Tanto per restare in tema. Dopo lo strafalcione del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola che ieri, all’inaugurazione della centrale Enel riconvertita a carbone di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia, ha detto: "Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro", oggi ne è successa un’altra.


Quel “qualche vita umana” si riferiva a due operai morti a Civitavecchia, Michele Cozzolino e Ivan Ciffary, mentre stavano lavorando al cantiere Enel. Complimenti, che tatto.


Comunque si è fatto cenno ai due tragici decessi senza, però, ricordare gli incidenti (tanti) che si sono susseguiti in questi anni. E, ironia della sorte, l’ultimo è arrivato questa mattina. Vi riporto il pezzo di un mio collega su TrcGiornale.


“Nuovo incidente al cantiere Enel di Torre Valdaliga Nord. Questa mattina un operaio, di cui non si conosce ancora l'identità, è stato travolto da un fascio tondini mentre provvedeva a spacchettarlo. Fortunatamente il lavoratore era a terra e l'impatto con i tubi metallici non è stato violentissimo. Ciò nonostante l'operaio ha riportato una duplice frattura su una gamba ed una frattura sull'altra. Trasportato all'ospedale San Paolo, il lavoratore in questo momento è sottoposto ad alcuni esami e sembra che abbia anche problemi respiratori”.


Tutte le tv nazionali hanno trasmesso gli interventi, gli applausi. Peccato che si siano dimenticati (?) di dire che gli operai hanno urlato “non siamo carne da macello”.

Dopo avervi raccontato la storia di Jesse Owens, l’atleta di colore che vinse quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Hitler, oggi ci soffermiamo su un’altra edizione dei Giochi rimasta nella memoria collettiva non tanto per le imprese sportive che, ci furono senza ombra di dubbio, quanto per quello che è stato definito il Massacro di Monaco (Germania) 1972. Prima di iniziare, però, vi segnalo un interessante articolo su Viaggi, cucina e io che parla di un'altra storia olimpica interessante, quella di Dorando Pietri.


IL FATTO

Sono le 4,30 del 5 settembre 1972 quando un commando di guerriglieri dell'organizzazione palestinese Settembre Nero irrompe negli alloggi israeliani del villaggio olimpico. Il commando uccide subito due atleti che tentano di opporre resistenza, e prendono in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Ne nasce una lunga contrattazione con le forze di polizia tedesche che dura fino al giorno seguente. Poi la tragedia. La polizia mette in piedi un tentativo di liberazione degli ostaggi che, però, si rivela maldestro e porta alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.


LA TESTIMONIANZA

In questo video vi riporto una puntata della rubrica che ho curato per TeleCivitavecchia “Civitavecchia verso Pechino”. Si tratta, in sostanza, di un viaggio nella storia sportiva della mia città con tutti i protagonisti che hanno preso parte ai Giochi a cinque cerchi (e sono parecchi, ci difendiamo bene che vi credete!!!) oltre ovviamente a quelli che parteciperanno a Pechino (se vi interessano vi faccio vedere anche quelle interviste). La testimonianza che riporto in questo video è quella di Roldano Simeoni titolare della nazionale italiana di pallanuoto con tre olimpiadi alle spalle (Monaco ’72, Montreal ’76 con l’argento per il Settebello, e Mosca ’80). In più era anche a Città del Messico ’68 ma non rientrò nella squadra titolare. Nel 1972 Simeoni ha vissuto quei momenti tesi visto che nel villaggio olimpico le palazzine sono disposte in ordine alfabetico e, dunque, l’Italia era praticamente attaccata agli alloggi israeliani.



