Altri video li trovate su You Reporter





Fantastico.


La notizia arriva dal sito Tmz. Michael Jackson è morto per un arresto cardiaco. Altre notizie qui.

Cioè... Io vorrei... No, sul serio penso che... Ma magari... No. Non trovo parole.


Ho pensato di scrivere un pippone sull'editoriale di Minzolini ma poi ho ritenuto fosse più saggio e meno noioso limitarmi ad alcuni appunti.

  1. Il fatto che un personaggio decida di intraprendere una carriera pubblica, qualsiasi essa sia, lo rende di fatto oggetto dell'opinione pubblica. Il che, ovviamente, non significa che non si sia liberi di fare o dire ciò che si vuole salvo poi non lamentarsi della visibilità. In fondo nessuno ha obbligato nessuno;
  2. La stampa deve aver rispetto per la privacy altrui ma vista l'entità della questione Berlusconi - ragazze e anche della presenza di un'indagine da parte della magistratura ci si sarebbe aspettati che il principale tg d'Italia ne parlasse. Magari senza aprirci l'edizione ma almeno accennarlo...
  3. Ciò non toglie che in quanto premier e quindi baluardo istituzionale e vetrina dell'immagine italiana all'estero, Berlusconi (o chiunque altro) sia obbligato a darsi un contegno almeno apparentemente etico. La stampa straniera probabilmente si farà trasportare dal gossip e da qualche stereotipo (e non è certo una giustificazione: se ne parlano fanno bene) ma perché rendergli la vita meno dura?

Vedete, non è tanto questione di gol e di umiliazione planetaria (perché di questo si è trattato ieri sera) quanto di sensazione che si prova nel vedere la tua nazionale sbeffeggiata nemmeno si trattasse delle Isole Samoa (senza offesa per i samoani, per carità).

Italia - Brasile ha palesato non solo uno stato di forma imbarazzante degli azzurri, quanto una disposizione ballerina in campo. Lo dimostrano i crateri che c'erano tra i due difensori centrali (nonno Cannavaro e Chiellini) dove più di una volta i verdeoro si sono intrufolati. Lo dimostrano anche le amnesie ad esempio sui calci d'angolo con Lucio arrivato al tiro due volte di fila.

Non è tanto questione di bel gioco, che noi italiani dobbiamo rassegnarci a non avere, quanto di fondamentali tipicamente nostri (la difesa, innanzitutto) che stavolta sono spariti del tutto.

C'è qualche spiraglio di luce per il futuro, magari in fase offensiva con Pepe e Rossi, ma serve qualcuno che sostituisca Toni. Perché al Toni visto in Confederation Cup non credo siano rimaste tante cartucce da sparare...


L'Iran, stando alle statistiche, è uno dei paesi con il maggior numero di blogger. Non mi stupisce. Non stupisce come il web 2.0 stia aiutando il popolo iraniano a raccontare lo scempio che sta avvenendo per le strade in questi giorni. Quello che riporto sopra è solo uno delle migliaia di video approdati su You Tube. C'è n'è uno in particolare che mi ha lasciato senza parole. Non ho avuto il coraggio di metterlo perché si vede una ragazza colpita a morte.



In aiuto dei cittadini arrivano i social network come Facebook o Twitter (qui il link per seguire alcuni aggiornamenti).




Da ieri l'Huffington Post sta aggiornando in diretta la situazione proprio grazie ai blogger e Blitz, nuovo quotidiano online italiano, ne riporta una traduzione che trascrivo qui sotto.


Facebook, 18,50: ”Un messaggio di Mousavi su Facebook afferma che è in piazza con i dimostranti ed è pronto a l martirio”.

Nico, 18,45: ”Twitter riferisce che che le ambasciate di Australia, Gran Bretagna e Olanda danno rifugio ai dimostranti feriti”.

Facebook, 18,30: ”Video su Facebook mostra un agente che spara contro una giovane donna”.

Mahsa, 18,10: : ”Ero alla manifestazione di piazza Azadi ed ho visto la polizia e membri del Basij (forza paramilitare, ndr) uccidere giovani come animali”.

Voice of America Iran (Voa Iran), 17,50: ”La gente si dirige verso la via Jihoun dove si dice che Mousavi sta parlando ai dimostranti”.

Voa Iran, 17,45: ”I dimostranti gridano: ‘Vi avevamo detto che se aveste imbrogiato sarebbe stata la vostra fine”’.

