Luciana Castellina sull'ipotesi Manifesto online

Sul Manifesto di oggi c'è un lungo e articolato pezzo firmato da Luciana Castellina il cui titolo esprime in modo eloquente la sua posizione sulla situazione di difficoltà del giornale e sul suo futuro. Il titolo è: "La sfida della

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Su Ebookizzati potete trovare "Cronaca di un legame di sangue", il mio primo romanzo giallo, in formato ebook a 6 Euro. Se v'interessa.... 
Una vita lunga e appassionante racchiusa in oltre 500 pagine. Il tutto da leggere senza sentirne affatto il peso. Questo ed altro in "Andrà tutto bene" l'ultimo libro (formato ebook) della giornalista e scrittrice Mirella Delfini edito da Abel Books. Tre strade distinte, quelle che si trova di fronte il lettore: la vita privata, quella lavorativa e la Storia. Sentieri che l'autrice interseca con maestria. Il risultato è un'autobiografia che nasce e finisce come l'ennesimo articolo di alto spessore di un'inviata navigata come Mirella Delfini. 

Per chi, come il sottoscritto, si barcamena nel mondo giornalistico risulterà particolarmente appassionante ed istruttivo il racconto della Delfini dei retroscena che l'hanno portata ad intervistare personaggi del calibro di Papa Giovanni XXIII, De Gaulle, Fanfani, Mattei, Nenni, Moro, Pasolini, Buzzati, Fellini, Montanelli, Moravia, De Sica. Ammirazione e, perché no, anche un po' di sana invidia.

Insomma se non vi ho convinto io, lasciatevi convincere dall'introduzione di Sergio Zavoli.
“Ci sono anche fatti che solo oggi è possibile raccontare; per esempio la vera storia di come Papa Giovanni XXIII - durante la crisi per i missili a Cuba - sia riuscito con il suo carisma a riconciliare ‘le due K’, Kennedy e Krusciov, scongiurando il pericolo di una terza guerra mondiale. E’ una vicenda che pochi sanno, infatti il mondo crede ancora che il merito sia tutto di Kennedy. Storia, politica cultura, sorprese e rischi, tutto si mescola e si ricompone in un vasto arazzo sul quale ci si avventura senza un momento di respiro e di noia".

Editore: Abel Books
Costo: 4,99
Pagine: 571 
 

E l'ho saputo così, guardando sul cellulare. Ho saputo che il mio racconto "Rock The Casbah" è tra i vincitori del concorso letterario "Corpi Freddi". Sarà pubblicato dalla Chichili Agency in Germania, Austria e Svizzera in formato digitale. E poi potrebbe essere scelto (ma ancora non si sa) dalla casa di produzione Laboratoria per farne un cortometraggio.   
E quindi niente, festeggiamo. 
E grazie.
Questi i vincitori:
1 - Simone Togneri - Altrove
1 - Sam Stoner - Elvis Rosso Sangue 
2 - Riccardo Carli Ballola - Cenere alla cenere
2 - Paolo Bartolozzi - Un racconto davvero orribile
5 - Rudy Salvagnini - Pactum Sceleris 
6 - Luca Rinarelli - 
6 - Federico Pergolini - Cacciatori e prede
6 - Fabio Giofrè - La realtà sopra le cose 
6 - Damiano Celestini - Rock the Casbah 
6 - Antonino Fazio - Lavoro notturno 
6 - Afra Tresoldi - Body 

Murdoch ci riprova

Dopo la chiusura di News of the World e dopo l'arresto di cinque giornalisti del Sun per bustarelle a poliziotti in cambio di notizie Rupert Murdoch ci riprova. Il squalo ha annunciato il debutto del The Sun on Sunday rassicurando

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"A Roma ci sono 2000 giornalisti precari. Per arrivare a mille euro mensili dovrebbero lavorare 40 giorni al mese. Gli articoli sono pagati in media 30 euro ciascuno, senza contributi, senza ferie pagate, senza giorno di riposo, senza diritti, senza maternità, senza assistenza". Sono solo alcuni dei numeri offerti dal coordinamento "Errori di Stampa" e contenuti sul dossier che loro stessi hanno realizzato e presentato nei giorni scorsi in una conferenza stampa tenutasi presso la sede della Provincia di Roma. 
La fotografia che ne emerge è in linea con il quadro che più o meno molti di noi, che in questo mondo ci sguazzano, conoscono fin troppo bene. Però è sempre bene divulgare affinché tutti sappiano. 

