Anche questa è andata. Sabato alla Cittadella della Musica di Civitavecchia "Paese che vai, giornalismo che trovi" è diventato concreto, disponibile a tutti e finalmente si troverà sugli scaffali. Un pomeriggio intenso, vissuto di corsa e anche col timore di non riuscire a spiegare bene il contenuto del mio nuovo libro. Invece, a quanto pare, ci sono riuscito ed è la cosa che mi ha fatto più piacere. Anche avere vicino a me il mio direttore Giuseppe Baccarelli e sentirlo parlar bene di un lavoro che mi ha portato via tanto tempo e fatica non è stato male... 

Ringrazio tutti, compreso l'editore di Prospettiva Andrea Giannasi, per aver partecipato all'evento e reso possibile tutto questo.  Qui sotto trovate il video, realizzato da Alice che non smetterò mai di ringraziare non solo per questo, praticamente dell'intera manifestazione e sotto una galleria fotografica.




Alla fine arriva il giorno. Domani alle 18.45 alla Cittadella della Musica di Civitavecchia presento "Paese che vai, giornalismo che trovi" il mio nuovo libro edito da Prospettiva Editrice. Se vi va son lì. 

Qui c'è più o meno scritto di cosa parla. 
 
"L’obiettivo del libro è quello di analizzare nello specifico il mondo del giornalismo politico-economico italiano e straniero partendo dai tre modelli rintracciati dagli studiosi Daniel C. Hallin e Paolo Mancini: Mediterraneo o pluralista-polarizzato, Europeo centro-settentrionale o democratico–corporativo e Nord – atlantico o liberale. Un viaggio che si concentra sulla storia del rapporto tra giornalismo e potere economico-politico di sei paesi in particolare con i loro relativi quotidiani più importanti: Inghilterra (Daily Telegraph), Usa (New York Times), Italia (Repubblica e Corriere della Sera), Francia (Le Monde), Belgio (Le Soir), Germania (Frankfurter Allgemeine Zeitung).
A tutto questo si aggiungono le interviste a professionisti del calibro di: Salvatore Aloise (Le Monde), Antonello Caporale (Repubblica), Antonio Macaluso (Corriere della Sera), Furio Colombo e Tobias Piller (Frankfurter Allgemeine Zeitung). Interviste che hanno dato vita ad un interessante confronto tra professionisti su temi come il rapporto del giornalismo con il potere politico, il giornalismo economico e la televisione pubblica oltre ad un confronto tra informazione italiana ed estera". 

Dove se ne parla
Trcgiornale.it 
Bignotizie.it
Centumcellae.it
Civitavecchia Live
Civitavecchia Today
Civonline.it
Libero-news.it
 
Inizia oggi la quarta edizione di "Un Mare di lettere" festival letterario di Civitavecchia organizzato da Prospettiva editrice in collaborazione con il Comune. La location è la cittadella della musica. Fossi in voi ci farei un salto. E domani ci sono io. Così, tanto per. 

Ecco il comunicato. 

