IL PERCHE’ DEL PRIMO MAGGIO

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Oggi è il primo maggio, festa dei lavoratori. Una festa celebrata in Italia ma anche in molti altri paesi del mondo. E, soprattutto, una festa di cui nel nostro paese non tutti conoscono le origini. Ed allora, come regalo del Primo Maggio, voglio fornirvi questo sunto tratto da Wikipedia. BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!

ORIGINI DELLA FESTA DEL PRIMO MAGGIO


Più precisamente, con essa si intende onorare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1866 nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero approvate anche in Europa.
Convenzionalmente, l'origine della festa viene fatta risalire ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialista ed anarchico - suggerirono come data della festività il primo maggio. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime. L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro. La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.

RIVOLTA DI HAYMARKET


Il primo maggio 1886 (più tardi diventerà la Festa dei lavoratori), i sindacati organizzarono a Chicago uno sciopero per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore. Secondo il metro di giudizio del XXI secolo, le condizioni di lavoro in città erano miserabili, con molti operai impegnati nelle loro mansioni dalle dieci alle dodici ore giornaliere, spesso sei giorni alla settimana e a volte in condizioni pericolose. Il 3 maggio gli scioperanti si incontrarono di fronte alla fabbrica di mietitrici McCormick e vennero attaccati senza preavviso dalla polizia di Chicago; l'attacco provocò due morti e molti feriti, e la notizia si diffuse rapidamente tra gli operai della città, seminando non poca indignazione.
Alcuni anarchici locali distribuirono dei volantini che invitavano gli operai ad un presidio ad Haymarket Square per protestare contro il comportamento della polizia, a loro giudizio mosso da interessi, invitando i lavoratori a chiedere giustizia. Pare che uno dei volantini invitasse esplicitamente a rispondere con le armi, ma risulta che ne furono distribuite solo poche copie.

IL PRESIDIO DI HAYMARKET SQUARE

Il presidio iniziò pacificamente sotto una leggera pioggia il pomeriggio del 4 maggio, con l'anarchico August Spies che parla alla gran folla da un carro al lato della strada. Un folto numero di poliziotti in servizio controllava il presidio dalle vicinanze, e secondo molti
testimoni oculari Spies affermò di non voler fomentare nessun genere di reazione da parte degli scioperanti. La folla era così calma che il sindaco Carter Harrison (che si fermò a dare una controllata) pensò di andare a casa presto, non rilevando nulla di anomalo. Improvvisamente però la polizia ordinò alla folla di disperdersi, cominciando a marciare in formazione verso il carro degli oratori. Fu a quel punto che un piccolo ordigno fischiò sopra le teste dei passanti, atterrando vicino alla prima linea della polizia uccidendo un poliziotto, Mathias J. Degan. A quel punto la polizia aprì il fuoco sulla folla, ferendo dozzine di persone e uccidendone undici, fra cui sette agenti colpiti dal fuoco amico; molti dei feriti ebbero paura di ricevere cure ospedaliere, temendo l'arresto. (in foto: Cimitero di Waldheim, Chicago nel maggio 1986 durante le cerimonie commemorative del centesimo anniversario della Rivolta di Haymarket ).

PROCESSO, ESECUZIONI E GRAZIE


Otto persone collegate direttamente o indirettamente
con la protesta e i suoi organizzatori anarchici furono accusati della morte di Degan. August Spies, Albert Parsons, Adolph Fischer, George Engel, Louis Lingg, Michael Schwab, Samuel Fielden e Oscar Neebe. Cinque di loro (Spies, Fischer, Engel, Lingg e Schwab) erano immigrati tedeschi, mentre un sesto, Neebe, aveva origini tedesche. Il processo fu presieduto dal giudice Joseph Gary. La difesa includeva Sigmund Zeisler, William Perkins Black, William Foster, e Moses Salomon. Non fu portata alcuna prova del collegamento tra gli imputati e il lancio della bomba, ma venne affermato che la persona che lanciò l'ordigno sarebbe stata incitata a farlo dagli imputati, i quali di conseguenza erano da considerarsi responsabili. La giuria emise verdetti di colpevolezza per tutti e otto gli imputati, con condanna a morte per sette di loro. Neebe (che sembrava essere stato praticamente dimenticato) ricevette una condanna a 15 anni di reclusione. La notizia della sentenza si diffuse rapidamente tra i circoli operai, scatenando manifestazioni in tutto il mondo e rendendo i condannati delle personalità politiche a livello internazionale, così come degli eroi, fino ad essere definiti i Martiri di Chicago. Cimitero di Waldheim, Chicago nel maggio 1986 durante le cerimonie commemorative del centesimo anniversario della Rivolta di Haymarket Alla conclusione dei processi d'appello il governatore dell'Illinois Richard James Oglesby commutò le sentenze capitali di Fielden e Schwab in ergastolo. Alla vigilia dell'esecuzione Lingg si suicidò nella sua cella accendendosi un sigaro pieno di dinamite, introdotto clandestinamente. L'esplosione gli portò via mezza faccia e, essendo sopravvissuto alla deflagrazione, dovette patire un'agonia di diverse ore prima di morire. Il giorno seguente, l'11 dicembre 1887 Spies, Parsons, Fischer, e Engel vennero impiccati insieme di fronte ad alcuni spettatori; i condannati non morirono immediatamente, ma soffocarono lentamente, lasciando il pubblico visibilmente scosso. August Spies, prima di essere ucciso, pronunciò la celebre frase "verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi". Lingg, Spies, Fischer, Engel e Parsons vennero sepolti nel German Waldheim Cemetery di Forest Park, un sobborgo di Chicago (così come Schwab e Neebe, quando morirono). Nel 1893 venne innalzato il monumento ai martiri di Haymarket, ad opera dello scultore Albert Weinert; l'opera venne in seguito dichiarata National Historic Landmark dal Dipartimento dell'Interno degli Stati Uniti, unico monumento funerario a ricevere tale onorificenza. Il 26 giugno 1893 il governatore dell'Illinois firmò i provvedimenti di grazia per Fielden, Neebe e Schwab, dopo aver constatato l'innocenza di tutti e otto gli imputati. Questo gesto segnò la fine della sua carriera politica. Il comandante di polizia che ordinò di disperdere la folla fu in seguito condannato per corruzione, ma per eventi slegati dalla Rivolta di Haymarket. L'attentatore non fu mai identificato, sebbene alcuni anarchici indicarono privatamente di essere venuti a conoscenza della sua identità, ma di volerla tenere nascosta per evitare altra violenza e altri morti. Il processo viene spesso indicato agli studenti come uno dei più gravi casi di malagiustizia nella storia degli Stati Uniti d'America.
giovedì 1 maggio 2008


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2 commenti:

Reyjam ha detto...

Buon primo maggio a tutti i lavoratori. Politici esclusi perchè loro prendono stipendio per mettercelo in quel posto.

Reyjam.

silvio di giorgio ha detto...

ciao,bel blog! che ne dici di uno scambio link? fai un salto sul mio blog http://silviodigiorgio.blogspot.com e vedi se la cosa ti interessa,ok?aspetto tue notizie :-) ciao e grazie