Non sarò mai presidente degli Stati Uniti, ma almeno un poster simile me lo posso concedere... Andate su questo sito per realizzarne uno tutto vostro. Qui, invece, una carrellata di "facce da Obama!".

Ve lo avevo promesso e dunque ecco qui come è andata questa storia della Coppa del Mondo. Devo tutto alla prima edizione del premio "Andrea Fortunato" che si è svolto lunedì sulla nave Msc Fantasy attraccata a Civitavecchia. Di seguito gli articoli che ho scritto per il Messaggero. Nella foto sopra ci sono io e un mio collega che intervistiamo Marcello Lippi. Altre foto della manifestazione le trovate qui.


Dal Messaggero di Civitavecchia del 27 gennaio

di DAMIANO CELESTINI

Bella come non mai. La Coppa del Mondo vinta dall’Italia ai Mondiali di Germania nel 2006 ieri era lì al centro della sala convegni della nave Msc Fantasy a disposizione di appassionati e giornalisti. E nessuno, neanche chi poteva sembrare apparentemente disinteressato, si è potuto esimere da una foto oppure da una carezza. La presenza dell’ambito trofeo, però, non ha certo oscurato la manifestazione organizzata dall’Associazione “Polito Fioravante” (che ha dato vita anche alla biblioteca sportiva “Andrea Fortunato”) e dalla Msc Crociere, ovvero il “Premio Andrea Fortunato” riconoscimento dedicato alla memoria del giocatore di Como, Pisa, Genoa e Juventus prematuramente scomparso a soli 24 anni nel 1995 a causa della leucemia. Un’occasione per ricordare non solo la figura di Fortunato ma anche per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e i presenti sulla lotta alla leucemia (e soprattutto sull’importanza della ricerca). A parlarne il professor Franco Mandelli, luminare e tra i più fervidi promotori della battaglia contro questa malattia.
"Ai miei pazienti dico sempre di non abbattersi – ha spiegato – ma di lottare ed arrabbiarsi contro la leucemia perché solo così si possono trovare le forze per sconfiggerla". Una teoria avvalorata dalle testimonianze sportivi che hanno superato, o che stanno lottando, con questo male come la pallavolista Fiorangela Giuliano e i calciatori Salvatore Sullo e Flavio Falzetti, che ha raccontato la sua storia in un libro. Il momento clou, però, è stato quello delle consegne dei premi “Andrea Fortunato” con il tecnico della nazionale Marcello Lippi salutato dall’ovazione del pubblico presente. "Quando si parla di sport – ha detto – ma soprattutto quando si parla di argomenti seri come la lotta alla leucemia mi viene in mente una frase che secondo racchiude un messaggio importante: “Nessuno è più forte come tutti noi”. Quando arrivai alla Juventus – ha raccontato – Andrea Fortunato stava già combattendo contro la sua malattia. Ricordo che prima di un Genoa – Juve venne a trovare i compagni facendo a tutti una sorpresa nella hall dell’albergo. Fu un momento difficile da dimenticare". Il secondo riconoscimento è andato invece al professor Franco Aversa (premiato dal fratello di Andrea Fortunato, Candido), altro luminare da anni in prima linea nella lotta alla leucemia.

I PERSONAGGI PRESENTI

Parata di nomi importanti, ieri, sulla Msc Fantasy per il premio “Andrea Fortunato”. Oltre a Marcello Lippi (al quale lo Juve Club Gigi Buffon di Civitavecchia ha consegnato anche una targa ricordo) c’erano tanti altri nomi importanti del calcio italiano. Presente il bomber della Lazio Beppe Signori, lo storico difensore della Roma “Pluto” Aldair e poi Igor Protti, Gigi Maifredi, Serse Cosmi, Giovanni Galli, Giovanni Galeone, Diego Armando Maratona Junior (che ha simpaticamente ringraziato Lippi per aver recentemente convocato un giocatore del Napoli in Nazionale), Pietro Mennea, Zibì Boniek. Proprio quest’ultimo, in quando membro del consiglio direttivo del circolo tennistico “Parioli” ha voluto ricordare anche la figura del tennista Federico Luzzi recentemente scomparso proprio a causa della leucemia. In prima fila anche il sindaco Giovanni Moscherini che “capitanava” la delegazione del Comune presente sulla Msc Fantasy.



