SEI NAZIONI, RUSH FINALE

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di ALESSIO VALLERGA
Tutto in un pomeriggio. Nell'arco di due ore scarse si saprà a chi spetta il 6 Nazioni 2009, arrivato oggi al suo epilogo. A giocarselo, Galles e Irlanda, di cui si parlerà più avanti. Come di consuetudine, partiamo con gli Azzurri.
Italia – Francia, ore 14.15. Non c'è in palio nulla, trofeo Garibaldi a parte. Ed un Cucchiaio di Legno che già ci sentiamo fra le mani. D'altronde è andata così e bisogna far tesoro di quanto accaduto (Mallett per primo). I 30.000 del Flaminio non chiedono altro che lo stesso orgoglio mostrato contro i Dragoni, che peraltro stava per portarci al successo. Per questo l'allenatore metterà in campo lo stesso XV di sette giorni fa. I francesi sono usciti a pezzi dalla partita di Twickenham, triturati dagli inglesi e ora famelici di rivincita. Il tecnico Lievremont, temendo che ai suoi potessero mancare stimoli, ha richiamato in nazionale il mediano Michalak. Ma i giovani Galletti hanno un difetto: sono lunatici. Se gli gira bene si pappano il Galles supersonico con una partita sulla soglia della perfezione; se non gli fa incappano in figuracce come quella di sabato scorso. Chissà in che condizioni staranno oggi.
Inghilterra – Scozia, ore 15.30. Si può dire che il 6 Nazioni cominci con questa partita. Nel lontano 1883 si giocò la prima sfida a quattro ma era già in palio la Calcutta Cup, allora embrione del trofeo continentale e trofeo che ancora oggi le due nazionali britanniche si contendono. Ma oggi come allora i valori sono diversi: gli Highlander ci metteranno quella disperazione tipica di chi non ha nulla da perdere, specie contro l'avversario di una vita; i Bianchi sanno di essere superiori e possono sperimentare anche se per i giocatori di entrambe la convocazione nei British and Irish Lions per il tour sudafricano di giugno rappresenta il coronamento di una carriera. Per cui, non si faranno prigionieri.
Galles – Irlanda, ore 17.30. Provate ad immaginare uno stadio dipinto di rosso, con una nazione intera che vi è, sportivamente parlando, ostile. Voi avete il piccolo vantaggio di poter perdere con meno di 13 punti. Ebbene, vi tremeranno le gambe lo stesso dovendo fare il tunnel per uscire sul campo oppure quando gli avversari canteranno il loro inno. Personalmente non vorrei essere uno dei 22 irlandesi che devono affrontare il Galles. Visto il Millennium di Cardiff di persona, vi assicuro che fa paura sempre. Se poi il Galles si sta giocando la partita della vita è pure peggio. Hanno tutti i mezzi per farcela e non inganni il risultato stretto con l'Italia. A Roma faceva caldo e gli Azzurri ci hanno messo del loro. Qui sarà tutt'altra storia, come sanno bene O'Driscoll e compagni, unici fino adesso ad aver collezionato quattro vittorie su quattro e unici (potenzialmente) a poter chiudere lo Slam. La spinta del pubblico si sentirà e i Dragoni rimangono il XV più forte d'Europa. Dire che ce la faranno a spasso è eccessivo: il Trifoglio può consacrare una generazione di giocatori che non hanno vinto niente e che si apprestano ad abdicare. Sarà una partita bellissima, nella quale i 30 in campo non si risparmieranno. Non capita così spesso di avere l'onore di giocare incontri simili.
sabato 21 marzo 2009


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