abbiamo pure pensato di diventare buddisti.

Noi, che a Usa '94 contro la Nigeria stavamo già con le lacrime agli occhi perché pensavamo di dover lasciare il Mondiale così presto, salvo poi ritrovarci a urlare in strada.

Noi, che abbiamo strabuzzato gli occhi alla doppietta alla Bulgaria e abbiamo pianto con te al rigore sbagliato in finale col Brasile.

Noi, che abbiamo d'un tratto iniziato a tifare squadre come Brescia, Bologna ecc... solo perché c'eri tu.

Noi, che “ma perché cazzo non portano Baggio al Mondiale? Ma sono matti?”

Noi, che abbiamo sempre ammirato il tuo stile silenzioso, pacato e da gran signore.

Noi, che avevamo il tuo poster a grandezza naturale in camera

Noi, che “no, non è possibile... Baggio non può smettere...”

Noi, che da quando non giochi più, il calcio lo guardiamo con meno passione.

Ciao



Formato accettabile, foliatura essenziale (23 pagine) e tanti contenuti spesso però troppo prolissi. Si presenta così “Il Fatto Quotidiano” il nuovo giornale del direttore Antonio Padellaro e di Marco Travaglio che da oggi è nelle edicole di mezza Italia (per sapere dove trovarlo cliccare qui).

Il giornale a prima vista è piacevole e sin dall’apertura capisci subito qual è l’andazzo. Titolo: INDAGATO LETTA. Da 10 mesi. E nessuno ne parla.

Nell’editoriale Padellaro espone la politica del quotidiano che “non vuole avere un padrone” e che “sarà un giornale di opposizione” a Berlusconi e anche al Pd e alla sinistra verso le quali “non faremo sconti (...). In questi anni non hanno costruito uno straccio di alternativa”.

Le firme son di quelle importanti, che forniscono sicuramente un valore ai contenuti: Peter Gomez, Antonio Tabucchi, Furio Colombo, Oliviero Beha, Luca Telese, Massimo Fini, Paolo Flores D’Arcais ecc... Ogni pagina ha in alto una striscia con un approfondimento o una spiegazione dell’argomento trattato nell’articolo sottostante.

Simpatica e interessante l’iniziativa del “secondo tempo”, ovvero la seconda parte del giornale che si occupa di cultura, spettacoli ecc... in cui trovano spazio il web (con il quotidiano che dimostra un legame con la blogosfera sempre più forte visto che lì ha creato le basi per le adesioni agli abbonamenti tramite il sito) e basta citare le vignette di Stefano Disegni o le battute contenute in Prima di Spinoza.it.

Il tutto contornato da notizie succulente e ben esposte.

Ora le note dolenti:

- Spesso gli articoli sono troppo lunghi e scoraggiano la lettura.
- Travaglio, giornalista stimabile, è troppo presente. In Prima c’è contemporaneamente: la pubblicità di un suo libro, la notizia sul suo problema ad Annozero e un suo articolo firmato. Questo rischia di renderlo antipatico e troppo protagonista. Questo, mio giudizio personale, non va bene.

Detto questo, la scelta di non accedere a fondi statali e di puntare sugli abbonamenti è un esperimento interessante che potrebbe aprire un varco in un mercato dei giornali malato e sui generis come quello italiano. E’ una scommessa ambiziosa ma qualora la vincessero sarebbe un bel colpo. Fermo restando, però, che “Il Fatto” si presta ad essere un “secondo quotidiano” un giornale cioè da consultare per un approfondimento ulteriore o magari da leggere la sera con calma.

Un ultimo appunto, traspare una condivisione d’intenti con l’Italia dei Valori. Ecco, il pericolo che devono sfuggire è quello di alimentare l’associazione Travaglio – Di Pietro – Grillo ecc... Di questo i cittadini italiani in cerca di un’informazione libera, non hanno proprio bisogno.
Piccolo gioco per passare una mattinata a farsi due risate. Su Metilparaben c'è il generatore automatico di proclami di Berlusconi... Divertitevi, basta aggiornare la pagina e ne esce fuori uno...

