MONTENEGRO: COSE… TURCHE

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Un pareggio denso di emozioni per il Montenegro, impegnato giovedì al Leopoli nella seconda giornata del Mundialito. I giocatori di mister Spatarovic hanno pareggiato per 2-2 contro la Turchia. Match decisamente equilibrato e ricco di capovolgimenti di fronte favoriti dalle larghe dimensioni del campo di gioco. A passare in vantaggio, al 12’, i turchi con una punizione che sorprende l’estremo difensore Trinettovic. Il pareggio giunge pochi minuti dopo con Celestinic bravo a tagliare il campo intercettando un passaggio filtrante di Salvatic: tiro, palo, ritiro, gol. Secondo tempo che si apre con il gol di Biancovic da fuori area. Poi fiera del gol sbagliato da una parte e dall’altra (bravo comunque Trinettovic). E quando i tre punti sembravano ormai a portata di mano arriva il pareggio turco allo scadere.

Prossimi incontri: Montenegro – Brasile, giovedì ore 20,15 al Leopoli; Empoli – Juventus, venerdì ore 21,30 alla Chiesetta.


LE PAGELLE

Trinettovic 7: Para di tutto e di più consentendo, di fatto, alla squadra di mantenere il risultato fino alla fine. Sempre pronto e incolpevole sul pareggio. Spiderman.

Spatarovic 6,5: costruisce abbastanza bene in avanti senza però riuscire a concretizzare. Memorabile quando ammonisce la squadra dalla panchina invitandola a giocare calma e facile e, una volta entrato, sfoggia tre tacchi in area di rigore… Cavallo Pazzo.

Di Sabatinovic 6,5: in copertura si sacrifica parecchio riuscendo a chiudere gli spazi avversari. In attacco è sempre pronto al contropiede ma un po’ impreciso al momento di andare al tiro. Timoroso.

Serangelic 6,5: nonostante l’attaccante turco sia oggettivamente più veloce di lui, non si lascia intimorire e gioca d’esperienza distillando anche qualche “tocco tattico”. Volpone.

Celestinic 6,5: un gol niente male che corona una settimana positiva dopo i tre rifilati lunedì alla Roma. Nonostante questo sulle spalle dell’esterno pesano due occasioni da gol enormi più un’altra (azione tutta di prima con pallonetto) salvata dal portiere avversario. Piripicchio.

Biancovic 6,5: in difesa non si passa e in avanti fa un tiro e un gol. Più concreta di così la prestazione del capitano non poteva essere. Efficienza.

Salvatic 6,5: se la Turchia non segna è anche per merito suo considerato il numero di interventi in difesa. Gli attaccanti con lui hanno vita molto difficile. Molosso.

Costantinic 6: entra in alcuni tratti sfoggiando alcuni lampi interessanti senza però riuscire a concretizzare. Scintilla.


Per chi non sapesse nulla del Montenegro ecco alcune notizie utili tratte da Wikipedia.


Il Montenegro, ufficialmente Repubblica del Montenegro (mon. Republika Crna Gora, ser. Република Црна Гора), è uno stato europeo situato nei Balcani che si affaccia sul Mar Adriatico. Confina con Serbia, Kosovo, Albania, Croazia e Bosnia-Erzegovina.

Fino al 2 giugno 2006 la Repubblica del Montenegro è stata unita alla Repubblica di Serbia con il nome di Serbia e Montenegro. Dal 3 giugno 2006 il Montenegro è uno stato indipendente, proclamato a seguito del referendum sull'indipendenza del 21 maggio 2006.

Conta 598.000 abitanti e una superficie di 13.812 km². La capitale è Podgorica.


Origine del nome

Il nome fa riferimento al colore scuro e intenso delle foreste che un tempo coprivano le Alpi Dinariche, così come era possibile vedere dal mare. È curioso notare come in quasi tutte le lingue occidentali il nome non venga tradotto ma rifletta l'adozione del termine italiano introdotto dai Veneziani.


Storia

Per un certo numero di secoli il Montenegro, denominato in passato anche Zeta, fu di fatto un principato indipendente al capo del quale si avvicendarono numerose dinastie e numerosi governanti. Durante il Congresso di Berlino, il paese ottenne un riconoscimento internazionale della sua indipendenza, a seguito della crisi dell'Est (1875 - 1878). Il 28 agosto 1910, il principe Nicola Petrović Njegoš di Montenegro si autoproclamò re, fondando il Regno del Montenegro. Nel 1918 il Montenegro perse la sua indipendenza ed entrò a far parte del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni. I montenegrini rimasti fedeli al re Nicola si ribellarono nel 1919, per poi essere vinti dall'esercito del nuovo Stato nel 1924. Nel 1941 durante l' occupazione italiana fu creato un nuovo Regno di Montenegro sotto il protettorato italiano. Dal 1945 fece parte della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, come Repubblica Federata.


Unione con la Serbia

Nel referendum del 1992 con il 95,96% dei voti, la popolazione montenegrina decise di rimanere nella Federazione Jugoslava in cui era rimasta solo con la Serbia, sebbene l'affluenza alle urne fosse stata del 66% a causa del boicottaggio dell'etnia musulmana, delle minoranze cattoliche e degli indipendentisti. Questi sostenevano che la votazione fosse stata organizzata in condizioni non democratiche.

