2 GIUGNO E L'ITALIA SPACCATA

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Io resto fermamente convinto del fatto che noi italiani abbiamo la divisione nel sangue. In più di un'occasione, in questo blog e altrove, ho fatto notare come a mio avviso il nostro paese abbia insito nel proprio Dna la tendenza alla spaccatura: Nord vs Sud, Pro Berlusconi vs Contro Berlusconi ecc...

Su ogni argomento sia l'opinione pubblica che, soprattutto la politica, preferiscono l'arroccamento su posizioni estremistiche che evitano il confronto e che conducono inevitabilmente allo scontro. Esempio: se sei del Pdl Israele ha sempre ragione anche se bombarda i quartieri civili, se sei di centrosinistra i palestinesi vanno sostenuti sempre e comunque anche quando sbagliano.

E' un po' come il Capezzone imitato da Neri Marcorè. E' come se si avesse sotto agli occhi una lista con tutto quello che è "si" e tutto quello che è "no". Da altre parti, nelle grandi democrazie, non funziona proprio così...

Oltre a questo, sono sempre dell'avviso che le spiegazioni per il comportamento di un popolo vadano ricercate nella propria storia e in questo il 2 giugno, Festa della Repubblica, capita proprio a fagiolo.

Non è un caso che nel referendum istituzionale in cui gli Italiani nel 1946 furono chiamati a scegliere tra Repubblica e Monarchia vinse si, come tutti sanno e per fortuna, la politica repubblicana con il 54,3% (pari a 12.718.641 di voti) ma bisogna anche notare che una grossa fetta, il 45,7% (10.718.502 voti), si espresse a favore del Re.

Cioè, poco più di 60 anni fa (lasso di tempo ridicolo in confronto ai percorsi democratici secolari di Usa, Francia ecc...) noi stavamo ancora interrogandoci se fosse meglio una Repubblica o un Re e una fetta considerevole preferiva la seconda opzione.

Probabilmente un fattore delle nostre stranezze è questo. Siamo una Repubblica infantile e immatura. E ogni tanto facciamo i capricci.
martedì 2 giugno 2009


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1 commento:

Marco Canestrari ha detto...

Come si possono controllare le masse nei sistemi moderni chiamati “democratici”, dove i cittadini possono esprimersi liberamente con il voto?

Molti sanno che la televisione influenza le persone, ma quanti sanno in che modo lo fa? Spesso sento dire “La televisione in Italia è spazzatura”, oppure “gli italiani sono dei superficiali”, ma cosa c’è dietro? Conosciamo il reale significato di ciò che ci viene proposto?

Gli Italiani sono divisi per loro natura, oppure sono tecniche be conocsiute e diffuse a determinare tale senso comune?

Per chi fosse interessato ecco il mio articolo:

http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/05/controllare-le-masse-3-dividere.html