Visto che gli organi di informazione non lo fanno o, per lo meno, non lo fanno come dovrebbero ci pensa Marco Travaglio a spiegare che cosa comporta tecnicamente la legge schifo del ministro Alfano. Se avete una ventina di minuti a disposizione sedetevi e ascoltate perché dovete capire, in quanto cittadini, cosa il Governo sta cercando di fare. Sostanzialmente ci tolgono il diritto di sapere. Più sotto, invece, trovale l’ultima puntata di Passaparola che riprenderà a settembre. INTANTO DOMANI MATTINA ALLE 10 ARRIVERA' A CIVITAVECCHIA SILVIO BERLUSCONI PER "BENEDIRE" LA CENTRALE ENEL RICONVERTITA A CARBONE. CI SARA' ANCHE IL VESCOVO CHE OFFICERA' LA MESSA. PECCATO CHE QUANDO SONO MORTI DUE OPERAI E ALTRI HANNO RISCHIATO DI PERDERE LA VITA IL MONSIGNORE NON HA DETTO UNA PAROLA.





Ero in giro, il sole tramontava, ho visto la fontana e ho scattato. Che ne pensate? Questa ed altre foto ovviamente sul mio fotoblog.


Quando l’ho visto ho pensato: questo qui è un genio. Ci sono momenti in cui tutte le difficoltà della vita, le divisioni che esistono nei popoli, gli stress ecc... si possono eliminare, almeno per pochi e preziosi istanti, nel modo più semplice. Forse proprio per questo motivo, proprio per la loro semplicità, nessuno di noi ci pensa mai.


Invece Matt Harding non lo ha fatto. Nel 2003 questo trentunenne americano del Connecticut ha deciso di iniziare a ballare per il mondo. E’ un ballerino? Chiederete voi. No. Balla in modo goffo, ma divertente e lo fa di fronte alla telecamera dalla quale non si separa mai e con cui gira letteralmente il mondo.


Con questo obiettivo è nato anche il suo sito “Where The Hell is Matt?” che ormai conta migliaia e migliaia di contatti giornalieri con persone che voglio appunto sapere dove stia ballando in quel momento Matt. Il suo ballo va oltre ogni stereotipo, ogni confine, ogni differenza di colore della pelle o religione. E’ un ballo che coinvolge tante persone che si aggregano durante i suoi viaggi.


Se viene in Italia, io ci vado: potete scommetterci.


Comunque vi lascio con uno degli ultimi video. Tutti gli altri potete trovarli sul canale youtube di Matt.



Visto che è domenica e ci si deve riposare, meglio farlo ridendo no? Bene vi propongo due video di Stefano Nosei un comico – cantante tra i primi volti noti di Zelig (prima ancora del Maurizio Costanzo Show). Lui, di fatto, ha creato un genere: prendere delle canzoni, storpiarle e unirle seguendo un filo conduttore. Il risultato è quello che potete sentire in questi due video!






Viviamo in un mondo frenetico dove siamo costretti costantemente a correre nel disperato tentativo di non perdere contatto con ciò che ci circonda. Poco importa se si tratta dell’autobus, del lavoro o della mensa. Il risultato finale è sempre lo stesso: tanto stress e soprattutto la consapevolezza di vivere in un mondo che non conosciamo appieno, che vediamo perennemente di sfuggita e in modo superficiale.


Così succede di perdere un insieme di piccole cose che, unite, rappresentano un intero universo che per noi rimarrà sconosciuto, inesplorato. Un universo fatto gusti, odori, paesaggi, fatiche ecc…


In questo contesto si inseriscono i due geni, oppure i due pazzi a seconda dei punti di vista, Simone Massera (di Civitavecchia) e Luca Di Ciaccio (di Gaeta) che da giovedì hanno intrapreso il viaggio, a piedi, dal Mar Tirreno al Mar Adriatico.


Un coast to coast sfiancante per un totale di 365 km divisi in 17 tappe. L’arrivo, a San Benedetto del Tronto, è previsto per il 9 agosto. Con loro attrezzature da campeggio, due ampolle (una con l’acqua del Tirreno e l’altra da riempire con quella dell’Adriatico) e materiale hi tech per aggiornare costantemente il blog appiedati.blogspot.com. Un sito su cui si possono trovare i video giornalieri sul loro cammino, gli sms, gli appunti e le fotografie.


Un viaggio che in questi giorni ripercorre la vecchia tratta ferroviaria Civitavecchia – Capranica – Orte in un mix di sentieri, tunnel e stazioni abbandonante.


