CAMORRA: SPARANO TRA LA GENTE, ROM MUORE MA NESSUNO LO AIUTA

/
0 Comments
Scrivo, guardo il video e non riesco a capacitarmi. Non riesco a comprendere come in paese civile (almeno dovrebbe esserlo) come il nostro, e per giunta nel 2009, esistano zone dove non si può passeggiare tranquillamente senza temere di finire uccisi da proiettili vaganti. Succede che a Montesanto (Napoli) dei killer decidano di sparare per marcare il territorio. Marcare il territorio: come fanno i cani, come le bestie.
Quel che accade dopo è ancor più agghiacciante. Petru Birlandeanu, romeno, cade in terra ferito. La moglie cerca aiuto mentre lui sta morendo. Tutti, e ripeto tutti, continuano ad obliterare il biglietto, a scappare. Lui muore, resta a terra. L'unico gesto di pseudo umanità che si vede nelle immagini e quello di un signore che chiama l'ambulanza col cellulare. Birlandeanu è morto come un cane, ucciso da bestie.

Questo non è un problema sicurezza?





La Cronaca di Repubblica.it

Martedì 26 maggio, 19,47. Nel cuore della città, a Montesanto, un passo dai Quartieri Spagnoli. I killer della camorra sfrecciano sulle moto sparando all'impazzata. E' il loro modo di marcare il territorio, di fare capire che lì comandano loro. Incuranti della folla che a quell'ora affolla la stazione Cumana, esplodono una serie di proiettili. La gente, anziani, donne, bimbi, ripara all'interno della Cumana, terrorizzata. Tra i fuggiaschi ci sono anche un uomo e la sua donna. Lui si chiama Petru Birlandeanu, romeno che sbarca il lunario suonando la fisarmonica sui treni. Arranca, un proiettile lo ha colpito,
sta morendo. Lo sorregge vanamente la sua compagna. Cade senza forze davanti ad altri che sembrano interessati soltanto a obliterare i biglietti e fuggire da lì. Petru muore e la sua donna si dispera. Sola, solissima, in attesa di qualcuno che soccorra Petru, l'ultima vittima innocente della camorra. Il raid viene ripreso da tre telecamere presenti nella zona e ora fa parte del fascicolo della magistratura che indaga sul delitto.

mercoledì 17 giugno 2009


Related Posts

Nessun commento: