La generazione perduta si riunisce in rete

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Credo di non essere l'unico che quando ha letto le parole del premier Monti nell'intervista a Sette, in cui beatamente dice che per i 30-40enni di questo paese si possono "solo limitare i danni", abbia avuto un momento di sbandamento. Nessuna novità, per carità. Che a 30 anni suonati in questo paese l'idea di costruire un futuro decente fosse un privilegio lo sapevo già. Però detto da quello che, teoricamente, è stato chiamato e messo lì per rimettere le cose apposto un po' mi ha traumatizzato. 

E non sono l'unico. Già, perché a tempo di record è nato online il sito e il manifesto della Generazione Perduta. Un manifesto, che potete leggere qui e che potete firmare qui, che si fonda su cinque concetti base: rispettomeritoimpegnoprogetto e fiducia.

Dicono i fondatori: 

Generazione Perduta” non è un partito o un’associazione, né vuole diventarlo. Questo sito nasce per essere un punto d’incontro ove discutere e confrontarsi su come la generazione dei 30-40enni italiani può ritrovarsi e ritrovare il proprio ruolo nella società".

È possibile anche raccontare le vostre storie e non fate i timidi perché lo so che avete roba da dire. 


Come sostenere il sito?Lo spiegano loro:
  1. Firma il Manifesto della Generazione Perduta;
  2. Metti un “Mi piace” alla pagina Facebook ed aiutaci a far conoscere il più possibile l’iniziativa;
  3. Invita i tuoi amici a sottoscrivere il Manifesto. Se lo fai via Twitter, usa l’hashtag #generazioneperduta;
  4. Scrivi un articolo o un post su Generazione Perduta e segnalacelo a manifesto@generazioneperduta.it.

martedì 7 agosto 2012


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