La manifestazione che presentiamo ha la durata di 3 giorni, durante i quali le lettere si contamineranno nelle differenti forme artistiche. Dunque i libri entreranno e usciranno dal teatro, dal cinema, dalla fotografia, dalla pittura. Saranno presenti autori e autrici che si confronteranno sulla lettura intorno ad una mostra e una grande bibliolibreria. Il tema sarà i “150 anni dell’unità d’Italia”. L’evento si svolgerà presso la Cittadella della Musica. L’evento vedrà l’esposizione di una mostra di riproduzioni di fotografie e stampe dedicate alla storia di Civitavecchia. E’ prevista la presenza di uno stand curato dalla biblioteca del Cesiva (Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito) con libri antichi e della Società Storica Civitavecchiese, che curerà anche un incontro convegno sulla storia locale. Nel programma eventi letterari pomeridiani e aperitivi d’autore. Inoltre si terranno gli “Aperitivi d’autore” con degustazioni di piatti della cucina civitavecchiese. Eventi durante i quali i prodotti enogastronomici del territorio si raccontano. L’evento si chiuderà con il tatro di Enrico Maria falconi che porterà in scena il “Cyranò de Bergerac” di Edmond Rostand. 
Venerdì 23 settembre
Ore 18,00 Taglio del nastro con le autorità e inaugurazione del quarto festival del libro di Civitavecchia. 
Ore 18,15 Apertura dello stand curato dalla biblioteca del Cesiva (Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, ex Scuola di guerra) e della Società Storica Civitavecchiese con libri antichi. 
Ore 18,30 Scrivere a Civitavecchia. Presentazione della raccolta di poesie “Et in Arcadia ego” di Paolo Giardi (Prospettiva). Si tratta di una raccolta di poesie del medico civitavecchiese con una interessante visione aulica e lirica del mondo letterario. Modera l’incontro Andrea Giannasi. 
Ore 19,30 150 anni di storia d’Italia a Civitavecchia. Incontro, convegno, a cura della Società storica Civitavecchiese. Intervengono Enrico Ciancarini, Carlo De Paolis, Barbara De Paolis. 
Sabato 24 settembre
Ore 18,00 Apertura dello stand curato dalla biblioteca del Cesiva (Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, ex Scuola di guerra) e della Società Storica Civitavecchiese con libri antichi. 
Ore 18,00 Scrivere a Civitavecchia. Incontro con gli scrittori Gennaro Loiacono e Federico De Fazi. Due scrittori di genere fantastico si incontrano raccontando le storie e il desiderio di affascinare i lettori con i loro libri. 
Ore 18,45 Professione giornalista. Presentazione del saggio di Damiano Celestini dal titolo “Paese che vai, giornalismo che trovi”. Interviene il giornalista Giuseppe Baccarelli. 
Ore 19,30 Aperitivo d’autore. Incontro letterario con Luca Lupi e il saggio “Le istituzioni pubbliche nel passaggio dallo stato pontificio al Regno d’Italia: il caso di Civitavecchia” (Prospettiva). Presentano Massimiliano Grasso e Andrea Giannasi. Durante l’evento si terrà una degustazione di piatti tipici locali. 
Domenica 25 settembre 
Ore 16,30 Apertura dello stand curato dalla biblioteca del Cesiva (Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, ex Scuola di guerra) e della Società Storica Civitavecchiese con libri antichi. 
Ore 17,00 Premiazione presso la sala Molinari presso la Cittadella della Musica, del Premio letterario nazionale Carver 2011. Modera Andrea Giannasi. Interviene il giornalista Damiano Celestini. 
Ore 18,15 Si parla di poesia. Presentazione del libro “Vento e polvere” di Giuseppe Bomboi. 
Ore 19,00 On air diretta radiofonica con Roberta Frascarelli durante la quale verrà presentato il libro "In principio solo etere. Filosofia e storia della radio" di Loredana Ciafani (Pascal editrice) All’interno dell’evento si terrà la degustazione curata da Garfagnana Orgolosa. Incontro con i gusti della terra della Toscana con la presentazione dei libri della Garfagnana editrice e dei prodotti tipici della valle in provincia di Lucca. In campo torte salate, salumi, pane di patate e molti altri piatti tutti da gustare. 
Ore 20,00 Teatro che passione. L’evento 2011 si chiuderà con la messa in scena di “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand con la regia e la partecipazione di Enrico Maria Falconi e la compagnia Blue in the face.
Su Repubblica.it si parla delle potenzialità di internet per il lavoro sprecate dal nostro paese. Alcuni numeri fanno paura ma è una specie di scoperta dell'acqua calda. Però è sempre bene ricordarlo... Ne riporto alcuni stralci. 

"Dallo studio sugli ultimi quindici anni emerge che Internet ha creato 700 mila posti di lavoro, ne ha distrutti 380 mila con un saldo netto positivo di 320 mila posti. "Distrutti", non è un verbo scelto a caso: i posti perduti infatti "non sono privi di un costo sociale", come ha ricordato qualche giorno fa il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò, e una società matura deve farsene carico, ma non chiudendo la porta al futuro.
Soprattutto in Italia, il paese che meno si sta avvantaggiando della ricchezza che la Rete porta alla economia. In Francia per esempio il risultato occupazionale è questo: un milione e 200 mila posti di lavoro creati in quindici anni, 500 mila perduti, saldo positivo 700 mila. In pratica, da noi ogni due posti perduti se ne creano tre, in Francia cinque. 
L'atteggiamento di chiusura delle piccole e media aziende verso la rete. I 700 mila posti di lavoro creati da Internet in 15 anni riguardano soprattutto le grandi aziende, le altre hanno invece un saldo zero: uno si crea e uno si distrugge. 
Che fare? Investire sulla rete, naturalmente, a partire dalle entrate impreviste dell'asta in corso per le frequenze dell'Internet mobile, come ha scritto Calabrò al governo e al parlamento. Ci si aspettavano 2,4 miliardi di euro: siamo già sopra i 3 miliardi. Ce n'è abbastanza per abbattere il digital divide, portando finalmente la banda larga in tutto il paese: "Il valore socioeconomico di coprire il 100 per cento della popolazione - sostiene Sacco - è più alto di quello di portare la banda ultra larga al 30 per cento della popolazione". In palio, c'è il nostro futuro prossimo: secondo la società di consulenza Boston Consulting, oggi in Italia Internet vale il 2 per cento del Pil, pari a 36,1 miliardi di euro: nel 2015 questo valore può raddoppiare, con una crescita annua fra il 13 e il 18 per cento". Dipende dalle scelte che faremo oggi".


