LACRIME CATODICHE

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Non è un argomento nuovo, e questo si sa. Il livello di demenza che ha raggiunto la televisione italiana probabilmente non trova eguali nel resto d’Europa. E, tanto per fare un esempio, basta ripercorrere un pomeriggio qualsiasi su Canale 5.


Ore 14.45 – 16.15. UOMINI E DONNE.


Tre tizi, seduti su una specie di troni, parlano con il pubblico e con un’altra dozzina di tizi seduti ai lati che, da quanto si capisce, sono lì per corteggiare la tizia al centro. Gli animi si scaldano e litigano anche se è difficile comprendere i motivi dell’alterco visto il turbinio di dialetti, l’uso di un Italiano protozoioco e soprattutto l’inutilità della discussione. Qualcuno piange e se ne va.


Ore 16.15 – 17.50. AMICI DI MARIA DE FILIPPI.

Quattro/cinque ragazzi, rinchiusi in due diverse case e vestiti in due colori (una parte di blu e l’altra di bianco) parlano a turno in un confessionale di una non meglio identificata “finale“ e dei meriti che uno o l’altro hanno o no. Litigano a distanza e sparano cattiverie l’un l’altro. Qualcuno piange ma non può andarsene perché sennò e squalificato.


Ore 18.05 – 18.50. GRANDE FRATELLO 8

Una decina (forse pure meno) di persone sono chiude dentro una casa. Mangiano, bevono, ruttano, scorreggiano, fumano, trombano. Litigano e si dicono cattiverie reciprocamente. Qualcuno piange e non se ne va perché è rinchiuso.

giovedì 10 aprile 2008


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1 commento:

LauBel ha detto...

a me rattrista molto il fatto che, quelli da te citati, sono sicuramente tra i programmi più seguito... il che significa livello culturale molto, ma molto, basso...