COLLOQUIO O CANDID CAMERA????

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3 Comments

Quello che segue è accaduto davvero. Non è uno scherzo, non è una candid ma è realtà allo stato puro. Un piccolo, paradossale, esempio delle condizioni lavorative di questo paese. Qualcosa da prendere con ironia, per carità, ma che dovrebbe far riflettere…

Ieri sera sono stato contattato dalla segretaria di redazione della più importante testata giornalistica radiofonica d’Italia. Il nome non lo faccio perché col culo che mi ritrovo succede che dei 5 lettori del blog c’e n’è uno che conosce la radio in questione e mi querelano…

Comunque questa segretaria mi spiega sputando 157 parole al secondo che questa mattina alle 11 mi sarei dovuto presentare a Roma al cospetto del supermegadirettore che per comodità chiamerò “Mazzanti Vien Dal Mare”…

Tutto contento (ma senza grandi illusioni) questa mattina mi sveglio e parto alla volta della Capitale. Arrivo con un po’ di anticipo e aspetto. Dopodiché entro nel maxi ufficio (e noto che la poltrona non è di pelle umana). Ecco il resoconto dettagliato del colloquio. Premetto è precisamente quanto accaduto. Non c’è stato bisogno di rendere più ironica la situazione. L’unica cosa è che tra parentesi nella parte che mi riguarda c’è quello che pensavo.

Lui: ciao
Io: salve
Lui: leggevo il tuo curriculum e vedo che durante il giorno sei molto impegnato.
Io: bhè si… lavoro con tre redazioni…
Lui: no perché volevo farti questa proposta.
Io: dica.
Lui: si tratta di uno stage...
Io: … (non è proprio quello che mi aspettavo però sentiamo)
Lui: sono tre mesi… senza retribuzione…
Io: … (EH!?!?)
Lui: senza rimborsi…
Io: … (No, dai, scherza…)
Lui: senza possibilità di assunzione…
Io: … (vabbè c’ho speso pure 9 euro di Birg!?!)
Lui: senza possibilità di pubblicare i tuoi pezzi…
Io: … (cioè vediamo se ho capito: non prendo una lira e le cose me le pago da solo, non mi tengono, e dovrei per tre mesi girare per tutta Roma raccogliendo materiale che poi altri usano per i servizi?! Ma è scemo?!)
Lui: mi rendo conto che con la tua esperienza forse ti aspettavi qualcosa in più…
Io: Bhè… (quando mi ha chiamato la segretaria ha parlato di “colloquio di lavoro” non di “colloquio per volontari”. Se lo devo fare vado ad Amnesty International a Civitavecchia!!!!!).
Lui: però se vuoi pensarci magari… considera che potresti fare pratica nei nostri studi…
Io: mmm (Che culo! Parlo al microfono, che bello!!!! Aspetta che ci penso. Faccio il giornalista a Civitavecchia con uno stipendio, o vado a Roma ad essere sfruttato e poi licenziato? Mmm decisione difficile….)
Lui: facciamo così, prenditi un paio di giorni di tempo per pensarci e poi ti chiamiamo ok?
Io: Se… ok… arrivederci eh? Tante care cose… (VIA!!!! PRIMA CHE MI RUBANO IL PORTAFOGLI!!!!!!!!!!!!)

giovedì 10 gennaio 2008


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3 commenti:

Unknown ha detto...

...il bello è che fanno ste proposte con l'espressione più seria che hanno...spettacolare!

ma non c'è un modo per commentare senza scrivere quelle assurde parole sotto???
:-/

Damiano Celestini ha detto...

Non lo so...

Comunque se voi, cari lettori, avete esperienze simili, paradossali ed assolutamente comiche, segnalatemele e magari ci facciamo un blog ad hoc!!!!

Anonimo ha detto...

Per caso il megadirettore era Moggi?

L'unico colloquio di lavoro che ricordo con piacere è quello per la ditta del famigerato robottino Kirby. Dopo che ho detto al tizio che, secondo me, era un ladro ingannatore di vecchiette, mi ha guardato male e ha detto che mi avrebbe richiamato per farmi sapere se mi assumeva. Non l'ho mai più sentito. Ci sono rimasto malissimo...