SEI NAZIONI: GRANDE SLAM DELL'IRLANDA, TRACOLLO ITALIA CONTRO LA FRANCIA

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di ALESSIO VALLERGA

Il 6 Nazioni 2009 è verde. Verdeirlanda per la precisione, visto il Grande Slam che hanno conquistato andando a vincere al Millennium. Che dire: nessuno (io per primo) avrebbe scommesso un euro sull'Irlanda vincitrice, men che meno sull'Irlanda schiacciasassi. E invece, dopo ben 24 anni di astinenza (ultimo successo del Trifoglio nell'85, ultimo en plein addirittura nel '48!) O'Driscoll e compagni si godono una vittoria che chiude un ciclo. Già, perché la maggior parte dell'attuale rosa è sulla soglia delle 100 presenze in nazionale, quindi al capolinea. Ma nel paese dei Folletti si parlerà per anni di questo 6 Nazioni e molti bambini prenderanno in mano l'ovale, rimpianguando il già florido movimento. Beati loro.

Il Galles ha perso di due punti (17-15) che si per sé significa grande prestazione. In realtà i Dragoni per farcela avrebbero dovuto vincere di 13 lunghezze, per cui è chiaro che non si sono espressi ai loro soliti livelli. Capita, ma certo è che per smaltire lo shock di Cardiff ci vorrà del tempo. E anche loro dovranno fare i conto con il ricambio generazionale, anche se in parte è già cominciato.

Italia – Francia 8-50. il Cucchiaio è arrivato, durissimo sul sedere azzurro. La scoppola della Francia fa malissimo numericamente e costringe il movimento italiano all'anno zero, a ricominciare da capo. Mallett resta dov'è anche se cambierà molto dell'attuale staff tecnico e se c'è una sicurezza nella vita questa si chiama Sergio Parisse. Sua l'unica meta azzurra oltre alla solita, sontuosa prestazione. Per il resto, proviamo a rimettere insieme i cocci.

Inghilterra – Scozia 26-12. I Bianchi della Regina volevano vendicare la sconfitta di Murrayfield dell'anno scorso e ci sono riusciti. Per il resto contava poco per gli uni e per gli altri. Ecco perché la partita è stata divertente. Ed ora appuntamento a giugno, quando vedremo all'opera in Sudafrica i British and Irish Lions.


Per capire cos'è il rugby bastava sedere sulle tribune del Flaminio sabato per Italia – Francia. Narro quanto visto con i miei occhi. Intorno al 28' del primo tempo i francesi hanno segnato la terza meta che, come la prima, era viziata da un passaggio in avanti. Contestazione del pubblico con qualche fischio all'indirizzo dell'arbitro, l'irlandese Alain Rolland peraltro in pessima giornata, partito anche dal sottoscritto. Ebbene un tizio ha avuto la geniale idea di lanciare una bottiglia d'acqua piena sul terreno erboso all0indirizzo del direttore di gara. Lo stesso l'ha allontanata e per lui l'episodio è finito lì. Lo stesso non si può dire per l'intera tribuna scoperta. I più, che non hanno visto l'autore del geniale gesto, hanno cominciato a gridare “Fuori, fuori”, oltre a improperi di vario genere. Chi invece sedeva vicino al personaggio in questione ha fatto di meglio: ha atteso l'arrivo degli steward per indicare quale fosse lo spettatore, nonostante questi tenesse un atteggiamento da gnorri. Gli addetti hanno coperto di infamia il colpevole, sommerso di fischi, portandolo all'uscita dallo stadio. Avviso ai neofiti: per partecipare, dentro e fuori, ad una partita di rugby bisogna esserne degni. Sabato 29.999 spettatori lo erano, uno no. Ed è stato cacciato.

domenica 22 marzo 2009


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