Io, intanto, per pavoneggio visto che... "Sono palesemente il più grande arrotatore di roncole che si sia mai visto nell'ambiente universitario dall'uscita del primo numero di Famiglia Cristiana. Chi lo nega è un agitatore senza credibilità al soldo dei narcotrafficanti".

Non solo, c'è anche il codice per mettere questo gioco nel vostro blog.
Io mi chiedo una cosa. Una trasmissione come "Quelli che il calcio" avrà dietro almeno cinquanta persone. Possibile che nessuno, sebbene ben stipendiato, si sia preso la briga di associare i nomi ai volti dei Muse? Sopratutto Simona Ventura, che è la conduttrice. Mah...

Dal Disinformatore.

A “Quelli che il calcio” va in onda una delle gaffes televisive più grandi degli ultimi anni, protagonisti i Muse che, per protestare contro l’obbligo di cantare in playback, si scambiano le posizioni e così il batterista si trova a cantare e il cantante a sventolare le bacchette della batteria in modo ben poco musicale. Gran bella trovata del gruppo britannico, ma la parte clamorosa è che nessuno all’interno dello studio si accorge dello scambio, eppure i Muse non sono nuovi alla trasmissione.

Finita l’esibizione Simona Ventura ferma l’improvvisato cantante, che in realtà è il batterista, al quale fa qualche domanda di rito, continuando a non accorgersi dello scherzo anche quando vengono citati i nomi degli altri componenti del gruppo nei ruoli invertiti.




C'è un brano che accompagna, in modo inquietante, le pagine di "Cronaca di un legame di sangue". Fly me to the moon di Frank Sinatra.

Se udite questa canzone...

Anche solo lontanamente...

Sta succedendo qualcosa di orribile...









Fly me to the moon

And let me play among the stars

Let me see what life is like

On Jupiter and Mars

In other words, hold my hand

In other words, baby kiss me

Fill my heart with song

And let me sing forever more

You are all I long for

All I worship and adore

In other words, please be true

In other words, I love you

In other words, hold my hand

In other words, baby kiss me

In other words, please be true

In other words

In other words

I-I love you

I love you

I love you


Questa, invece, ha accompagnato tante pagine durante la scrittura...



E poi anche...















Poi succede di trovarti per la blogosfera e di imbatterti nel blog di Daniele Sensi, il quale con grande precisione propone la cronaca dell'improvisata tunisina del premier Berlusconi nella sua Nessma Tv. E lì dice cose molto interessanti anche sul tema dell'immigrazione... Qui sotto il video tradotto dall'ottimo Daniele e qui la cronaca sul suo blog.





Allora, fatemi capire. In un supermercato di Cuveglio a Varese vendono vino con le etichette che raffigurano il Duce e Hitler. Una turista francese e di religione ebraica entra, per poco sviene, ma poi ha la prontezza di fotografare le bottiglie e inviarle ai media.


Ora io non me la prendo mica con chi la fabbrica la birra. Me la prendo con i pirla della Gs che la distribuiscono. Evidentemente lì c'era la svendita del cervello dei dirigenti. Paghi uno prendi tre... E la risposta di uno dei gestori conferma l'ipotesi...

"Ci siamo adeguati alle direttive ricevute - spiega uno dei responsabili del supermarket di Cuveglio - ma l’intera vicenda mi lascia perplesso. Da quando la notizia che vendiamo quelle bottiglie ha iniziato a girare sul web, mi sono arrivate un sacco di mail di clienti abituali che non avevano mai notato quei vini e ora ne fanno richiesta. Anche perché bisogna raccontare tutta la verità: la signora ha fotografato solo le immagini di Hitler e Mussolini, ma la stessa serie di bottiglie prevede quasi una quarantina di etichette. Si va da Bob Marley a Che Guevara, da Papa Giovanni Paolo II a Stalin. Ho parlato anche con il produttore e mi ha assicurato che le etichette non hanno alcuna valenza politica. Non c’è apologia di fascismo".

