ASSALTO AI BLOGGER: LE REAZIONI DELLA RETE

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Chiariamo subito. Quello che vogliono fare, e di cui ho parlato nel post precedente, è grave. E’ grave soprattutto per una questione di principio perché, parliamoci chiaro, tanto la rete il modo di prendere per il culo la legge lo trova comunque e a questo i parlamentari (dell’età media di 95 anni e ancora alle prese con il telegrafo) non possono farci niente.


Come non possono fare nulla contro la reazione della rete che, ad esempio, su Facebook sta dando vita ad un gruppo di migliaia di persone. Altra iniziativa, simpatica devo dire, è quella di Beppe Grillo che ha dato vita “Free Blogger” dove ognuno potrà inviare la sua foto con un cartello su cui appare appunto la scritta Free Blogger.


Ciò non dove comunque far distogliere l’attenzione da un semplice, enorme particolare. Barack Obama, nuovo presidente degli Stati Uniti, uomo più potente del mondo, ha ottenuto la sua fama sfruttando la rete, aiutato dai bloggers americani e dell’intero pianeta.



In Italia, invece, i blog li vogliamo zittire, paragonandoli ad un giornale. E dunque io avrei le stesse responsabilità di Giuliano Ferrara. E’ un paragone inaccettabile. Quello con Ferrara intendo…


La legge ammazzablog, però, è stata proposta da quei furboni del centrosinistra, motivo per il quale il Times ci prese per il culo, che invece di pensare al conflitto d’interessi di Berlusconi hanno ben pensato di far tacere i cittadini.


Complimenti…


E' nato anche un blog: ammazzablog.wordpress.com

venerdì 14 novembre 2008


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