Le parole sono importanti!” urlava Nanni Moretti ma non è sempre così. Che si viva in un mondo del lavoro come quello italiano che è sui generis (per non essere volgare) ne siamo tutti consapevoli. Però la fauna che si trova negli annunci di lavoro riguardanti il giornalismo è particolarmente curiosa. Perché? Perché nella maggior parte dei casi si parte da un presupposto che molti, troppi, sembrano ormai dare per scontato. Giornalista? Quindi lavori gratis!


Ecco, visto che le parole sono importanti è bene ribadire a chi forse se l'è dimenticato il significato della parola LAVORO. Prendiamo un dizionario e probabilmente rimarremo stupiti di quanto leggeremo.

Occupazione specifica che prevede una retribuzione ed è fonte di sostentamento”

oppure

Attività materiale o intellettuale per mezzo della quale si producono beni o servizi, regolamentata legislativamente ed esplicata in cambio di una retribuzione

Dunque, se la lingua non ci inganna, se si cerca sui tanti portali per la ricerca di LAVORO si presuppone di trovarsi di fronte annunci che prevedano l'offerta di “attività materiale o intellettuale per mezzo della quale si producono beni o servizi in cambio di una retribuzione”. Perché, in caso contrario, ci si troverebbe di fronte ad un annuncio di volontariato. 

E invece no. Se digitate le parole “giornalista”, “giornalismo” ecc... nei portali e iniziate a leggere cosa c'è scritto la prima cosa che salta all'occhio è la sfilza di “Stage” che di per sé, soprattutto in Italia, prevedono di fare un mazzo tanto in cambio di Zeru Euri per dirla alla Mourinho.

Se avete già fatto la gavetta aggratise quando avete iniziato a fare i giornalisti quelli li eliminate a priori. E poi? Poi ci sono quelli che in teoria, almeno in teoria, dovrebbero offrire un lavoro. Eccone alcuni.

******** cerca blogger e/o giornalisti freelance che siano disposti a collaborare gratuitamente con la nostra testata giornalistica. Cerchiamo un collaboratore, prevalentemente nella città di Bologna. La collaborazione avverrà a distanza part-time con orari da definire. E’ richiesta oltre a una buona capacità di scrittura, competenza e passione per il mondo delle auto e dei motori. Inoltre è gradito avere dimestichezza nella fotografia e nelle riprese video per seguire eventuali eventi sul territorio (non è richiesta competenza nel montaggio video)”. NESSUNA RETRIBUZIONE

“Cercasi giornalista sportivo. Collabrazione a titolo gratuito ma finalizzata al conseguimento del tesserino di giornalista/pubblicista. Disponibilità a seguire incontri di calcio. La ricerca si intende rivolta ad entrambi i sessi”. GRATIS, NOTARE L'ERRORE...

“Per nuovo progetto editoriale partito ad Agosto, cerchiamo collaboratori: giovani aspiranti giornalisti/bloggers che vogliano scrivere di sport, eventi, spettacolo, cultura e tendenze. Si offre la possibilità di farsi le ossa partecipando a conferenze- stampa, prime e grandi eventi, al momento non è prevista retribuzione. Si richiede: motivazione, costanza, capacità di scrittura e passione per gli argomenti trattati”.

Se dicessi che non esistono annunci di lavoro retribuiti mentirei. Esistono, anche se spesso si tratta di contratti a progetto, cococo, partita iva, collaborazioni ecc... per periodi di massimo un anno. Ma questo è un altro male e un altro problema.

Se non dicessi che il problema è anche della nostra categoria (dove si accettano condizioni come quelle o con retribuzioni risibili, in alcuni casi per necessità pure comprensibili, ma in altri per il solo gusto di vedere il nome sul giornale) non sarei onesto.

Altro male, altro problema.

E per quel che mi riguarda, il lavoro gratis se lo possono mettere nel... aprite il dizionario e scegliete una parola. 

Ps: Chiunque voglia segnalare esempi come quelli che ho citato può spedirli all'email del blog.


Alle elezioni regionali tedesche il partito dei Pirati ha presto il 9%. Un motivo ci sarà. 

"Corpo di mille balene!", avrà esclamato qualcuno. Da oggi, sulla porta del parlamento berlinese, insieme alla bandiera con l’orso sventola anche il vessillo dei pirati. Sì, perché il Piratenpartei, il partito degli attivisti votati alla libertà della Rete, ha raccolto quasi il 9 per cento  di voti alle ultime elezioni regionali tedesche, guadagnando così il diritto di entrare a pieno titolo nel parlamento federale del Land berlinese. Non in sordina, ma anzi a vele spiegate, conquistando ben 15 seggi. Un voto giovane, che ha convinto anche chi solitamente si astiene.

Da Wired.it

Il Boston Globe, uno dei 30 giornali più venduti degli Usa, da oggi è a pagamento per la versione online.