Quella dei due studenti, però, non è un’impresa privata, bensì un’avventura aperta a tutti coloro che vorranno partecipare contattandoli all’apposito numero di telefono che trovate in home page del blog.


Questa, infine, è l’intervista che ho fatto a Simone e Luca (c’è anche un altro ragazzo che si chiama Alberto) per Idea Radio.



Ogni volta che si è parlato di lui, o meglio del suo inno “Canto degl’Italiani” le critiche sono sempre state divise. C’è a chi piace e a chi no. Solo che qualche giorno fa al povero Goffredo Mameli è arrivato un bel dito medio alzato da parte del ministro (sic) Umberto Bossi. Nell’immenso ciarlare che si è creato, però, nessuno ha pensato di far replicare il povero autore genovese. Certo, direte voi, è morto a 22 anni nel 1849! E allora? Il Rompiblog, come accaduto anche con la Costituzione, le interviste non le nega a nessuno altrimenti che “interviste Impossibili” sarebbero?


Signor Mameli lo ha sentito, anzi, lo ha visto Umberto Bossi?

Belìn se l’ho visto…”.



Non era molto d’accordo con il suo Inno…

“Se è per questo non lo è mai stato, mi sembra di capire”.



Troppa Roma in mezzo, dicono, e poi il testo sembra piuttosto datato.

Belìn, è datato si, l’ho scritto nel 1987! Ma che vi aspettavate? A quell’epoca di quello si parlava. A 20 anni ho pensato di scrivere un inno per la nazione che stava nascendo. Se fossi stato ventenne oggi avrei parlato d’altro, che ne so di veline, di Grande Fratello d’Italia ecc… E’ un inno! Non deve essere per forza il più bello del mondo serve a sentirsi uniti, serve a capire che apparteniamo ad una Nazione. Se poi a uno gli piace di più la Marsigliese, vabbè, cambiasse cittadinanza. E poi non lamentiamoci troppo: ma li avete mai sentiti gli altri? Quello austriaco, croato, turco? Canto degl’Italiani non sarà da hit parade, però…”.



Lei ha sempre creduto nell’unità d’Italia, cosa pensa quando sente parlare i leghisti?

Belandi, se parlassi di getto non potrebbe scrivere tre quarti di quello che le dico perché farebbe arrossire uno scaricatore di porto… Comunque non li capisco ‘sti qua, mah… Ai miei tempi c’era gente come Cavour, oggi questa banda di australopitechi”.



Bossi se l’è presa anche con gli insegnanti del Sud, accusandoli di oscurare gli eroi padani.

“Lo so, ha parlato di un giovane padano bocciato. Guarda caso era il figlio che è stato silurato alla maturità per la seconda volta… Studiare no eh?”.



Se un giorno incontrasse il Senatùr cosa gli direbbe?

Besugo”.




Si tratta, ormai, di una preoccupante abitudine che ci accompagna ogni estate: gli incendi. Roghi che devastano ettari e ettari di verde in ogni parte d’Italia e del mondo (Portogallo e California, solo per citarne alcuni).


Nel 95% dei casi sono di origine dolosa: colpa di mitomani oppure di personaggi pagati per distruggere terreni che, magari, dopo serviranno a farci qualcos’altro.


Molto spesso in televisione o sui giornali vediamo le immagini di roghi con fiamme che raggiungono diversi metri di altezza e i poveri vigili del fuoco che lavorano come pazzi per sedare le fiamme.


Ma cosa succede dopo? Che aspetto hanno i luoghi distrutti dalle fiamme? Bene, sono andato in località “La Frasca” a Civitavecchia, dove due giorni fa sono andati in fiamme cinque ettari di pineta. E’ la terza volta, nel giro di due settimane, che scoppia un incendio in quella zona.


Un caso? Giudicate voi guardando le immagini che ho scattato e che potere trovare nel fotoblog.

Definizione in un cruciverba della più importante rivista del settore in Italia, ovvero la Settimana Enigmistica.

