Quando l'ovvio non è ovvio

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Durante questa campagna elettorale stiamo assistendo ad un ulteriore esempio di come questo Paese si sia giustamente guadagnato la massiccia dose di prese per il culo da parte del resto del mondo.

Questo perché in Italia la politica si ritrova molto spesso a dar vita ad infuocati dibattiti attorno a temi che in altre nazioni non verrebbero nemmeno presi in considerazione.

L'Italia, come faceva notare giustamente settimane fa El Paìs, è uno dei pochi paesi democratici dove si rende necessario discutere se sia corretto o meno inserire nelle liste cittadini condannati. Ovvio che non lo è. Ovvio in un altra Nazionale. Da noi no. Noi italiani ci scanniamo, qualcuno alza anche le cosiddette barricate al grido di "meglio un mariuolo bravo che uno onesto e incompetente". Il tutto senza il benché minimo filo logico perché se uno seguisse un ragionamento sensato capirebbe che se devi fare le leggi, se devi maneggiare miliardi, avere la fedina penale sporca (magari per corruzione o concussione) non è che sia proprio un bel biglietto da visita...

Ma noi siamo così: spariamo sulla magistratura invece di prendere a calci chi ci ruba i soldi da sotto al naso; ci lamentiamo della politica ma poi abbiamo un'affluenza alle urne dell'80%; tutti votano Berlusconi poi, dopo, non ne trovi uno che lo ammetta nemmeno a pagarlo...

Di temi su cui discutere, anche se in altre circostanze sarebbe del tutto inutile, ce ne sono a non finire. Penso al caso Ciarrapico. E' possibile che si debba discurere sul fatto di candidare uno che si dichiara da sempre fascista? Almeno quelli di An si sono dati una "ripulita", il Pdl s'è fatto tirare le orecchie anche da Francesco "er pecora" Storace.
Il fatto è che siamo un popolo che dimentica. Purtroppo.

XII
È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
COSTITUZIONE ITALIANA - DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

mercoledì 12 marzo 2008


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