Nel 1996, il governo di Milo Đukanović attenuò il legame tra Montenegro e Serbia. Le tensioni tra i due stati erano ancora critiche nonostante il cambio di politica di Belgrado. Il Montenegro formò la propria linea politica economica ed introdusse il marco tedesco come moneta corrente, come proposto al tempo dal ministro dell'economia. Il dinaro serbo non era usato nel Montenegro tranne che da turisti. Attualmente sta utilizzando l'euro, sebbene non faccia parte dell'Eurozona. Nel 2002, la Serbia ed il Montenegro arrivarono ad un nuovo accordo riguardante la cooperazione. Nel 2003, la Federazione Jugoslava venne ridefinita come "Serbia e Montenegro".


Indipendenza

Lo status del Montenegro e, in particolare, la fine dell'unione con la Serbia sono stati decisi dal referendum sull'indipendenza del Montenegro del 21 maggio 2006, cui ha partecipato la percentuale del 86,5% del corpo elettorale, cioè 419.240 votanti, a seguito del quale il 55,5% degli stessi, pari a 230.661 voti, si è espresso a favore dell'indipendenza del paese: si tratta dunque di una percentuale di poco superiore alla soglia del 55% concordata con l'Unione Europea per rendere valido il referendum; in valore assoluto la soglia minima necessaria è stata superata per soli 2300 voti. Di conseguenza, il Parlamento del Montenegro ha intrapreso le procedure legali per dichiarare l'indipendenza. L'iter si è chiuso il 3 giugno 2006 con la dichiarazione d'indipendenza, seguita, quindi confermata il giorno successivo da un analogo atto da parte della Serbia.

Le autorità del Montenegro hanno subito intavolato delle trattative con la Serbia per risolvere i problemi legati alla separazione. La Serbia, gli Stati membri dell'Unione Europea ed i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno immediatamente fatto capire che avrebbero riconosciuto l'indipendenza del Montenegro, rimuovendo gli ostacoli sulla strada della nascita del più recente stato sovrano del mondo. Il primo stato ad aver riconosciuto l'indipendenza del Montenegro è stata l'Islanda, l'8 giugno 2006.

Il 22 giugno 2006 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU avallò all'unanimità la richiesta di adesione presentata dal Governo montenegrino, conseguentemente il 28 giugno 2006 con un'apposita risoluzione dell'Assemblea Generale, il Montenegro è stato ufficialmente accolto in seno al consesso mondiale delle nazioni, divenendo così il 192° membro effettivo dell'ONU.


Geografia

Il Montenegro è una regione montuosa costituita da alte montagne lungo i confini con il Kosovo e l'Albania, da un segmento del carso situato ad ovest della penisola balcanica e da una stretta costa pianeggiante di solo 4 chilometri. La pianura si ferma a nord, dove i fiumi di Lovcen e Orjen confluiscono nelle bocche di Cattaro. *Cattaro

La vasta regione del carso montenegrino è situata ad una altitudine media di 1.000 metri sopra il livello del mare, raggiungendo sul monte Orjen i 1894 metri, che è il più alto massiccio della catena. Il punto più basso della regione carsica è la valle del fiume Zeta situata a circa 500 mt. sul livello del mare.

Le montagne del Montenegro si includono tra i più aspri territori europei, che si elevano in media a più di 2.000 metri. Uno delle cime più famose è il Bobotov Kuk appartenente alla catena del Durmitor, che raggiunge un'altezza di 2.522 metri. Le montagne montenegrine furono soggette a profonde erosioni durante l'ultimo periodo di era glaciale.

Etnie e religioni

Composizione etnica secondo il censimento del 2003:

Più del 74% dei montenegrini sono cristiani ortodossi. I 110.000 di religione islamica costituiscono il 17,74% della popolazione, e sono divisi in due etnie principali: albanese e musulmani slavi (che possono autodefinirsi Bošnjaci, cioè bosgnacchi oppure "musulmani di nazionalità", Muslimani). Gli albanesi sono un gruppo separato, parlano la loro lingua (15% circa albanesi o di origine albanese nel Montenegro) e vivono maggiormente nel sud-est, specialmente a Dulcigno, dove formano la maggioranza della popolazione. I bosgnacchi si situano maggiormente nel nord-est. Infine tra le minoranze possiamo trovare dalmati croati (cattolici), che abitano soprattutto lungo le coste, particolarmente intorno alle Bocche di Cattaro. Gli zingari censiti in Jugoslavia sono soprattutto Rom e Sinti.

Nelle Bocche di Cattaro (soprattutto nel capoluogo ed a Perasto) e nella Riviera di Budua esiste pure una piccola comunità dalmata italofona, ormai molto ridotta, denominata ufficialmente Comunità Nazionale Italiana del Montenegro (attuale presidente: Dalibor Antonioli), che in base all'ultimo censimento dovrebbe contare circa 500 persone.


Informazioni

Nome completo: Repubblica del Montenegro

Nome ufficiale: Republika Crna Gora

Lingua ufficiale: Montenegrino

Capitale: Podgorica

Governo: Repubblica

Presidente: Filip Vujanović

Primo Ministro: Željko Šturanović

Popolazione Totale (2007): 598.000 ab.

Valuta: Euro

sabato 12 aprile 2008


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' stata una bella partita. la prossima col Brasile sarà durissima. riuscirà davide a battere golia?...

Anonimo ha detto...

Non c'e' riuscito!
Gulp and Sig!