Cinque verticale: E’ la razza umana più... abbronzata.

Risposta di cinque lettere: Negra.

Che dire... mah... so’ tutti matti.

A parte il fatto che di razza si parla solo per gli animali, negli uomini al massimo si usa il termine etnia, comunque mi sembra un po’ esagerato...

“Galeotto fu quel libro e chi lo scrisse” scriveva Dante nella Divina Commedia raccontando l’amore di Paolo e Francesca.


Ora non è che ogni libro debba condurre a tradimenti e morti violente, però può succedere di lasciarsi prendere da un libro a tal punto da dimenticarsi di scendere dal treno.


Chi sarà mai stato il pirla in questione? Chiederete voi.


Risposta: Io.


Oggi tornavo da Roma con il treno, destinazione Civitavecchia ovviamente, e me ne stavo tutto assorto in “Achille Pièveloce” di Stefano Benni. Un bel romanzo, per carità, però non è che sia una storia che ti entra nelle vene e ti rapisce dalla realtà. Beh, fatto sta che mi sono ritrovato a Tarquinia (per chi non fosse della zona è mezz’ora di auto da Civitavecchia).


“Meno male - dico io – sono vicino almeno prendo il primo treno”. Errore. Il primo treno partiva dopo due ore.


Che fare? Giro di telefonate a parenti e fidanzata per dire che non ero morto, ma che ero pirla. Poi chiamata a un collega per farmi venire a prendere.


Io: “Senti… non è che mi potresti venire a prendere alla stazione di Tarquinia…?”

Lui: “Ma non eri andato a Roma?”

Io: “Beh… si… è che… insomma… stavo leggendo… e mi sono ritrovato qui…”

Lui: “…”.

Io: “Ahò, mbè? Sei vivo?”.

Lui: “… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!”.

Io: “……….., vabbè vieni o no?”

Lui: “AHAHAHAHAHAHAHHAHAHA SI, SI ARRIVO AHAHAHAHAHAHA!”. Tututututututututututu


Tralasciando il mio rincoglionimento progressivo, come vi avevo promesso è partito da qualche giorno il mio Fotoblog. Trovate il link al fianco della homepage. Giorno per giorno inserirò delle foto nuove.


AVVISO AI FOTOGRAFI SERI: sono un dilettante per cui abbiate pietà di me. Comunque sono aperto a discussioni e, SOPRATTUTTO, ai consigli.


Qui sotto trovate una delle ultime foto che ho scattato ieri alla “Signora del Vento” attraccata al porto di Civitavecchia. Il resto lo trovate sul fotoblog.



Parlare di Olimpiadi è come parlare della storia dell’umanità. No, non è un’esagerazione di uno sportofilo bensì un dato di fatto. Perché, si voglia o no, anche chi non ama lo sport finisce con l’osservare un evento che, sin dalle sue origini, si è intrecciato inevitabilmente con la storia politica e sociale dell’umanità. Spesso, forse anche troppo, i Giochi i sono trasformati in una cassa di risonanza, assumendo anche risvolti tragici, per la politica mondiale. Basti pensare alle sfide tra Urss e Usa, all’attacco terroristico palestinese di Monaco nel 1978.

Ci sono momenti, però, in cui alcuni personaggi hanno avuto la forza di infrangere e intaccare colossi ideologici come quello del nazismo. Ecco, allora, la storia di James “Cleveland” Owens, meglio conosciuto con il nome di Jesse (appellativo datogli da un insegnate di Cleveland che non riuscì a tradurre il suo slang).

Owens nasce il 12 settembre del 1913 a Oakville, in Alabama, ed è il settimo figlio di Mr. and Mrs. Henry and Emma Owens. Jesse capisce sin da subito che il suo talento per l’atletica è ben diverso da una semplice passione. Così, in breve tempo, raggiunge l’apice della carriera di un atleta arrivando alle Olimpiadi di Berlino del 1936.



