Caro Roberto, quanto ci manchi...

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Caro Roberto,
chi ti scrive è un orfano in crisi d'astinenza delle tue giocate, dei tuoi gol che da quando hai smesso percepisce il calcio in modo diverso. E' meno bello, meno “baggesco”.
Il problema è che tu ci hai abituato troppo bene durante la tua carriera. Noi che stavamo tutta la partita con gli occhi fissi solo su di te aspettando il tocco geniale.


Noi, che non sapevamo più cosa rompere dentro casa quando segnavi e cercavamo sempre aggettivi nuovi sul vocabolario per descriverti.

Noi, che ci siamo fatti crescere il codino e abbiamo pure pensato di diventare buddisti.

Noi, che a Usa '94 contro la Nigeria stavamo già con le lacrime agli occhi perché pensavamo di dover lasciare il Mondiale così presto, salvo poi ritrovarci a urlare in strada.

Noi, che abbiamo strabuzzato gli occhi alla doppietta alla Bulgaria e abbiamo pianto con te al rigore sbagliato in finale col Brasile.

Noi, che abbiamo d'un tratto iniziato a tifare squadre come Brescia, Bologna ecc... solo perché c'eri tu.

Noi, che “ma perché cazzo non portano Baggio al Mondiale? Ma sono matti?”

Noi, che abbiamo sempre ammirato il tuo stile silenzioso, pacato e da gran signore.

Noi, che avevamo il tuo poster a grandezza naturale in camera

Noi, che “no, non è possibile... Baggio non può smettere...”

Noi, che da quando non giochi più, il calcio lo guardiamo con meno passione.

Ciao


giovedì 24 settembre 2009


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