Il dialetto che spunta dal centralino...

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Che poi a me il dialetto piace anche. Giuro. Sono sempre stato un sostenitore della salvaguardia di una tipicità del nostro paese, regione per regione. E, ora che ci ripenso mi vengono i brividi, quando mi è capitato di parlarne ho anche buttato lì la proposta di fare qualche ora nelle scuole. Ma mai avrei pensato un giorno di ritrovare qualche mio suggerimento dentro ad un programma della Lega Nord.

Ora, dopo essermi autofustigato per 12 ore di fila. Mi ritrovo sotto agli occhi questo articolo di Repubblica con il Comune di Como che sfoggia il centralino e i matrimoni in dialetto.

Ecco, mi sembra un po' troppo adesso. Che si voglia considerare il dialetto un patrimonio territoriale da salvaguardare è una cosa, ma renderlo una sorta di lingua ufficiale e soprattutto istituzionale, mascherando questo escamotage secessionista da amore per la tradizione, è abbastanza ridicolo.

D'altronde, se a Como volete parlare con l'operatore: "Se ta vret parlaà cun l'operaduù schiscia ul quater".
sabato 5 settembre 2009


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