Un momento e una città decisamente particolari visto che Owens si ritrova nella terra di Adolf Hitler, del Nazismo e, soprattutto, della teoria sulla superiorità della razza Ariana. Bene, Jesse gara dopo gara umilia gli atleti tedeschi vincendo, in successione, la medaglia d’oro nei 100 metri, nel salto in lungo, nei 200 metri e nella staffetta 4X100 metri.

Il quattro agosto, giorno della vittoria nel salto in lungo contro il tedesco Lutz Long, in tribuna c’è Adolf Hitler che assiste, insieme a tutta la platea, all’umiliazione dell’assurda teoria ariana ad opera di Owens al quale, racconta una leggenda, non avrebbe stretto la mano perché nero.

Lo stesso Jesse Owens, però, nella sua autobiografia (Jesse Owens Story) smentisce l’accaduto. Quel giorno, dopo essere salito sul podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il cancelliere tedesco mi guardò, si alzò in piedi e mi salutò con un cenno della mano. E io feci altrettanto. Penso che gli scrittori mostrarono del cattivo gusto nel criticare l'uomo del momento in Germania”.

Al di là dei miti o racconti vari, resta la straordinaria impresa sportiva, ma soprattutto civile, di quel fulmine che nel 1936 mise alla berlina il Terzo Reich.

In caso fossi interessato puoi trovare una lista di libri su Jesse Owens a questa pagina.



Post-flash per segnalarvi un’interessante iniziativa. Il 4 ottobre, a Roma, si svolgerà il BarCamp Roma 2008 – Esperimenti democratici. Si tratta, in soldoni, di un incontro tra bloggers, attivisti, cittadini ecc… per discutere dei problemi della democrazia in Italia. La partecipazione è aperta a tutti, basta iscriversi. Lo stesso dicasi per gli interventi: il bello, infatti, è che chiunque può intervenire relazionando la platea su un argomento (per iscriversi andate sempre sul sito).


Mi hanno invitato e ho accettato volentieri. Chi di voi prodi arriverà con me nella Capitale?



Dopo mesi di risparmi l'ho fatto: ho acquistato la mia prima reflex digitale (dopo due anni in compagnia della reflex a pellicola) una Canon Eos 450D. Per un grande appassionato di fotografia, ma principiante, come me è davvero una sorta di liberazione. Tutto ciò senza nulla togliere alle care vecchie diapositive, divenute però troppo costose.


Dunque: non ho avuto ancora modo di effettuare una prima uscita, quindi le prime "modelle" sono state le mie due gatte. Rispettivamente Lola e Naomi. A breve, molto a breve, l'esordio del mio fotoblog.




Da Repubblica riporto fedelmente:

"L'isola che diede i natali al celebre poeta Ugo Foscolo è ancora fonte di ispirazione. Si tratta sempre di amorosi sensi, ma non in corrispondenza. Non c'è nulla di trascendentale, infatti, in quello che è accaduto lo scorso fine settimana nella tranquilla isola greca. Nove prostitute inglesi sono state arrestate per comportamenti osceni dopo aver preso parte ad una competizione di sesso orale.


Le donne erano in vacanza sull'isola, ma al riposo hanno preferito il singolare concorso e sono state pagate per sfidarsi nel sesso orale sulla spiaggia di Laganas a sud dell'isola ionica.


L'evento ha coinvolto sei uomini britannici e sei greci, tra cui due proprietari di un bar. Sembra che un video, destinato a circolare in internet, abbia immortalato questa gara vagamente "dionisiaca". Le baccanti sono tornate".


Vorrei aggiungere che è una notizia da restare a bocca aperta, ma apparirei inopportuno...

Terre di confine, terre di contatto tra lingue e culture diverse in un contesto dimenticato da tutti. In questi posti ai confini dell’Unione Europea, Corso Salani ha ideato sei puntate di un docufiction. Delle location molto particolari, sconosciute, talvolta comiche, in cui si diramano delle storie dichiaratamente finte e per questo decisamente ironiche. A Civitavecchia, grazie alla I_Elle_C, si è potuto assistere a “Imatra” e soprattutto ci si è potuti confrontare con Corso Salani sul progetto di “Confini d’Europa” che, tra l’altro, uscirà a breve in libreria.


