DECRETO GELMINI: E’ LEGGE

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Da Repubblica.it

10:36 Senato, approvato il dl Gelmini

Il Senato approva, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge.


Qui il testo completo del Decreto.


Anche stavolta ce l’hanno fatta. Hanno fatto come gli è parso e piaciuto utilizzando l’escamotage del Decreto Legge. Nessuna discussione, nessuna possibilità di trovare un punto d’incontro. S’è votato e basta. Si taglia e basta.


Perché il problema più grande è che questa riforma non è una riforma è solo una manovra per far cassa. Si taglia da tutte le parti aggiungendo qua e là qualche provvedimento come l’educazione civica (che c’era anche prima ma nessuno la faceva), il grembiule, il 7 in condotta.


La scuola ha bisogno sì di una riforma (non tanto le elementari che funzionano abbastanza mi sembra) ma di una riforma seria e definitiva che non subisca ogni legislazione le influenze dei cambi di colore politico o gli schiribizzi del ministro di turno. Con l’Università si è passati dal Vecchio Ordinamento al Nuovo (3+2) al Ciclo Unico. Un caos inutile.


Nella scuola italiana ci sono problemi da risolvere: i baroni all’università, professori non sempre preparati ecc... Economicamente il problema si palesa come tipicamente italiano. La scuola è come un tubo. Proprio così. Un tubo pieno di falle in cui passa un flusso di soldi pubblici che disperde energie. Le disperde negli istituti con 150 bidelli e 7 studenti, le disperde nelle Università con tre iscritti e 40 professori. Dunque, invece di tagliare ancora sulla ricerca e in generale su tutti perché non intervenire prima di tutto su quelle falle?


La verità è che serve un provvedimento vetrina, tanto per far vedere che si fa qualcosa per di più negando (vedi la questione dei tagli) ciò che c’è scritto nel decreto.


Un po’ come per la sicurezza con l’arrivo di 3.000 soldati nelle strade concomitante con il taglio dei fondi alle forze dell’ordine nella Finanziaria. Un intervento che serve per far scena, per risolvere qualche scippo.


Ma, visto che si parla di criminalità e che il grande problema dell’Italia è la criminalità organizzata perché il Governo in questi sei mesi non ha ancora trovato il tempo di istituire la Commissione Parlamentare Antimafia?



Ecco chi ha scatenato gli scontri a Roma: teste rasate, bastoni tricolore. Giudicate voi. (foto www.repubblica.it)





mercoledì 29 ottobre 2008


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1 commento:

Ale ha detto...

rispondo all'ultima domanda...perchè non saprebbero quali persone metterci dentro.