RIFLESSIONE DOPO LA MORTE DI DIOUF BEHARI CHEHARI

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5 Comments
Ieri è successo qualcosa di orribile. Nella mia città. E' successo che un uomo, un poliziotto per giunta, abbia ucciso con un fucile a pompa Diouf Behari Chehar, un venditore ambulante senegalese. I particolari li trovate qui.
Non voglio addentrarmi troppo nella storia, già chiara di per sè. Voglio solo evidenziare alcuni commenti.
Uno è quello del vicequestore di Civitavecchia apparso sul Messaggero. "L’ispettore - spiega il dirigente e vice questore, dottor Sergio Quarantelli - ha sentito del trambusto sotto casa. Sembra ci fosse una rissa fra i tre senegalesi e l’agente è intervenuto per sedarla. Il fucile a pompa l’aveva con lui. Si è sentito minacciato e ha sparato. Fucile detenuto regolarmente".
Ammesso, e non concesso, che vi fosse davvero in atto una rissa, vi risulta che sia normale che un poliziotto cerchi di bloccarla sparando ad un uomo disarmato (perché era disarmato) ad altezza d'uomo con un fucile a pompa per la caccia grossa?
Su questo è interessante ciò che ha detto l'Associazione dei Funzionari di Polizia (e non dunque un nucleo di pacifisti, komunisti, frikkettoni...) subito dopo l'accaduto. Riporto sempre dal Messaggero.
Quanto accaduto dimostra "l'indispensabilita' che tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine, fino ai militari di carriera, passino verifiche psicofisiche periodiche". Lo chiede il segretario nazionale dell'Associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia. "Dopo essere stati sottoposti ad un rigoroso accertamento psico attitudinale, di 5 giorni, per l'assunzione nelle forze dell'ordine, non c'è più alcuna verifica dei requisiti per svolgere le funzioni di polizia col possesso di un'arma. È venuto il momento di introdurre il controllo periodico psico-fisico degli operatori". Letizia chiede che "anche per tutti i privati detentori di armi, vengano effettuati veri controlli psico-fisici, con accurati test di proiezione della personalità, sia all'atto dell'acquisto dell'arma che dopo, con periodicità fissa" poichè "oggi il rilascio delle licenze di porto o detenzione di armi, è basato sostanzialmente su un'autocertificazione al medico di famiglia. Solo così si può interrompere una lunga scia di sangue dovuta a squilibrati con un'arma in mano".
domenica 1 febbraio 2009


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5 commenti:

Ale ha detto...

mmmmm
sono curioso di sapere come va a finire..
quando sai qualcosa di più me lo fai sapere?

Anonimo ha detto...

Non lo so Damiano...
Urgono più controlli psicofisici soprattutto a chi prende una macchina in mano. E quewsti andrebbero fatti ogni volta che un tizio/a si mette alla guida!.

Che un poliziotto con precedenti per percosse ai danni di un extracomunitario abbia sparato ad altezza uomo non è una sorpresa. Almeno stavolta era a distanza di arma. Spaccarotella ha fatto la stessa cosa con due corsie dell'Autosole in mezzo, rischiando di coinvolgere il mondo.....

Siccome purtroppo le armi non si possono eliminare, seppur piacerebbe a tutti, i controlli psico-fisici-attitudinali vanno benissimo

In un'epoca di esurimento come questa, però, dubito che nessuno li passerà.
E senza idonei ci troveremo finalmente senza polizia, ma solo con il buon esercito a protezione.
No grazie: io non ci casco nel tranello di mettere solo le forze dell'ordine in cattiva luce....

Non sono dalla parte di questo vice-dirigente dell'ufficio immigrazione, né dalla parte di Luigi Spaccarotella.
Non sono nemmeno dalla parte dell0uso emotivo della notizia a scopi propagandistici e distruttivi

E scusa se è poco!

Damiano Celestini ha detto...

Infatti non è un discorso sulla polizia cattiva. Il problema è che un uomo, con precedenti analoghi, andava in giro tranquillamente con un fucile a pompa e ha pensato bene di sparare ad un altro uomo per futili motivi.

Il problema non sono le forze dell'ordine ma è inevitabile che alcuni controlli più appurati andrebbero effettuati perché comunque chi indossa una divisa è pur sempre un essere umano. Un esse umano con il permesso di portare un'arma. Lo stesso discorso vale pure per i singoli cittadini, sia chiaro.

Concordo con te che non si deve utlizzare, come spesso si fa, questo caso per generalizzare. Però se l'associazione dei funzionari di polizia assume questa posizione vuol dire che qualcosa in più deve essere fatto no?

Sul discorso delle auto hai perfettamente ragione!

Anonimo ha detto...

sono proprio curioso di sapere che test fanno durante quei cinque giorni pre-assunzione di cui parla l'Associazione funzionaridi polizia. perchè si sono fatte canzoni sbeffeggiative e centinaia di barzellette sui test psic-attitudinali del servizio militare con le domande famose tipo "ti piacciono i fiori?".

sono completamente d'accordo con controlli più approfonditi. e soprattutto periodici. perchè una persona con un'arma in mano (non sono io a dirlo, ma studi di gente molto ferrata sull'argomento) cambia completamente atteggiamento rispetto a situazioni di pericolo. e in questo caso semplicemente nei confronti della vita in generale.

mi dispiace per quel ragazzo che è morto per colpa di un esaltato. e come al solito mi viene da pensare cose cattive: cosa sarebbe successo se fosse successo il contrario? se un senegalese (come noto popolo di indole pacifica ed estremamente simpatica) avesse ucciso un uomo bianco (a maggior ragione un poliziotto)?

mi immagino già il discorso di qualcuno della lega nord in parlamento...

detto questo: se avessi un fucile a pompa in auto lo userei ogni cinque minuti. ma senza fare distinzioni di razze o religioni.

Anonimo ha detto...

a proposito di razzisti...

che ne pensi di fare un simpatico articolo sulla simpatica legge che prevede che i simpatici medici possano denunciare gli immigrati clandestini in cerca di simpatiche cure?

che governo simpatico!! e com'è bello essere precari nella scuola della simpatica gelmini!! (questo esula dal contesto, ma sono stato ad una riunione sindacale stamattina e mi girano vorticosamente i coglioni. il destro in senso orario e il sinistro in senso antiorario. è più fastidioso).