Imatra di Corso Salani
Regia: Corso Salani
Sceneggiatura: Corso Salani, Vanessa Picciarelli.
Genere: Docufiction


Premio speciale della giuria “Cine Cinema” al 60° Festival di Locarno (2007) nella sezione “Cineasti del presente”.


TRAMA

Imatra è una città finlandese situata ai confini dell'Europa, alla frontiera con la Russia. E' un luogo affascinante dove la natura è ancora pressoché incontaminata. La maggiore attrattiva sono le sue imponenti cascate, nascoste per poter produrre energia elettrica. Non vi è mai stato fatto alcun progetto urbanistico e l'economia è decollata soltanto grazie all'afflusso continuo dei turisti russi, che vi accorrono in ogni periodo dell'anno per fare acquisti a prezzi competitivi. In questo luogo dimenticato da tutti, in bilico tra l'opulenza dei paesi scandinavi e la povertà della nuova Russia, arriva Blanca, una professoressa di spagnolo. Sta cercando un posto dove poter riflettere in pace al termine di una brusca e difficile storia sentimentale. Ma il suo compagno non è disposto a lasciarla da sola e la raggiunge a Imatra con la scusa di volervi girare un documentario.


In tanto potete guardare la galleria di immagini sulla serata cliccando qui. Qui sotto, invece, potete vedere lo spezzone dell’incontro con Salani che ho “rubato” e che sta su Rompiblog Channel.


Per chi non lo sapesse Corso Salani è stato anche il protagonista del film “Il Muro di gomma” del regista Marco Risi in cui si racconta la strage di Ustica. Ho trovato su Youtube alcuni spezzoni del film con la scena finale che è semplicemente fantastica, per quanto amara.



Oggi l'ho visto. Mi ero appena alzato dal letto: fuori il sole splendeva, giornata calda ma accogliente, viso riposato e poi l'ho visto. Un capello bianco. Era lì poco sopra la fronte, in mezzo a tutti gli altri. Spiccava, l'infingardo. Se ne stava beato appollaiato tra gli altri suoi colleghi (per fortuna tutti ancora colored) con nonchalance. Più lo muovevo, più tornava a farsi vedere il balordo e alla fine ha vinto lui...


E voi? Quando avete visto il primo capello bianco? Dove eravate? Cosa avete pensato? Scrivetelo nei commenti! Condividiamo questo piccolo/grande problema esistenziale... Che ne so', fondiamo un club, un'associazione...

“Ma l’arbitro è ubriaco????” Quante volte, guardando una partita di calcio, qualcuno di voi se ne è uscito con una frase del genere riferendosi ad una svista del direttore di gara? Bene in Bielorussia, durante il match tra Naftan e Vitebsk, l’arbitro Sergej Shmolik (che ha diretto pure l'Italia contro la Lituania nelle qualificazioni ai mondiali del 2002) si è presentato in campo totalmente sbronzo ed ha iniziato a fischiare senza motivo. Ovvio che su You Tube il video del “Fischietto Ebbro” gira che è una bellezza. Eccolo. Come qualcuno di voi già sa ho un feeling particolare con i direttori di gara…



Visto che se ne parla ormai da giorni ecco, fresco fresco, l’articolo apparso sabato sul quotidiano argentino Clarin riguardante le telefonate “erotiche” tra Silvio Berlusconi e alcune ministre tra cui, dicono gli argentini, anche Mara Carfagna. Non ho avuto il tempo di tradurlo, chiedo venia, ma vi assicuro che si capisce comunque...

GRABACIONES CON FUERTE CONTENIDO EROTICO

Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra

En una causa penal que se le sigue, surgieron datos comprometedores.

El primer ministro Silvio Berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del escenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo.


Pero el diario La Repubblica cita a la ex viceministro de Relaciones Exteriores y dirigente socialista Margarita Boniver, devota partidaria de Berlusconi, que reconoce la existencia de los mensajes a luces rojas.

