LIBERTA' DI STAMPA E GRANDI GIORNALISTI

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E' notizia di oggi che anche il Chicago Sun Times è praticamente sull'orlo del fallimento. Un'altra voce che rischia di chiudere o comunque di ridimensionarsi. La ricetta unica per risolvere i problemi di tutti, probabilmente, non c'è ma dall'intervista che Mario Calabresi ha realizzato con il 72enne Seymour Hersh, si possono trarre degli spunti interessanti. D'altronde Hersh ha solo vinto il Pulitzer...



L'intervista integrale, che vi invito caldamente a leggere, la trovate qui. Riporto solo un pezzo che mi sembra interessante evidenziare...




"L'idea che i giornali ci possano salvare è morta con le armi di distruzione di massa che George Bush sosteneva avesse Saddam. Abbiamo deluso la gente: non siamo riusciti a scoprire cosa stesse facendo Bush e così abbiamo perso credibilità e peso. Se ci sarà una rivoluzione sociale in America farà bene a non contare sulla stampa. Anzi non sapremo neanche che è in corso per almeno sei mesi. Siamo molto più burocratici e convenzionali di quello che i lettori credono".




E tanto per rimanere in tema di persone che non la mandano a dire, ve la ricordate Yoani Sanchez? Si, proprio la blogger cubana che sfida da tempo Fidel Castro. Nei giorni scorsi si è tenuta a L'Avana una manifestazione artistica alla Biennale organizzata da Tania Bruguera. Yoani ha preso la parola infiammando la platea. Il video ha fatto il giro del mondo e della blogosfera. Eccolo. Qui, invece, il suo racconto.





mercoledì 1 aprile 2009


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1 commento:

Andrea De Luca ha detto...

molto interessante...
a proposito di stampa estera damiano, sul mio blog c'è un articolo tratto da the guardian