E' bella. Tanto. Quando l'ho vista e l'ho toccata non potevo crederci. Domani, giuro, vi racconto tutto... Fino a quel momento indovinate un po' chi dei due nella foto è la coppa????
L'Italia è un paese strano: pieno di contraddizioni, vizi e, ogni tanto, qualche virtù. Insomma la Terra dei Cachi... Meno male che ci sono Elio e le Storie Tese. Godeteveli versione "Rockets" a San Remo.



E chiudiamo con un inno di molti uomini. "Servi della gleba..."

Una volta la politica, la propaganda religiosa si faceva per strada, sui giornali, sulle radio o con l'antico porta a porta (non quello vespiano per carità). Nelle chiese c'era il "pulpito". L'arrivo delle nuove tecnologie e soprattutto di personaggi in grado di cavalcare la cresta dell'onda dell'hi-tech o del 2.0 ha abbattuto vecchi pregiudizi, disintegrato gli antichi vicoli comunicativi.


Così succede che Barack Obama diventa il primo presidente afro-americano degli Stati Uniti d'America raggiungendo i giovani proprio grazie al web, ai social network e a You Tube. Accade che, prima volta nella storia degli Usa, Mr. President tenga il discorso del sabato non sulle onde radio, non di fronte ad un tubo catodico bensì online.


Obama docet. Infatti già dalla sua campagna elettorale in Italia qualcuno aveva tentato di avventurarsi nel "TuTubo", vedi il presidente della Camera Gianfranco Fini. Vedi il ministro Gelmini che, udite udite, s'è addirittura aperta un "Maria Stella Gelmini Channel" da cui ieri ha comunicato le materie degli esami di maturità.



Come se ciò non bastasse, non ti arriva pure il Papa? Già, il Vaticano decide di varare il suo canale su You Tube con l'Angelus a portata di clic.


Certo, fa un po' strano trovarsi Ratzinger in mezzo al video di un gatto che "attacca" una stampante o un esperimento a base di Mentos e Coca Cola. Però che volete farci, è l'Era del web e non ci sono Santi che tengano...

Mesi fa, vi avevo raccontato la storia di Europa 7 e della sua battaglia per riprendersi la frequenza nazionale occupata abusivamente da Rete 4. Ci sono novità. Eccole.


da Repubblica.it

"ROMA - Solo un milione di euro di risarcimento a Europa7. Il Consiglio di Stato ha depositato ieri sera la sentenza sulla vicenda della tv che nel '99 pur essendosi aggiudicata una licenza nazionale per l'emittenza televisiva non aveva potuto iniziare le trasmissioni per mancanza di frequenze. La vicenda era finita anche davanti alla Corte di giustizia europea. Per la mancata assegnazione delle frequenze, l'emittente aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni miliardaria.


Di recente il ministero dello Sviluppo economico ha assegnato all'emittente una frequenza che si è liberata grazie alla ricanalizzazione dello spettro chiesta dall'Unione Europea. Restava in piedi la richiesta di risarcimento danni da parte di Europa7: fino a 3,5 miliardi senza assegnazione di frequenze, fino a 2,16 miliardi con le frequenze.


Nel gennaio dello scorso anno, i giudici della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo avevano definito il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione radiotelevisiva "contrario al diritto comunitario". Per la Corte di giustizia Ue il regime italiano "non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati".

Qualche tempo fa vi avevo segnalato una definizione abbastanza "anomala" su un cruciverba. Bene adesso provate ad aprire Word. Digitate la parola femminile e poi cercate dei sinonimi.

Ecco quali vi fornisce: di donna, da donna, femmineo, donnesco, femminino, muliebre, effemminato, debole.