Su Repubblica.it spiegano la leggera differenza rispetto ad altri quotidiani già a pagamento.

Grande semplicità nella scelta della tipologia di abbonamenti: per leggere il Globe si pagheranno 3,99 dollari la settimana, con un abbonamento che vale non solo per il web, ma anche per tutte le altre piattaforme, dai tablet (iPad compreso) ai telefonini. Il nuovo sito del Globe, infatti, costruito con un linguaggio di marcatura denominato html5, si vede bene senza il bisogno di realizzare applicazioni specifiche per iPad, e senza dunque dover sottostare al dazio del 30% di ricavo richiesto da Apple agli editori per accedere al proprio negozio online. Una gabella contestata e aggirata anche dal Financial Times, che proprio per questo qualche giorno fa ha visto la propria applicazione "espulsa" dallo store di Apple.  Come spiega in un virgolettato riportato da Paid Content l'editore del Globe Cristopher Mayer, "Viste le tecnologie usate,  il sito permette di non dover adottare soluzioni diverse per dispositivi differenti, e sarà lo strumento con il quale i lettori si relazioneranno con il giornale qualsiasi sia lo strumento di fruizione utilizzato".



Nella girandola di prime pagine postanniversario dell'11 settembre ce n'è una che mi ha colpito davvero. Non so perché, ma secondo me dice tutto.  Le altre le trovate su Il Post.



Sabato scorso. Wow, sabato scorso. Che dire di sabato scorso? Dico che un'accoglienza come quella che mi hanno riservato lo stabilimento il Tritone a Ladispoli, Etruriain.tv e quel fustacchione di Emanuele Rossi, mica l'ho avuta mai. E sei lì, a parlare di "Cronaca di un legame di sangue" in riva al mare. Rispondi a domande, firmi copie, ti diverti come un matto. E poi strette di mano, pacche sulle spalle. E quel pranzo a casa Rossi. Wow, il pranzo a casa Rossi. Che dire del pranzo a casa Rossi?

Ecco la puntata di Aperitivo Letterario dove c'è il sottoscritto. Annuncio novità. Indovinate quali?




Update. Un paio di foto tanto per...



Ne avevo sentito parlare mentre ero in ferie e speravo non fosse così. Invece ha aperto in questi giorni il Bunga Bunga Bar-Pizzeria-Karaoke a Londra. Qui sotto trovate la homepage del sito



 
Una descrizione del locale la dà MondoViaggi:

"Tutto il bar all’interno prende spunto da monumenti italiani come la Torre di Pisa e  il Colosseo mentre le decorazioni sono fatte con oggetti tipici italiani, come ad esempio i lampadari sono costruiti con autentici caschi Piaggio e il balcone è una gondola. Ricordiamo che dentro tutto il locale brulicano figure di Berlusconi in diverse pose, come ad esempio in un dipinto di un artista italiano accanto a Ruby Rubacuori".

Ecco, beh, non so voi. Però questa cosa a me non fa proprio ridere. 



Domani il Corriere della Sera non uscirà. A dispetto di quanto accade di solito con gli scioperi per i dipendenti dei giornali, il personale del quotidiano che aderisce alla Cgil incrocerà le braccia. De Bortoli non pare molto contento...

(f. de b.) - Lo sciopero nazionale della Cgil impedirà domani l'uscita del Corriere . La maggior parte degli altri quotidiani sarà in edicola. In precedenti occasioni, i lavoratori poligrafici, con grande senso di responsabilità, avevano garantito tutte le pubblicazioni. Questa volta no.
La decisione è stata presa direttamente da Susanna Camusso. Ed è stato minacciato un ulteriore sciopero nel caso si tenti di far uscire ugualmente il giornale con le maestranze presenti. Un atto grave e discriminatorio. Ho chiesto al segretario della Cgil di esaminare la possibilità di una deroga. Com'è sempre accaduto.
Le ho fatto notare che altri giornali, pur con molti dipendenti aderenti alla Cgil in sciopero - seppure in percentuale inferiore ai nostri -, appariranno regolarmente in edicola. Il Corriere no. Non ho ricevuto risposta. Educazione a parte, mi è sembrato di cogliere nelle parole della Camusso un fastidio nei confronti delle critiche e delle posizioni del Corriere che mi ha sorpreso e amareggiato. Ci siamo sempre comportati in maniera corretta con la Cgil, pur non condividendone alcune scelte. Nell'impedire l'uscita del giornale, Susanna Camusso scrive una pessima pagina della sua gestione. Nega i diritti di altri lavoratori e, soprattutto, dei lettori. Già, i diritti. Ne parlerà dal palco di Roma, domani, segretario?





Il direttore-opeario-massaia mi mancava. Ma al New York Times si può. Buon lavoro a Jill Abramson