Scusate il ritardo

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foto Lukeroberts

Non ricordo bene dove, però una volta ho letto che quando apri un blog è come adottare un cane o addirittura avere un figlio. Non lo puoi abbandonare o chiudere da qualche parte. Ricordo pure di aver pensato che fosse esagerato e, a dirla tutta, lo penso ancora.

Però quando qualche tempo fa sono passato dalle parti de Il Rompiblog e ho letto la data dell'ultimo post - 7 marzo 2013 - ho avuto un mezzo infarto. Non mi ero reso conto fosse trascorso così tanto tempo.

Ora, non è che in questi due anni e mezzo sia stato senza fare nulla. Ho cambiato nazione, lavoro, vita. Ho aperto un sito (in caso foste interessati si chiama Notizie Multitasking) e cose così.

Il punto è proprio questo. Di questi ultimi anni qui non c'è traccia. Questo blog è cresciuto con me. Qui nel 2008 ho iniziato a scrivere, testare tutto quello che volevo imparare e/o non riuscivo a mettere in pratica nel lavoro quotidiano di giornalista.

Qui ho imparato a "embeddare” le prime cose e a smanettare con l'HTML. Qui ho scritto di attualità, politica, sport, libri, media, giornalismo, sindacato, ho fatto dirette twitter, ho pubblicato foto, racconti, ho fatto pubblicità ai libri che ho scritto e cercato di "monetizzare" quando all'epoca sembrava l'unica cosa da fare con un blog. Ho anche "tematizzato" il blog cercando di parlare solo di un argomento specifico. Ho fatto di tutto. Poi sono arrivati i social network, il "il blog è morto, viva il blog" e così via.

In tutto questo tempo mi sono convinto che Il Rompiblog non sia altro che questo. Il mio blog. Dove trovi di tutto un po' e molto probabilmente in modo confuso. "Tante cose e fatte male" come si direbbe. Però a me piace così. Ed è da qui che voglio ripartire. Motivo per il quale ho anche cambiato radicalmente la grafica del blog. Bianco, semplice.

Si riparte da zero.

Daje.
mercoledì 19 agosto 2015


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