Beh, certo. Anche Bob Marley ha mandato a morire sei milioni di ebrei... Facciamo così, sulle etichette ci mettessero pure Charles Manson e Milosevic così chiudono il cerchio. Ma se chiudessero la bocca, invece, non sarebbe mica tutto questo danno.

Così, per dire.


Se sabato pomeriggio qualcuno mi si fosse avvicinato dicendomi "Damiano, guarda che stasera andrà alla grande" giuro non c'avrei creduto mai e poi mai. Non per sfiducia nei confronti di Prospettiva editrice che ha dimostrato lo spirito da trattore/frantuma problemi del fondatore Andrea Giannasi (e di Cristina e Francesca) ma per il deprimente comportamento di un comune che, a questo punto, devo pensare non abbia mai visto una notte bianca in vita sua...



Nonostante tutto la Fiera del libro di Prospettiva ha registrato il tutto esaurito con ogni appuntamento affollato come non mai. E che dire, poi, dell'interrogatorio a cui Giannasi ha sottoposto il mio povero Francesco Brunetti (protagonista di "Cronaca di un legame di sangue") e il malcapitato Eduardo Scarpa di "Apnea" di Massimo Lerose (libro che vi consiglio di leggere)?



Così succede che mentre leggi le tue pagine, per la prima volta in pubblico e con un piccolo groppo in gola per un'emozione che sotto sotto non ti va di esternare, alzi lo sguardo e vedi decine e decine di spettatori e di passanti con gli occhi puntati verso di te. Allora vorresti girarti, perché sei sicuro che non guardino proprio te ed invece li vedi che sorridono o diventano seri a seconda delle parole che pronunci scorrendo le righe sulle tue pagine. Le. Tue. Pagine.



Poi ripensi alle atmosfere acustiche sempre azzeccate di Riccardo Pasquarella e Tiziano Leonardi, le interpretazioni della compagnia teatrale Blue in the face e ai racconti d'un Fabrizio Gabrielli che quando scrive e legge vola come una farfalla e punge come un'ape. E mi si passi il paragone sportivo, por favor.



E quando la città tace, alle 3 del mattino, comprendi che sei in una via del centro, con un microfono a leggere le pagine di "Nightshot", di Veronica Mondelli. E la tua voce vaga libera e non l'avresti mai detto.



Il tutto chiuso con un vassoio di cornetti caldi... Cultura si, ma con dolcezza...


PER VEDERE ALTRE FOTO DELLA SERATA BASTA CLICCARE QUI.


Domani sera a Civitavecchia ci sarà la notte bianca ci sarò anch'io con la casa editrice e il mio primo romanzo, "Cronaca di un legame di sangue". Ecco il programma completo di Prospettiva Editrice. Io ci sono verso le 22. Stay tuned...


Viaggio fino

al termine della notte

Notte bianca di Civitavecchia


12 settembre 2009

A cura di Andrea Giannasi e Piero Pacchiarotti



Un mare di libri e presentazioni a Civitavecchia per la “Notte Bianca”.
Prospettivaeditrice con la rivista letteraria Prospektiva allestirà uno stand di 50 metri quadrati destinato alla bibliolibreria, uno stand di 10 metri quadrati per la redazione de Il Giornale di Civitavecchia (trimestrale dedicato alla cultura), una mostra fotografica e uno spazio autori con 60 sedie.
L’intero evento si realizzerà in Corso Centocelle (di fronte al Teatro Traiano) nell’ambito della Notte Bianca.
Si inizia alle ore 18 e si terminerà dopo le 3 di notte con il Bomboloni’s Book, il risultato del connubio tra lettere e gusto. Durante le 10 ore della Notte saliranno sul palco decine di scrittori e saranno presentati 5 libri. Ma ci sarà il tempo di musica e il lungo evento della maratona letteraria. Quaranta lettori si alterneranno nella lettura del libro “Nighshot” della scrittrice civitavecchiese Veronica Mondelli.
La bibliolibreria presenterà 400 titoli per un totale di oltre 2400 volumi, mentre verranno liberati in città 300 libri per il bookcrossing.
La manifestazione sarà inserita nel circuito letterario nazionale che già comprende altre regioni quali la Toscana (Comune di Barga - Lucca) e la Calabria (Cropani Marina - Catanzaro). (www.prospektiva.it/festivaletterari.htm).