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Según la prensa, en los diálogos telefónicos Berlusconi y su actual ministra de Igualdad de Oportunidades, Mara Carfagna, de 37 años, intercambiarían frases de tono más que subido con alusiones a il pompino . En la época en que fueron realizadas las intercepciones judiciales, il Cavaliere era el jefe de la oposición y Carfagna, una soubrette de fama creciente en la televisión.



De una gran belleza, Mara (María del Rosario), había sido ya la causa de un escándalo que estalló en enero del año pasado, cuando en la consigna de premios de sus canales de televisión (Berlusconi es propietario de las tres grandes redes comerciales de la televisión), el entonces jefe de la oposición conservadora le dijo públicamente: Si no fuera casado, me casaría contigo.

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La segunda esposa de Berlusconi, Verónica Lario, otra gran belleza y madre de tres hijos (il Cavaliere tiene otros dos de su primer matrimonio), hizo explotar su ira en una carta abierta al marido que publicó el diario La Repubblica, exigiéndole que pidiera perdón. Berlusconi se apresuró a satisfacer el pedido.



Mara es de Salerno y su biografía comprende las actividades en televisión, el mundo del espectáculo y la vida mundana. Pero Carfagna también estudió danza clásica, canto y es licenciada en Derecho.



Qué pasaría si Clinton hubiera nombrado a Mónica Lewinsky ministro , se preguntó el diputado opositor Massimo Donadi. El ex fiscal del proceso Manos Limpias de Milán, Antonio Di Pietro, duro opositor parlamentario de Berlusconi, señaló que no se puede refugiar en el privado quien nombra una ministra de la República por razones ajenas a sus funciones institucionales .



Di Pietro había acusado hace poco de magnaccia (cafischo diría un argentino, o sea explotador de mujeres) al primer ministro, después que el semanario L Espresso reveló hace dos semanas intercepciones telefónicas con diálogos entre Berlusconi y el ex director de la RAI, la televisión privada, Antonino Saccá, en la que el entonces jefe de la oposición y dueño de la compañía de TV rival, le pidió a su amigo que diera trabajo a cinco soubrettes y actrices de poco relieve. En particular, Berlusconi señaló a Antonella Troíse. Es una loca que dice que yo la perjudico y se está haciendo peligrosa , le dijo. Para todos el pedido lucía como una forma eficaz de hacer callar a la Troíse, vaya a saber por qué.


Para parar el aluvión que se le venía encima, Berlusconi anunció un decreto de su gobierno prohibiendo la difusión de las interceptaciones telefónicas. Luego dijo que no necesitaba nuevas normas , tras que sus amigos lo calmaran y los magistrados napolitanos que lo investigan afirmaran que destruirán las llamadas telefónicas sin relieve penal. Pero en Italia es muy difícil que esto ocurra al cien por ciento.



En una conferencia de prensa, ayer Berlusconi anunció que no presentará un decreto de ejecución inmediata sino un proyecto de ley que discutirá el Parlamento.



Pese a todo el fango que me echan encima los sondeos demuestran que los italianos siguen apoyándome , aseguró el primer ministro conservador



Berlusconi y su alianza de centroderecha con la Liga Norte ganaron en abril pasado ampliamente al Partido Democrático, la nueva fuerza de centroizquierda que gobernaba hasta entonces y luego hasta perdió la alcaldía de Roma. Así, Silvio Berlusconi volvió a ser primer ministro por tercera vez en su vida.



Lo que aparece en la prensa -dijo ayer- se concentra en los hechos que nada tienen que ver con el programa del ejecutivo y llevan al primer plano el ataque constante de cierta magistratura a quien debe gobernar, elegido por el país, mientras se quiere subvertir el voto de los italianos.

Direttamente dal No Cav Day gli interventi di Furio Colombo e di Antonio Di Pietro.