Matteo Valerio, uno degli autori della ricerca, spiega: “Non siamo una casta e la maggior parte dei giornalisti fa fatica a guadagnare cinque mila euro all'anno. Queste cifre costituiscono il maggior pericolo per la qualità e l'indipendenza degli organi di informazione”.

Qui sotto potete leggere il dossier



Sul blog di Erroridistampa, invece, c'è tutta la cronaca dell'evento. 
 

De Benedetti contro finanziamenti a giornali morti. Tu pensa...

Riporta l'Agi. "Per cortesia togliamo il finanziamento all´editoria che non sta in piedi da sola. In un momento di difficoltà del Paese non si tengono in piedi i morti, poi c´è puzza di cadavere". Così il presidente del gruppo editoriale

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Celentano: il populismo molleggiato

Uno mezzo calvo si esibisce in uno sproloquio infarcito di populismo su una rete pubblica augurando la chiusura e insultando giornali e giornalisti che lo avevano criticato. Aspetta, ma dove l'ho già vista sta cosa.....? Per la cronaca ampi spezzoni

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Tigella: inviata a Chicago e pagano i follower

Non è una giornalista. O forse sì? Claudia Vago, in arte Tigella, si è fatta conoscere su Twitter per la sua bravura nel tenere aggiornati i suoi follower su argomenti di attualità. Bene, ha avuto l'idea (sfruttando il sito www.produzionidalbasso.it)

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Giornali, fondi pubblici e informazione online di serie B (?)

Scrivo questo post consapevole che, una volta finito di leggerlo, qualche collega storcerà la bocca. Probabile che mi beccherò pure qualche “vaffa” ma me ne farò una ragione. Ho già scritto in passato sui finanziamenti pubblici ai giornali e ho

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Samuel Aranda vince il World Press Photo

E' di Samuel Aranda la foto vincitrice del World PressPhoto 2011. Uno scatto (pubblicato dal New York Times) realizzato il 15 ottobre 2011 nell'ospedale da campo allestito in una moschea di Sanaa, capitale yemenita. "Credo che sia molto importante in

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Un blog per raccontare la propria vita ad una figlia

E' possibile che la vecchiaia cominci a farmi perdere colpi, ma quando ho letto questa notizia a me è sembrata una cosa bella.  Un blog che diventa libro e che racconta, a futura memoria, tutta la storia della sua nascita

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Manifesto e Liberazione non se la passano mica bene

I problemi dell'editoria sono noti a tutti. Soprattutto per i giornali politici. È di oggi la notizia che il Manifesto sia in liquidazione. La notizia la dà Globalist.it. "Da tempo - si legge sul sito - i conti del giornale

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Frustate e 14 anni di carcere per il blogger Khazali

"Mehdi Khazali, figlio dell’ayatollah Abolghasem Khazali e responsabile del blog dissidente Baran, è stato frustato per ordine delle autorità iraniane e condannato dalla Corte di Teheran ad una pena detentiva di 14 anni. Lo ha reso noto l’organizzazione Reporter Senza

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“Se Steve Jobs fosse nato a Napoli” è un libro che ti fa incazzare. Almeno è quello che è successo a me leggendolo. L'ho divorato nell'arco di due sere e la prima cosa che posso dire sul libro di Antonio Menna è che raramente mi è capitato di passare dal sorriso allo sdegno con così tanta velocità da una pagina all'altra. Nel suo romanzo (che è l'ampliamento di un post sul suo blog che lo ha reso famoso) Menna propone la trasposizione della nascita della Apple nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Ci sono Stefano Lavori e Stefano Vozzini (alter ego italiani di Jobs e Wozniak), uno aiuta il padre con il banco al mercato e l'altro studia architettura e ha una mamma ansiogena.