Che il nostro paese non debba andar fiero della classe politica nazionale non è che sia poi una gran novità. Ma guardate che anche nelle istituzioni locali ce n'è di che fregiarsi... Al di là del fatto che negli ultimi tempi stanno emergendo giovani verdi virgulti della Lega Nord come bum-bum-volpone-Cota, nei giorni ci si è messo pure un consigliere regionale della Lombardia. Il consigliere Stefano Galli, lemme lemme, si accinge a ad esprimere il parere contrario del suo partito (??) sulla giornata mondiale contro l'omofobia, tra l'altro rimarcando l'opinione sul fatto che l'omosessualità non venga definita una malattia. Ascoltate come conclude l'intervento...



Ecco la puntata della scorsa settimana della rubrica sui blog. Divertitevi!




Vorrei scrivere qualcosa, ma non trovo parole adeguate. Vergogna. Per approfondimenti cliccate qui.
Vago, vago per youtubbbbbe e ogni tanto mi imbatto in personaggi semplicemente meravigliosi. Come ad esempio Boney M, cantante di Daddy Cool canzone decisamente in voga negli anni Settanta. Il personaggio è di quelli da far sbellicare dal ridere non solo nell'aspetto, quanto nel modo di ballare. Non solo, si è presentato su Rai Uno nel 2005 vestito (si fa per dire) nello stesso modo. Voglio lui alla Casa Bianca, altro che Obama...



Video originale



Boney M nel 2005

Riporto integralmente un articolo apparso sulla cronaca nazionale del Messaggero del 6 gennaio. L'autore, Marco De Martino, traccia un identikit esilarante e preciso di David Beckham...


di MARCO DE MARTINO


"ROMA - Il prezioso manufatto da esposizione nonché calciattore David Robert Joseph Beckham, di anni 33, debutta oggi con il Milan contro l’Amburgo a Dubai, località esotica del Golfo che tra vapori di califfi ed effluvi di petroldollari ben si confà allo status commerciale e universale del personaggio. Per la verità il divino è in dubbio per un volgare “indurimento muscolare”, una cosa molto terrena che al massimo potrebbe interessare un polpaccio di Favalli; in ogni caso vista l’attesa messianica ormai creatasi in zona è probabile che Beckham una sgambata la farà, anche se malconcio. Del resto, visto quello che ha combinato negli ultimi anni, vivo o morto va benissimo lo stesso. Perché lui è una visione, un puro spirito, un calciatore virtuale, la metà spaccata di una ditta coniugale: e basta che stia là. Anche muto come un pesce palla, anche immobile come la piramide di Cheope, anche con la maglia vuota, tanto c’è sempre una moneta che rotola dalla sua parte. Incredibile: più evapora il mito e più si consolida il marketing, più non va in campo e più va sulle copertine.



Del resto è l’unico che abbia fatto un film senza farlo, bend it like Beckham, Sognando Beckham, o meglio “toccandola come lui”, cioè la palla, nel film del 2002 che rivelò al mondo Keira Knightley e fece sognare tutti nei panni dell’indiana Parminder Nagra che aveva sul letto il poster della star.Di Beckham si erano perse le tracce un paio di anni fa, quando in cambio di 250 milioni di dollari aveva deciso di fare l’Evangelizzatore lasciando gli ex galacticos di Madrid per riconvertire l’America al calcio. Il contratto-timer col Milan, due mesi a Milano e poi il 9 marzo di nuovo a fare il Grande Gatsby a Beverly Hills, è stato uno tsumami commerciale che se non ha commosso il mondo ha almeno fatto saltare sulla sedia Dolce e Gabbana, Armani e Kelvin Klein, Galliani e Tom Cruise, mentre attorno al suo paradisiaco sorriso ora si azzuffano media e Tv, mezzo milione di euro per infilarsi dieci minuti nella casa del Grande Fratello, oppure 600 mila euro, chi offre di più?, per andare a Sanremo a dire: «Italia ciao». Ask to my agents, chiedi ai miei agenti: pare sia stata questa la prima frase che Beckham pronunciò, appena nato, quando la mamma Sandra Giorgina chiese al frugoletto se voleva un po’ di latte. Poi venne il resto, la prima parte della carriera molto bella e molto vincente che schizzò nella stratosfera grazie al matrimonio con la schiva Victoria Adams detta “Posh”, fighetta, di un anno più grande di lui. Curiosa, la Spice girl: è l’unica cantante al mondo di cui nessuno abbia mai sentito la voce, eppure è stata il turbo della carriera del marito. «Metto sempre un tacco di 12 centimetri perchè con le scarpe basse non riesco a concentrarmi»: una comunque capace di far soldi anche con gli schiaffoni dati al marito per le presunte scappatelle visto che la fiction da Central Bank, nelle giornate senza vento o nelle tempeste, ha sempre continuato ad alimentare milioni e leggende.