L’ho ri-incontrata per caso. Era da tempo che non la vedevo e poi, qualche giorno fa in biblioteca, l’ho vista, la Costituzione. Era in uno scaffale, in mezzo a libroni con le copertine di pelle e le scritte dorate. Lei, invece, era piccola, sgualcita, impolverata come se nessuno la consultasse da decenni… Mi ha fatto pena e così ho deciso di scambiarci quattro chiacchiere…


Scusi ma lei che ci fa qui?

“Eh… e che ci faccio… Faccio la muffa, ecco che faccio…”.


Non mi sembra di buon umore…

“Scusi ma lei dove vive, in Italia o in Papua Nuova Guinea???? Che cosa avrei tanto da ridere?”


Effettivamente… vita dura, eh?

“Molto. Guardi non ce la faccio più. Io non lo so cosa gli è preso questi qui, ogni giorno mi criticano, mi rifilano ceffoni. Quello si fa le leggi come gli pare come se io non esistessi, quell’altro ci manca che si pulisca il c… con la bandiera tricolore. Ma secondo lei è normale o sono io che, a 60 anni, sono diventata rincoglionita?”.


Si sente ferita?

“E vorrei vedere! Ma lei se lo ricorda quando Berlusconi ha detto che io ero vecchia e figlia di una visione comunista??? Tutto è iniziato da lì, da quel momento in poi si è andati avanti senza tenermi minimamente in considerazione. Non gliene frega niente nemmeno se i giudici dimostrano che le leggi che fanno vanno contro di me. Dicono ‘sti ca…’ e vanno avanti. Si lamentano tanto ma poi se possono dire tutte le imbecillità che sparano quotidianamente è anche grazie a me, o no? Ce lo dimentichiamo l’articolo 21???? Ma non è solo questo che mi fa male”.


Cos’altro?

“L’indifferenza della gente. Ma lei lo sa che se negli altri paesi d’Europa qualcuno si azzarda a toccare qualcuna delle mie colleghe, succede il finimondo? Le è mai successo di vedere qualche premier straniero sognarsi minimamente di offendere, o andare contro la costituzione del proprio paese? In Inghilterra non ce l’hanno nemmeno la costituzione, quasi quasi mi candido per il posto e poi non lamentatevi della fuga di cervelli all’estero…”.


Il problema è che forse molta gente non La conosce per niente…

“E qui la volevo. Nelle scuole non esisto, per lo meno in molte. L’educazione civica c’è, ma non si vede. Non si studia. O nei programmi scolastici è previsto il Diritto oppure nada, nisba. Ma sbaglio o i miei 139 articoli regolano la vita di TUTTI i cittadini italiani? Lei, per esempio, quando mi ha studiato?”


Ventuno anni, esame di Diritto Pubblico…

“LO VEDE!!!!!!!! Ma le sembra possibile che nelle scuole dell’obbligo non si studi la Costituzione?!?! E’ assurdo, poi ti credo che tutti mi snobbano e non mi difendono…”.


Cosa pensa di fare?

“Non lo so… sono delusa e stanca ed ho paura che la mia fine possa arrivare presto… Speriamo che gli Italiani si sveglino”.


Speriamo.


Queste sono due fotografie che ho scattato oggi pomeriggio per il giornale. E’ il modo in cui si palesa l’ignoranza e l’aria di razzismo che imperversano ormai da mesi in Italia e che continuano ad aumentare giorno dopo giorno.


La colpa della proprietaria di questo alimentari è quella di essere romena. Non importa se è onesta, non importa se paga le tasse, non importa se è un essere umano. Importa solo la nazionalità: così qualche imbecille ha il passatempo della serata imbrattando un negozio di simboli di cui, probabilmente, non conosce nemmeno l’origine.


L’Italia sta diventando un paese xenofobo, soprattutto nelle città dove la vicinanza tra immigrati e italiani è più massiccia. Questo è preoccupante: la guerra tra poveri, la ricerca del capro espiatorio di tutti i problemi dello Stivale (sono cose che ho già letto sui libri di storia e, sinceramente, mi vengono i brividi) ma il Governo pensa a bloccare le intercettazioni di Berlusconi.