Piccola rassegnina stampa sul "pre" e "post" Salone internazionale del libro di Torino... ringraziando tutti i colleghi.

POST TORINO

Messaggero, 19 maggio 2010






Idea Radio, 17 maggio 2010



PRE...


Messaggero, 13 maggio 2010



Idea Radio, 12 maggio 2010




M'avessero detto, qualche tempo fa, che un giorno avrei presentato un mio romanzo al Salone internazionale del libro, giuro, non c'avrei mai creduto. Anzi l'avrei pure preso per pazzo. E invece questi giorni sono stati qualcosa di indescrivibile, inimmaginabile.

Entrare al Lingotto di Torino significa essere catapultati in un circo di dimensioni enormi dove le ore scorrono ininterrotte scandite da appuntamenti, incontri, presentazioni. Tra una pausa e l'altra loro, i protagonisti. I libri. Per chi è un assiduo lettore come me, il Salone del libro rappresenta probabilmente quello che Las Vegas rappresenta per un ex malato di gioco d'azzardo. La tentazione è sempre lì e fosse per te dilapideresti tutto il patrimonio imbarcando libri, volumi ecc...

Parlarvi della presentazione di "Cronaca di un legame di sangue" di venerdì non è facile. Non è facile perché mai, e lo dico con tutta l'onestà di cui sono in possesso, avrei potuto immaginare tante persone (per lo più sconosciute) ferme ad ascoltare ciò che io e gli altri autori avevamo da raccontare.

Così come mai avrei potuto prevedere la curiosità di chi allo stand di Prospettiva Editrice toccava, sfogliava e poi acquistava il mio romanzo chiedendomi anche una dedica. A me, un autentico sconosciuto. Quelle stesse persone che ho poi invitato qui su questo blog per lasciare un commento. E confido che lo faranno.

Potrei poi raccontarvi dei tanti idoli che ho incontrato: Carlo Lucarelli, Gianrico Carofiglio, Dario Fo ecc.... Ma voglio soffermarmi su quelli che per voi sono sconosciuti e che io ho avuto la fortuna di conoscere meglio come Andrea Giannasi, rivelatosi più pazzo del previsto, Massimo Lerose che con i suoi romanzi gialli Apnea e Malaria (che vi consiglio caldamente di leggere) porta la sua Terracina in giro per l'Italia e poi Gianluca Pitari, Roberto e Cristina, Fabrizio Gabrielli e Piergiorgio Leaci.

E questo è solo l'inizio del racconto... Restate connessi. Por favor.

Qui, intanto, tutte le foto del Salone del libro e sulla destra dell'homepage invece altre foto in giro per Torino in "Cronaca di un legame di sangue... in the world".



Incredibile ma vero, il qui vostro da domani fino a domenica sarà al Salone internazionale del libro di Torino. Un po' per raccontarvi ciò che vedrà e chi incontrerà, un po' per presentare "Cronaca di un legame di sangue".

Venerdì alla sala "Piazza Italia" si terrà l'incontro "La scrittura in prospettiva: incipit d'autore". Interverrano gli scrittori Massimo Lerose, Eva Montecarlo, Normanna Albertini e IO. Vittorio Graziosi intervisterà Luca Bernardi. Modera Andrea Giannasi.

Qui, invece, potete ascoltare una recensione fatta da Mariano Sabatini all'interno della sua rubrica sui libri in onda ogni mercoledì a NoveUndici su Idea Radio. Ne parla bene. Ma tu pensa.






Dicono mi sia venuta bene... Che dite?
Anna Masera, su La Stampa, ripercorre le tappe della pubblicazione della sceneggiatura dell'ultima puntata di Lost da parte di Macchianera...
Il bello è che la pubblicazione avviene il primo maggio, poi se ne accorge La Stampa, poi se ne accorge il New York Times, poi l'Ansa e da lì la riprendono tutti con quattro giorni di ritardo.
"Questo resoconto - scrive Anna Masera - non è per dire che siamo più bravi noi, perchè troviamo le notizie prima degli altri (perchè se fosse per questo, il più bravo è il blogger che ha fatto lo scoop, noi l'abbiamo solo trovato e riproposto): mille volte succede ad altri la stessa cosa e noi arriviamo dopo. E' solo che questa volta siamo stati testimoni diretti di come si propaga - con il dettaglio dell'ora se non addirittura dei minuti! - una notizia ai tempi del Web (e della globalizzazione): è un loopassurdo, per cui una notizia - anche se italiana - finisce per risultare attendibile solo quando rimbalza dagli Stati Uniti... ".
E comunque, bravo Gianluca Neri.