Twitter, 17, 40: ”Giornalisti stranieri stanno cercando di confermare il numero delle vittime ma la polizia porta via morti e feriti”.

Voa Iran, 17,30: ”A piazza Eskandari la polizia si è scontrata con i dimostranti. Un agente ha sparato uccidendo un giovane”.

Reuters, 17,20: ”I sostenitori del candidato presidenziale sconfitto Mir Hossein Mousavi hanno dato fuoco sabato a Teheran ad un palazzo usato da sostenitori del presidente Mahmoud Ahmadinejad”.

Samira, 17,10: ”Tutte le strade sono piene di membri del Baij e di poliziotti. Se uno si ferma un attimo le forze di sicurezza lo attaccano e lo picchiano”.

Associated Press, 17,04: ”Una sessantina di dimostranti sono stati brutalmente picchiati e trasportati all’ospedale Imam Khomeini. Si sono visti dimostranti insaguinati che venivano portati via dalla polizia. Nel cielo di Teheran volano gli elicotteri, si sentono sirene dappertutto e colonne di fumo si alzano in varie parti della città. L’università di Teheran è stata circondata dalla polizia e dal di fuori si sentono gli studenti gridare ‘morte al dittatore!”

Cnn, 16,58: ”La Tv di stato iraniana dice che Mousavi sarà considerato responsabile di quanto sta accadendo”.

Samira, 16,50: ”Molti dicono di aver visto un messaggio su Twitter secondo cui il presunto attentato contro il mausoleo di Khomeini è stato riferito dai media statali prima che avvenisse”.

Associated Press, 16,40: ”Impossibile confermare esplosione al mausoleo di Khomeini perchè i media non possono uscire in strada”.

16,40, Reuters: ”L’agenzia di stampa governativa, citata dalla Reuters, afferma che due kamikaze sono morti in un attentato dinamitardo al mausoleo di Khomeini e che altre due persone sono rimaste ferite”.


... che poi succede di ritrovarti a sbattere il muso di fronte ad impreviste novità e verità. E ti ci portano i tuoi nipoti.



Scopri improvvisamente che...




le WinX da cinque sono diventate sette (l'ultima con contratto a progetto);




tuo nipote di appena due anni calcia il pallone di destro che nemmeno Cristiano Ronaldo;




Barbie (sulla cui dubbia moralità espressi tempo fa forti riserve...) adesso c'ha pure il castello di diamanti. Riflessione: non mi stupirei di vedere il suo nome tra le ragazze mandate dalla D'Addario a Palazzo Grazioli...




a tua nipote
scappa la crasi per cui Hello Kitty diventa 'lochitti.



E Hello Kitty a me sta pure un po' sui maroni.




Ma non ditelo a mia nipote.



Por favor.
Si parla della famosa rettifica sui siti internet.


Scrivo, guardo il video e non riesco a capacitarmi. Non riesco a comprendere come in paese civile (almeno dovrebbe esserlo) come il nostro, e per giunta nel 2009, esistano zone dove non si può passeggiare tranquillamente senza temere di finire uccisi da proiettili vaganti. Succede che a Montesanto (Napoli) dei killer decidano di sparare per marcare il territorio. Marcare il territorio: come fanno i cani, come le bestie.
Quel che accade dopo è ancor più agghiacciante. Petru Birlandeanu, romeno, cade in terra ferito. La moglie cerca aiuto mentre lui sta morendo. Tutti, e ripeto tutti, continuano ad obliterare il biglietto, a scappare. Lui muore, resta a terra. L'unico gesto di pseudo umanità che si vede nelle immagini e quello di un signore che chiama l'ambulanza col cellulare. Birlandeanu è morto come un cane, ucciso da bestie.

Questo non è un problema sicurezza?





La Cronaca di Repubblica.it

Martedì 26 maggio, 19,47. Nel cuore della città, a Montesanto, un passo dai Quartieri Spagnoli. I killer della camorra sfrecciano sulle moto sparando all'impazzata. E' il loro modo di marcare il territorio, di fare capire che lì comandano loro. Incuranti della folla che a quell'ora affolla la stazione Cumana, esplodono una serie di proiettili. La gente, anziani, donne, bimbi, ripara all'interno della Cumana, terrorizzata. Tra i fuggiaschi ci sono anche un uomo e la sua donna. Lui si chiama Petru Birlandeanu, romeno che sbarca il lunario suonando la fisarmonica sui treni. Arranca, un proiettile lo ha colpito,
sta morendo. Lo sorregge vanamente la sua compagna. Cade senza forze davanti ad altri che sembrano interessati soltanto a obliterare i biglietti e fuggire da lì. Petru muore e la sua donna si dispera. Sola, solissima, in attesa di qualcuno che soccorra Petru, l'ultima vittima innocente della camorra. Il raid viene ripreso da tre telecamere presenti nella zona e ora fa parte del fascicolo della magistratura che indaga sul delitto.

