EURORIFLESSIONI

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Sono qui davanti al pc che guardo gli eurodeputati eletti in Italia. Insomma, analizzo quelli che esporteranno il nostro nome all'estero. Per lo meno quelli che al Parlamento Europeo ci andranno almeno una volta, s'intenda.

No, tranquilli, non ho paura delle figuracce perché tanto quelle le facciamo senza alzare il deretano dalla sedia... Però scorrendo la lista (che trovate qui) rimango affascinato da Mario Borghezio (che finalmente troverà compagni xenofobi con cui stringere amicizia, visti gli esiti dei risultati in altri paesi), Ciriaco De Mita, lo scienziato di Matteo Salvini (si, proprio quello che ha proposto gli autobus per immigrati a Milano) ecc...

Poi, tra volti più o meno sconosciuti, spunta il nome di Debora Serracchiani. Ne avevo parlato qui. E' quella che al congresso del Pd di marzo prese la parola spiattellando a Franceschini & Co. quello che non andava. Che non si poteva avere un segretario, una linea di partito salvo poi permettere a chiunque si alzasse col deretano (si, oggi sono fissato con questa parola...) scoperto di sconfessare tutto. Insomma aveva detto quello che tutti i votanti e non del Partito Democratico pensano da sempre.

La sua schiettezza, e il suo video su You Tube, l'hanno portata all'Europarlamento. Ogni tanto la meritocrazia esiste.
martedì 9 giugno 2009


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