RUGBY. E ADESSO CHI LO SALVA IL SOLDATO MALLETT?

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2 Comments
di ALESSIO VALLERGA
Siamo in un mare di guai. Inutile girarci intorno, siamo stati asfaltati anche dalla Scozia (senza segnare neppure una meta) e adesso per le prossime due partite al Flaminio con Galles e Francia vincere con è semplicemente un sogno. Gli Azzurri hanno ceduto per 26-6 palesando dei limiti evidenti che li relegano giustamente all’ultimo posto in classifica. Agli Highlander è bastato avere ordine e disciplina, aspettando il momento buono per colpire. Troppo fragili gli italiani, che hanno provato ad alzare il solito argine. Soltanto che a questi livelli il rugby è un’altra cosa e difendersi per ‘80 non porta alla vittoria. Così non ci è riuscito neppure quello e la mischia, da sempre nostro punto di forza, ha clamorosamente indietreggiato al cospetto del pack scozzese che non brilla per efficacia. Eccolo il problema, anzi i problemi cui deve far fronte Mallett, altro che Cucchiaio di Legno: una condizione fisica scadente degli uomini migliori, una linea di tre quarti sterile, un vuoto di giocatori giovani al momento incolmabile. Le lacrime di Sergio Parisse a fine gara dicono tutto senza bisogno delle parole: a far sventolare il Tricolore è rimasto lui da solo nel deserto di Murrayfield. Il solo vero giocatore di livello internazionale che attualmente abbiamo. E gli altri? Castrogiovanni, l’anno scorso miglior giocatore d’Inghilterra, è un fantasma che si aggira per il campo; Mauro Bergamasco ancora pare non essersi ripreso dallo shock di Twickenham; Perugini sembra capace solo di commettere falli. Bortolami e Dellapè fanno ciò che possono ed al momento non basta. La cavalleria non sfonda mai e per gli avversari diventa facilissimo bloccarci. Soluzione? Se fossimo la Francia, faremmo piazza pulita e metteremmo dentro tutti i giovani dell’Under 20, già svezzati dal campionato francese o dalle coppe europee. I nostri sono le riserve di sconosciuti stranieri che militano chissà perché nel nostro misero campionato. Quindi andiamo avanti con quello che abbiamo, e al momento non è molto. Oppure va fatta la scelta della “follia”: tutti fuori e in campo con la promettente Under 19. Prenderemmo schiaffoni per anni, ma appena i ragazzi saranno pronti avremo una squadra di sicuro livello internazionale. Unica certezza: sbrighiamoci ad entrare nella Celtic League, se vogliamo accorciare un divario con le altre 5 nazioni altrimenti incolmabile. Esempio evidente di ciò, Luke Mc Lean: alla seconda presenza nel 6 Nazioni da apertura titolare sta crescendo a vista d’occhio. Se lo mandiamo a giocare all’estero, fintanto che noi non avremo un campionato all’altezza, potremmo contare sul regista del futuro.
Francia – Galles 21-16. Mete, spettacolo, emozioni: chi ama il rugby ha assistito alla magnifica partita dello Stade de France, dove i Galletti hanno superato i Dragoni, imbattuti da 9 giornate. C’è voluta sofferenza, rabbia e sagacia tattica per mettere fuori causa la Nazionale più australe dell’emisfero boreale. E adesso, tutto è in discussione per la vittoria finale, che rende il 6 Nazioni 2009 apertissimo ad ogni soluzione.
Irlanda – Inghilterra 14-13. Zitta zitta, l’Irlanda, a punteggio pieno, si ritrova prima in classifica. Fatti fuori i sudditi di Sua Maestà soltanto per il piede fatato di O’Gara, il Trifoglio si candida come potenziale realizzatore dello Slam. C’è da andare in Galles all’ultima giornata e con la Scozia ci vorrà una buona prestazione. I Verdi non hanno i favori del pronostico, ma a questo punto può accadere di tutto. Il XV della Rosa va maluccio, ci sono ancora troppi ruoli vacanti e il ricambio generazionale non è completo. E poi incombe il tour dei British Lions e la testa dei giocatori è rivolta più a quell’appuntamento che a quello attuale.
lunedì 2 marzo 2009


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma perchè insistere?...

Anonimo ha detto...

perché adesso sarebbe impensabile qualsiasi avvicendamento. come ha detto il presidente federale Dondi, se ne riparlerà a dopo il 6Nazioni. ma, opinione personale, penso che Mallett rimarrà un altro anno sia per ragioni economiche sia perché se venisse confermato l'ingresso nella Celtic League la Nazionale ne trarrebbe un immediato giovamento
Alessio