Geniale.


Riporto dal blog Ammazzablog. E' importante. Aderite!

La proposta di legge 1415 sulle intercettazioni, se verrà approvata in Senato, obbligherà tutti i siti Internet (”siti Internet” senza specificare) a pubblicare rettifiche a qualsiasi contenuto online entro 48 ore, pena multe di circa 7-10.000 euro! Il movimento Salva i Blog, come in passato, promuoverà iniziative per contrastare l’approvazione della legge in Senato.

Questo avverrà dopo aver superato i 50.000 iscritti (ora siamo in 33.000) al movimento presente su Facebook, questo per essere sufficientemente determinanti nelle iniziative che dovremo intraprendere come, ad esempio, invii di mail ai senatori, ai capigruppo, ai quotidiani ed agli organi di informazione. Ma anche altre e più complesse iniziative, come varie forme di disobbedienza civile o manifestazioni pubbliche.

Potremo raggiungere l’obiettivo solo grazie al tuo aiuto: condividete la notizia, fate iscrivere amici, blogger, gestori di siti e chiunque altro sia interessato.

Non lasciamo che la rete venga imbavagliata!
Sentire Gasparri che dà del nazista a Luca Telese lascia una sensazione fastidiosa addosso. S'è arrabbiato il ministro nell'ultima puntata di Tetris. Telese ha gettato il suo (?) libro per terra e lui se ne va. Insulta. Poi rientra. Insomma, un'altra gasparrata.


Allora, non solo si approva un decreto sulle intercettazioni che di fatto rappresenta una manganellata definitiva all'informazione e alla giustizia, ma addirittura si riparla di censura per i blog. Mentre i blogger ancora pensano che abbiano approvato davvero il decreto D'Alia.

Doveva succedere ed è successo. E' nato Italian Defender, il video game che vede protagonista Silvio Berlusconi. Il nostro Premier dovrà difendere l'Italia dagli attacchi della stampa estera. Se perdete appare la schermata qui sopra. Ragazzi, è fantastico.
Sono qui davanti al pc che guardo gli eurodeputati eletti in Italia. Insomma, analizzo quelli che esporteranno il nostro nome all'estero. Per lo meno quelli che al Parlamento Europeo ci andranno almeno una volta, s'intenda.

No, tranquilli, non ho paura delle figuracce perché tanto quelle le facciamo senza alzare il deretano dalla sedia... Però scorrendo la lista (che trovate qui) rimango affascinato da Mario Borghezio (che finalmente troverà compagni xenofobi con cui stringere amicizia, visti gli esiti dei risultati in altri paesi), Ciriaco De Mita, lo scienziato di Matteo Salvini (si, proprio quello che ha proposto gli autobus per immigrati a Milano) ecc...

Poi, tra volti più o meno sconosciuti, spunta il nome di Debora Serracchiani. Ne avevo parlato qui. E' quella che al congresso del Pd di marzo prese la parola spiattellando a Franceschini & Co. quello che non andava. Che non si poteva avere un segretario, una linea di partito salvo poi permettere a chiunque si alzasse col deretano (si, oggi sono fissato con questa parola...) scoperto di sconfessare tutto. Insomma aveva detto quello che tutti i votanti e non del Partito Democratico pensano da sempre.

La sua schiettezza, e il suo video su You Tube, l'hanno portata all'Europarlamento. Ogni tanto la meritocrazia esiste.
Lega l'asino dove vuole il padrone...


Un film fantastico. Una scena indimenticabile. Odio i nazisti dell'Illinois.

Ecco le ultime due puntate di "Universo Blog" rubrica che curo ogni giovedì (ore 10.55) all'interno di NoveUndici, in onda su Idea Radio. Nella puntata del 28 maggio si è parlato del Papa che approda sull'Iphone (con H2oNews), di Wittgenstein (blog di Luca Sofri) e Akille.