Prospettiva e Civitafilm allestiranno: una bibliolibreria / una mostra fotografica / una sala per le presentazioni / uno stand con la redazione de Il Giornale di Civitavecchia
In dettaglio il programma completo del 12 settembre proposto da Prospettiva.

Ore 18,00 Taglio del nastro della bibliolibreria alla presenza delle autorità con il lancio del Bookcrossing e la liberazione di oltre 300 libri in collaborazione con la trasmissione radiofonica Fahrenheit di Radio3 Rai. I libri provengono dal premio nazionale “Carver”.
La bibliolibreria rimarrà aperta fino alle 3 del mattino.

Ore 18,15 Inaugurazione della mostra fotografica all’interno del Teatro Traiano curata da Giulia Mazzoldi.

Ore 18,30 Apertura dei lavori della redazione de Il Giornale di Civitavecchia. Work in progress. La città è chiamata a contribuire alla costruzione del numero in uscita a settembre portando i propri articoli, interviste, foto, filmati. A cura di Andrea Giannasi.

Ore 19,00 Hello Socrate. Incontro con il gruppo civitavecchiese tra contaminazioni musicali e parole. A cura di Fabrizio Gabrielli.

Oe 21,00 Presentazione del libro della scrittrice Valentina Lippi Bruni “Il soffio dell’anima” (Giunti). Sarà presente l’autrice del libro e l’attrice Lucrezia Piaggio, interprete principale del film omonimo.

Ore 22,00 Civitavecchia in Giallo. Incontro sulla letteratura poliziesca. Dibattito di sangue tra gli scrittori noir Damiano Celestini e Massimo Lerose della casa editrice Prospettiva. Atmosfere acustiche di Riccardo Pasquarella.

Ore 23,00 Le menzogne della notte bianca. Discorrendo di “Le menzogne della notte” di Gesualdo Bufalino con gli attori della compagnia teatrale Blue in the face. A cura di Dario Falconi.

Ore 24,00 “Diversamente etereo. Vertiginosamente in crisi (Nausee liquide)” a cura di Prospektiva rivista letteraria e Interstizi con Andrea Giannasi, Fabrizio Gabrielli, Emanuele Ercolani, Gabriele Mancini. Al piano Tiziano Leonardi.

Ore 1,00 La venticinquesima ora Nightshot. Maratona di lettura del libro con scrittori, poeti e lettori che leggeranno una pagina ciascuno del romanzo “Nightshot” di Veronica Mondelli.
La Venticinquesima ora Nightshot aprirà le proprie iscrizioni su Facebook.

Ore 3,00 Bomboloni’s Book in collaborazione con una pasticceria locale degustazione di ciambelle cornetti e bombolini appena sfornati. A cura di Francesca Patti.




C'ho pensato tutto il pomeriggio, rimuginando sullo scrivere o meno qualcosa su Mike Bongiorno, combattuto tra la tentazione di rendere omaggio ad un personaggio di questo livello col silenzio oppure descrivendo un ricordo, rischiando magari di sembrare meno "fico" e adeguarmi alla marea di parole che ognuno spende.


Poi mi è venuta in mente mia nonna. Perché per me Mike Bongiorno ha rappresentato anche questo: il sottofondo dei racconti della guerra, di come "era difficile prima" e di quando "ci riunivamo tutti davanti al televisore perché c'era Rischiatutto". Oppure dei miei adolescenziali pranzi passati in casa delle nonne ad indovinare la frase alla "Ruota della Fortuna".


Così ti capita di fermarti e capire che esistono personaggi, dello spettacolo, dello sport, della storia che anche se non esplicitamente presenti nella tua vita, hanno avuto un peso. Hanno rappresentato delle piccole sicurezze. Il 25 dicembre è Natale, l'Italia ha la forma dello Stivale, dopo il sabato viene sempre la domenica e in tv c'è Mike Bongiorno.


