SEI NAZIONI. VINCE L’IRLANDA. ITALIA DEPRESSA?

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di ALESSIO VALLERGA


Senza tanti giri di parole, abbiamo beccato sonoramente dall’Irlanda (38-9). Disfatta? Non proprio. Depressione? Sicuramente. Ma l’Italia di 32.000 del Flaminio, esaurito da una settimana, qualcosa di buono lascia. Sono più gli aspetti negativi ma gli Azzurri hanno perlomeno dato segnali di risveglio dopo gli schiaffi di Twickenham. Il primo tempo è stato ottimo fino al 39’58”: placcaggi, difesa, ripartenze. Irlandesi in sofferenza penalizzati dal vento e Italia non pimpante ma presente. Andrea Masi, al 1’ prende il giallo per un placcaggio assassino al collo e ci va bene perché poteva starci pure il rosso. Paul Griffen guida la mischia decentemente e i risultati si vedono. Due punizioni a favore e il piede di Luke Mc Lean (buona gara la sua, da esordiente all’apertura) ci porta sul 6-0. La minima imprecisione nel 6 Nazioni costa punti, sette nell’occasione. Intercetto di Tommy Bowe su Gonzalo Canale e 7-6 per i Verdi. Gli Azzurri non si scompongono e con un altro piazzato sorpassano. Possibile persino il 12-7 ma stavolta Mc Lean sbaglia. E dopo un assedio del Trifoglio nei nostri 5 metri, respinto con placcaggi fantastici e capacità di soffrire, Luke Fitzgerald trova il buco a 2 secondi dalla sirena. E qui si spegne la luce: al rientro in campo, Ronan O’Gara comincia a martellarci di calci di spostamento che ci costringono sulla difensiva. Non risaliamo il campo e l’Irlanda fa emergere le lacune italiane anche in mischia e in touche. Segna David Fallace e O’Gara, trasforma e piazza una successiva punizione. Negli ultimi cinque minuti la squadra cede psicologicamente, concedendo due mete facili facili agli irlandesi che ancora con Wallace e con Brian O’Driscoll vanno in mezzo ai pali. Ora per fortuna ci riposiamo due settimane, sperando di riordinare le idee, in vista della trasferta scozzese. Dove (forse) possiamo sperare di prendere punti.


Francia-Scozia. I Galletti hanno vinto 22-13 contro gli Highlander e se non fossero stati tanto distratti avrebbero potuto ottenere uno scarto ben più ampio. Non vinceranno il 6 Nazioni (a meno di battere il Galles) ma sono i soliti interpreti spocchiosi e un po’ folli di questo sport. La Scozia sta messa male assai e se non batte l’Italia nel prossimo turno rischia il Cucchiaio di Legno e l’ignominia perenne dei suoi appassionati, già abbondantemente sotto botta.


Galles-Inghilterra 23-15.
Forse la più bella partita vista finora. Tanto piede e coraggio da vendere da entrambe le parti, tanto che per scegliere il Man of the Match basterebbe prendere un bussolotto e metterci dentro una decina di nomi: chi prendi prendi, se lo merita. Inglesi a rincorrere con due uomini in meno ma capaci di segnare una meta favolosa con Paul Sackey che riequilibra i punti (9-8). L’impressione è che però anche nel 2009 i Dragoni abbiano qualcosa in più e non a caso segno con Leigh Halfpenny (MezzoSoldo mica tanto visto che segna e se serve piazza pure…). Risponde Delon Armitage ma fino alla fine i Rossi controllano e i Bianchi della Rosa non riescono a passare.

Decisivo il prossimo turno: se il Galles passa a Parigi farà il secondo grande Slam consecutivo.
lunedì 16 febbraio 2009


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