In quella di ieri, invece, spazio alla "fine del Mondo" prendendo spunto dal libro di Roberto Giacobbo (intervistato da Claudia Ungaro proprio qualche minuto prima). Si parla di: Mysterium, Nubiru 2012 e L'Ultimo Papa.


El Pais le pubblica, sono poche, con i volti offuscati ma il resto no... Buona (si fa per dire...) visione.

Certe volte guardare la tv e rendersi conto di trovarsi davanti ad un avvenimento che con ogni probabilità tuo nipote studierà sui libri di scuola fa un bell'effetto. Vedere un presidente degli Usa parlare apertamente al mondo islamico non è cosa da tutti i giorni. Il discorso pronunciato oggi da Barack Obama in Egitto rappresenta un timido, piccolo, quanto importante passo in avanti verso un dialogo democratico.


Questa è una delle parti che mi ha maggiormente colpito del discorso. Riguarda la democrazia.

"Nessun sistema di governo può o deve essere imposto da una nazione ad un'altra. Ma questo non riduce il mio impegno per avere governi che riflettano la volontà della gente. L'America non presume di sapere ciò che è meglio per tutti, ma ho la convinzione certa che tutti i popoli desiderino alcune cose: la possibilità di poter affermare le proprie opinioni e poter avere voce su come si è governati. La fiducia in una legge uguale per tutti e in una giusta amministrazione, un governo trasparente, che non si approfitti della cittadinanza, che sia onesto, e la libertà per ciascuno di scegliere la vita e lo stile di vita che preferisce. Queste non sono idee americane, ma diritti umani di base, che sosterremmo e per cui combatteremo ovunque".

Io non saprei che dire... Non trovo parole per descrivere il genio.

La rubrica di Massimo Gramellini su La Stampa è un appuntamento decisamente da non perdere.

"Il voto di domenica sarà un test indicativo. Non per la politica. Per noi. Per capire se siamo ancora e sempre l’Italia lagnosa e addormentata che contesta la Casta e chiede favori alla Casta, che s’indigna per lo spreco rappresentato dalle Province e si mette mollemente in fila per votare le Province, che scrive ai giornali per lamentarsi dei troppi articoli dedicati a Noemi e sui giornali divora soprattutto gli articoli dedicati a Noemi. Qualche milione di schede gialle gettate nel cestino sarebbe un segnale di coerenza che mi restituirebbe un po’ di ottimismo sulla schiena dritta degli italiani. Temo che lunedì mi verrà la sciatalgia".

Io resto fermamente convinto del fatto che noi italiani abbiamo la divisione nel sangue. In più di un'occasione, in questo blog e altrove, ho fatto notare come a mio avviso il nostro paese abbia insito nel proprio Dna la tendenza alla spaccatura: Nord vs Sud, Pro Berlusconi vs Contro Berlusconi ecc...

Su ogni argomento sia l'opinione pubblica che, soprattutto la politica, preferiscono l'arroccamento su posizioni estremistiche che evitano il confronto e che conducono inevitabilmente allo scontro. Esempio: se sei del Pdl Israele ha sempre ragione anche se bombarda i quartieri civili, se sei di centrosinistra i palestinesi vanno sostenuti sempre e comunque anche quando sbagliano.

E' un po' come il Capezzone imitato da Neri Marcorè. E' come se si avesse sotto agli occhi una lista con tutto quello che è "si" e tutto quello che è "no". Da altre parti, nelle grandi democrazie, non funziona proprio così...

Oltre a questo, sono sempre dell'avviso che le spiegazioni per il comportamento di un popolo vadano ricercate nella propria storia e in questo il 2 giugno, Festa della Repubblica, capita proprio a fagiolo.

Non è un caso che nel referendum istituzionale in cui gli Italiani nel 1946 furono chiamati a scegliere tra Repubblica e Monarchia vinse si, come tutti sanno e per fortuna, la politica repubblicana con il 54,3% (pari a 12.718.641 di voti) ma bisogna anche notare che una grossa fetta, il 45,7% (10.718.502 voti), si espresse a favore del Re.

Cioè, poco più di 60 anni fa (lasso di tempo ridicolo in confronto ai percorsi democratici secolari di Usa, Francia ecc...) noi stavamo ancora interrogandoci se fosse meglio una Repubblica o un Re e una fetta considerevole preferiva la seconda opzione.

Probabilmente un fattore delle nostre stranezze è questo. Siamo una Repubblica infantile e immatura. E ogni tanto facciamo i capricci.