Questi sono pensieri che arrivano nella tua testa solo quando queste persone se ne vanno e lì capisci che in fondo in fondo gli volevi bene a quell'ottantacinquenne che ogni tanto vedevi fare il dj negli spot con Fiorello. E il pensiero che dopo la deportazione nazista, dopo incidenti sulla neve e semiassideramenti al Polo sia stato un infarto beffardo e silenzioso a colpirlo, vigliacco, nel sonno toglie un po' di allegria nella vita di tutti i giorni.

E' un spasso.







Che poi a me il dialetto piace anche. Giuro. Sono sempre stato un sostenitore della salvaguardia di una tipicità del nostro paese, regione per regione. E, ora che ci ripenso mi vengono i brividi, quando mi è capitato di parlarne ho anche buttato lì la proposta di fare qualche ora nelle scuole. Ma mai avrei pensato un giorno di ritrovare qualche mio suggerimento dentro ad un programma della Lega Nord.

Ora, dopo essermi autofustigato per 12 ore di fila. Mi ritrovo sotto agli occhi questo articolo di Repubblica con il Comune di Como che sfoggia il centralino e i matrimoni in dialetto.

Ecco, mi sembra un po' troppo adesso. Che si voglia considerare il dialetto un patrimonio territoriale da salvaguardare è una cosa, ma renderlo una sorta di lingua ufficiale e soprattutto istituzionale, mascherando questo escamotage secessionista da amore per la tradizione, è abbastanza ridicolo.

D'altronde, se a Como volete parlare con l'operatore: "Se ta vret parlaà cun l'operaduù schiscia ul quater".
Il 3 settembre del 1982 veniva ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nell'attentato mafioso rimasero uccisi anche sua moglie e l'autista.
Tanto per far capire che tipo fosse il Generale, si può leggere la "clamorosa" (come fu definita all'epoca, intervista rilasciata a Giorgio Bocca della Repubblica nel 1982. Questo stralcio dovrebbe far riflettere.


"Ho capito una cosa, molto semplice ma forse decisiva: gran parte delle
protezioni mafiose, dei privilegi mafiosi certamente pagati dai cittadini non
sono altro che i loro elementari diritti. Assicuriamoglieli, togliamo questo
potere alla Mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati".


Ogni hanno il settimanale Time stila la classifica dei 50 siti più importanti. Quelli senza i quali non si può vivere. Quelli che ogni essere vivente che vaga nel web deve avere al suo fianco. Ma saranno davvero tutti così indispensabili?
Prima di rimettermi a scrivere di attualità, ecco una specie di "reality-holiday" della vacanza che ho fatto alle "Cinque Terre" insieme alla mia girl Alice. Metterò le foto nel fotoblog ma per ora vi basti il video del ritorno a casa a Riomaggiore...
Stay tuned.



Il libro, per ora, è in vendita in tre librerie di Civitavecchia:

  • Libreria Dettagli, Via Guglielmotti P. 2, Civitavecchia
  • Libreria La galleria del libro, Via Traiana 20, Civitavecchia
  • Libreria Odissea, Via Garibaldi 30, Civitavecchia
  • Libreria Malatesta, via Tedeschi, nel complesso delle ex Ceramiche Tedeschi, Viterbo
  • Libreria La Bancarella, Via Aldo Moro Centro Commerciale TOP 16, Tarquinia (VT)
  • Per sapere dove trovare o ordinare il libro in Italia vi basta andare a questo indirizzo e cliccare sulla vostra regione!http://www.prospettivaeditrice.it/distribuzione/librerie/librerie.htm


Per chi non fosse di Civitavecchia il libro si può tranquillamente acquistare online su:

- Ibs

- Libreria Universitaria

- Prospettiva Editrice

- BookShop Pakag Store

- Webster

- Folie de Bauhaus

- DeaStore

Non solo, il libro è anche su Anobii ed è attivo un gruppo su Facebook nel quale si possono lasciare commenti. Qui, invece, ho messo ulteriori fotografie della presentazione.
Certo che come tizio è strano questo qui...