Lavori è intelligente, ha voglia di fare ma non ha potuto studiare all'università perché di soldi non ce ne sono. L'intraprendenza non gli manca. Ha un suo progetto. Vuole creare un computer velocissimo, che non prende virus e non si impalla mai. Coinvolge l'amico nel sogno per il design e il marchio: “Q” come Quartieri.

Da qui nasce la via crucis di due giovani con una bella idea che, loro malgrado, si ritrovano di fronte a mille difficoltà burocratiche e fiscali e a personaggi di dubbia moralità che gli fanno capire ben presto che essere onesti non basta. Stefano e Stefano non vogliono cambiare e insistono finché non si imbatteranno in qualcosa più grande di loro.

Mentirei se dicessi che la storia raccontata da Antonio Menna non mi ha lasciato una profonda amarezza addosso. Ho letto i capitoli con un peso sullo stomaco per la rabbia suscitata da una vicenda del tutto verosimile. Non si commetta, però, l'errore di pensare che tutto quello che accade ai protagonisti potrebbe succedere solo perché sono napoletani. Al di là dei rapporti forzati con i capozona della camorra, per il resto tutto ciò che è narrato da Menna rappresenta in modo fedele le difficoltà che un giovane italiano ha nell'emergere. Quella inquietudine che si ha quando tutti intorno a te, pensando di fare il tuo bene, smorzano le tue ambizioni, i tuoi sogni perché “la situazione è quella che è ed è meglio tenersi stretto quel poco che si ha”. Ecco, più leggo e scrivo questa frase, più sento la rabbia (la “fevra”) montare.

Il libro di Menna è la storia di fantasia più vera che io abbia letto in questi ultimi anni e terminandolo capisci quanto sia condivisibile la frase del premio Nobel per l'economia Amartya Sen citata da Pino Aprile nella prefazione: “Un uomo è quel che le circostanze gli permettono di essere”.

Vero, ma mi fa incazzare lo stesso.            


Tizian alla commissione Antimafia: “Aprire fascicolo con tutti giornalisti minacciati”

p { margin-bottom: 0.21cm; } “Acquisire tutti gli articoli e le inchieste dei giornalisti italiani minacciati per scrivere una storia unica di tutti i giornalisti minacciati in Italia e formare un fascicolo pubblico delle notizie che si cerca di oscurare

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Ancora col posto fisso?

Discuteremo per giorni, anche sui social network, di quello che Mario Monti ha detto ieri sera a Matrix. La frase "L'idea di un posto fisso per tutta la vita? Che monotonia!" la ritroveremo storpiata e ripetuta in tutte le salse.

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Il minotauro di Benjamin Tammuz

“Negli ultimi tempi, ho pensato di nuovo ai tre cerchi della musica. Nel primo cerchio posso aprirmi un varco nell'attimo in cui leggo uno spartito, fischiettandolo appena o provando qualcosa al pianoforte. Ne ho la percezione e già sono dentro

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Quanto ci piace cinguettare (?)

p { margin-bottom: 0.21cm; } Vincenzo Cosenza presenta uno studio molto interessante realizzato da Semiocast in cui si mostra il rapporto tra varie nazioni e Twitter.  Per quel che riguarda l'Italia. "L’azienda - scrive Cosenza - mi ha detto che

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Il mercato italiano di Google+

Su Fanpage bella infografica sul mercato italiano di Google+.  La consiglio caldamente. "La piattaforma social di Google in Italia gode di oltre un milione e mezzo di account. Poca roba naturalmente rispetto a Facebook, ma va considerato che i numeri

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