L’inferno non conosce collera come quella di una donna scornata, ricordava già Shakespeare anni fa: ma nel caso di Victoria conta solo il business.Di Beckham disse una volta George Best: «Ha un piede solo, contrasta poco, fa pochi gol, di testa non la prende mai e non è un trascinatore: a parte questo, è ok». Sempre meglio di quello striscione esposto in curva dai tifosi spazientiti del Real Madrid: «Sei bello ma impara a giocare a pallone, finocchio». Beckham, amato dalle donne e icona per i gay, non se ne è mai preoccupato, tanto lui continua ad alimentare la slot-machine mentre gli altri continuano a rosicare, il problema semmai è dei compagni che devono correre per lui, o di Ancelotti. Nonostante questo, Beckham resta un mito, un violinista che non suona più, ma anche un santuario dedicato al business complice un talento che non si può trascurare, che non è solo fuffa. Provate a chiederlo ai tifosi della Roma che affronteranno la sua ombra domenica sera all’Olimpico e già vivono l’incubo, Beckham che si alza dalla panchina, entra in campo luminoso e leggero, sorride, piazza la palla, calcia la punizione e il pallone fa plof, dopo un percorso da stella filante, nell’angolo della porta di Doni.



Beckham è un vuoto a perdere ma profumato, il suo piede destro resta una delizia, e poi tanto c’è tutto il resto, e magari Victoria incontrerà Ilary Totti e le ragazze si faranno due chiacchiere.Probabile che sia un trionfo di carta, ma sempre carta filigranata, perché tanto Beckham dove lo metti benissimo sta, visto che guadagna quando dorme, quando fa la statua al centro di uno stadio, quando si fa la barba, persino quando si beve una Pepsi. Rivederlo in campo, magari a Roma, sarà comunque una gioia. L’uomo sandwich si mangerà la notte perché dell’artista non conta il concreto, ma l’astratto. E nessuno è più astratto di Becks".

Mi ero ripromesso di iniziare il nuovo anno con un post sulle dichiarazioni di Fabio Cannavaro sul libro e film "Gomorra", ma probabilmente potrei liquidare la questione semplicemente facendo notare che il film fornisce di certo un'immagine migliore dell'Italia di un capitano della nazionale vagamente omertoso.


Detto questo ho dovuto per forza di cose cambiare argomento perché, girovagando per la Coop, mi sono imbattuto in qualcosa di incredibile. Come documenta la fotografia nel supermercato è in vendita un misuratore di pressione elettronico di Dr. House. Povero Greg hanno commercializzato pure lui.


L'attrezzo, del costo di 36 euro, offre oltre alla misurazione della pressione anche diversi esami dolorosi e del tutto inutili che alla fine diagnosticheranno una rara forma di tubercolosi leonina delle Azzorre che colpisce un uomo su 6 miliardi. Il tutto condito da una sequela di insulti e battute politicamente scorrette...

Prima di tornare a scrivere a pieno regime sul blog, dopo la Befana, pubblico l'ultima puntata del 2008 della rubrica sui blog che tengo su NoveUndici, programma in onda tutti i giorni dalle 9 alle 11 su Idea Radio. In questa puntata di parla di satira a base di vignette e fotomontaggi con protagonisti: Vauro, Stefano Disegni, Tualèt e Bamboccioni alla riscossa.


Per iniziare il 2009 nel modo giusto. David Bowie. Heroes.